News

Pesaro entusiasta del gruppo Crespi

Il coach: "La mia Scavolini non ha bisogni di un leader"

Neppure l'alluvione del 5 giugno se l'è portata via. Quella scritta bianca è ancora lì, nitida, davanti al palasport di Biella. Due parole, che da oltre un anno fanno sembrare più umano l'asfalto di fronte all'ingresso: 'Crespi forever'. In Piemonte lo amano perché l'ex allenatore della Fila, che di nome fa Marco, è uno che ti entra dentro per forza: lo guardi e sembra matto, studi il suo lavoro e appare genio, gli parli e ti abbronzi, perché è uno con il sole e il fuoco dentro. La Scavolini lo ha scelto per questo. Per trasmettere la sua fame alla squadra, per restituire il gusto e l'orgoglio alla città, per sostituire i grandi nomi con i grandi cuori (meno costosi). Al contrario di Siviglia, a Pesaro potrà sentire il fiato della gente, il loro battito del cuore. Potrà tirare calci alla panchina, urlare, fare il passo del leopardo. Marco Crespi è così, e per questo il popolo biancorosso è di nuovo innamorato. Di allenatore e squadra. Cioè, della stessa cosa: Noi siamo un'entità unica - dice il coach - dalle grandi motivazioni. Quelle del play-surfista Andrea Pecile (22 anni, 1.85), per cui è pronta un'indigestione di fiducia. Della guardia Norman Richardson (25, 1.96), mai visto in Europa. Di Miroslav Beric (29, 1.98), ala che va rigenerata. Di Aaron McGhee (23, 2.01), ala grande alla ricerca del casello per la Nba. Del centro Ken Lacey (24, 2.10), che a Biella non veniva chiamato Guerriero per caso, ma che in una piazza nobile come Pesaro non ha mai giocato. Per la panchina il vice-presidente Lucio Zanca ha invece scelto Matteo Malaventura (24, 1.96), Clarence Gilbert (22, 1.88), Silvio Gigena (27, 2.00), Corey Albano (26, 2.06) e il grattacielo umano Chris Christoffersen (23, 2.18). Sommando gli addendi il risultato è una formazione molto intrigante: Ambizione e etica del lavoro dovranno essere due concetti da non perdere mai di vista. Pesaro è una città che vive di basket, con emozione. Bene, io dico questo: certe volte giocherà bene e altre male, ma la mia squadra lo farà sempre con emozione. Ma senza un leader designato, perché quelli non si possono scegliere a tavolino. I leader veri saltano fuori nei momenti caldi. Anche per questo, la Scavolini non ha ancora un capitano; verrà votato dallo spogliatoio quando anche Richardson sarà atterrato in Italia: Tutti devono essere coscienti di poter essere importanti - spiega ancora Crespi -io a fine stagione sarò contento se l'entusiasmo del gruppo sarà ancora quello di questa prima settimana di lavoro. E se ogni giocatore sarà migliore di quanto è adesso.
La prima uscita è in programma venerdì 23 agosto, a Rimini, contro Providence University. Il risultato conterà relativamente, perché quello più importante è già stato raggiunto: la Scavolini, infatti, è di nuovo la più amata dai pesaresi. Per il resto degli italiani, c'è tempo.
Alessandro Alciato
TAGS
Le ultime gallery
Le ultime notizie
Title Sponsor
Platinum Sponsor
Official Marketplace
Official Sponsor
Official Sponsor
Official Sponsor
Official Sponsor
Technology Partner
Medical Supplier
Treno ufficiale
Official Ball
Official Luxury Rental Car Supplier
Technical Sponsor
Official Ticketing
Official Water
Official Nutrition Partner
Official Supplier
Official Court Supplier
Media Partner
Media Partner
Media Partner
Official Radio
Official Advisor