SIENA — Finalmente è il momento di giocare a basket. Questa sera alle 21 la Montepaschi affronterà a Bormio la prima amichevole della sua pre-season sfidando l'Olimpia Milano. Forse parlare di «sfida» è esagerato ma in campo, senza dubbio, non si faranno regali.
«E' vero - conferma Michele Maggioli - queste sono amichevoli estive il cui risultato non conta ma è comunque necessario affrontarle con lo spirito giusto».
L'impatto con Ataman lascia sempre il segno. Lo scorso anno, dopo due mesi di allenamento, uno stakanovista come Boris Gorenc disse: «Non lavoravo così forte dai tempi di Sagadin (ex coach dell'Olimpia Lubiana ndr)». E Maggioli che ne pensa?
«Gli allenamenti sono tosti - conferma il pivot - ma si lavora bene, nella giusta maniera. Siamo partiti subito forte senza però mai forzare e questo è molto importante al fine di evitare fastidiosi infortuni».
Sono bastati pochi giorni a Maggioli per farsi un'idea del gruppo.
«Sono tutti ottimi ragazzi. Rossetti lo conoscevo di persona e, detto fra noi, non mi immaginavo neppure lontanamente che saltasse così alto. E' davvero incredibile. Ma tecnicamente, senza togliere niente a nessuno, sono rimasto impressionato da Stefanov. E' un play formidabile, con una visione di gioco che sembra superare i 180 gradi. Non ero abituato ad un regista così bravo, e negli ultimi due anni ho giocato con Melvin Booker che in quella posizione è uno dei migliori in Europa».
Senza Mirsad Turkcan, impegnato nei mondiali di Indianapolis, per Michele Maggioli ci sarà molto spazio. Ma non si tratta di un'occasione irripetibile. Per il lungo proveniente dalla Scavolini, il futuro appare roseo ed il buon rapporto già instaurato con il coach Ataman conferma la bontà della scelta operata dalla società biancoverde.
Federico Cappelli
«E' vero - conferma Michele Maggioli - queste sono amichevoli estive il cui risultato non conta ma è comunque necessario affrontarle con lo spirito giusto».
L'impatto con Ataman lascia sempre il segno. Lo scorso anno, dopo due mesi di allenamento, uno stakanovista come Boris Gorenc disse: «Non lavoravo così forte dai tempi di Sagadin (ex coach dell'Olimpia Lubiana ndr)». E Maggioli che ne pensa?
«Gli allenamenti sono tosti - conferma il pivot - ma si lavora bene, nella giusta maniera. Siamo partiti subito forte senza però mai forzare e questo è molto importante al fine di evitare fastidiosi infortuni».
Sono bastati pochi giorni a Maggioli per farsi un'idea del gruppo.
«Sono tutti ottimi ragazzi. Rossetti lo conoscevo di persona e, detto fra noi, non mi immaginavo neppure lontanamente che saltasse così alto. E' davvero incredibile. Ma tecnicamente, senza togliere niente a nessuno, sono rimasto impressionato da Stefanov. E' un play formidabile, con una visione di gioco che sembra superare i 180 gradi. Non ero abituato ad un regista così bravo, e negli ultimi due anni ho giocato con Melvin Booker che in quella posizione è uno dei migliori in Europa».
Senza Mirsad Turkcan, impegnato nei mondiali di Indianapolis, per Michele Maggioli ci sarà molto spazio. Ma non si tratta di un'occasione irripetibile. Per il lungo proveniente dalla Scavolini, il futuro appare roseo ed il buon rapporto già instaurato con il coach Ataman conferma la bontà della scelta operata dalla società biancoverde.
Federico Cappelli