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Mabo, il sogno resta Simon

Banchi loda Mc Leod ma aspetta segnali importanti dagli Usa

LIVORNO. Il piano di volo di Rodney Elliott è stato fissato e comunicato al giocatore nella giornata di ieri. Il black cresciuto a Maryland prenderà l'aereo il 24 agosto da Baltimora e il 25 sbarcherà in Italia. Si chiude così, con l'acquisto di un biglietto intercontinentale su una business class della Us Airlines, l'affare del ritardo di Elliott che qualcuno voleva trasformare in un caso. Ieri su un giornale sportivo nazionale si era parlato di un interessamento della Mabo per Michael Batiste, il 'quattro' dalla mano dolce che l'anno scorso fu una delle pedine più importanti nella cavalcata della Lauretana di Alex Ramagli. Faraoni non nega il gradimento per l'ex Biella, ma smentisce in maniera categorica che ci siano stati recenti contatti per sostituire Elliott: «Si tratta di un giocatore che non ci dispiace e di cui in passato abbiamo chiesto più volte informazioni, ma adesso proprio non ci pensiamo. Il nostro 'quattro' è Elliott. Oggi (ieri, ndr) gli abbiamo comunicato il piano di volo, sarà in Italia domenica prossima e subito si aggregherà alla squadra nel ritiro di Poppi. Ricordo che lui ha un contratto firmato con la Mabo, non parole, non vedo perchè dovremmo orientarci altrove». Discorso chiuso, insomma. «Certo, il suo ritardo è dovuto a noie burocratiche legate all'affidamento del figlio dopo la separazione dalla moglie - continua Faraoni - Non abbiamo da rimproverargli niente, se non il fatto che avrebbe dovuto comunicarci prima i suoi problemi».
Sarà un fine agosto di fuoco quello che attende la Mabo. Perchè accanto al ritorno di Elliott, che già conosce il gruppo, il basket italiano e che cosa Banchi vorrà da lui (e la cosa è positiva, perchè dovrà solo trovare la condizione fisica), la società dovrà definire la questione della guardia tiratrice. Mc Leod rimane sotto esame, sul taccuino del coach ci sono altri due, tre nomi di frombolieri da perimetro visionati durante le Summer League di Boston e Salt Lake, ma gli occhi di Livorno sono ancora tutti per Miles Simon. D'altra parte è difficile dimenticare che cosa ha rappresentato il giocatore nei sei vissuti in canotta amaranto due anni fa, che sono stati decisivi anche per la sua esplosione. E poi il fascino che un arrivo come Simon potrebbe rappresentare per una tifoseria già in fermento. «Mc Leod mi è piaciuto - dice Banchi, riferendosi all'amichevole contro Firenze - ha mostrato una condizione fisica migliore dei compagni. Probabilmente si è sentito più a suo agio da play, mentre ha avuto difficoltà ogni volta che doveva trasformarsi in guardia. D'altra parte non è facile durante la stessa partita cambiare ruolo». Dunque? Il ragazzo di Canton avrà altri giorni per mettersi in mostra e far vedere di che pasta è fatto soprattutto quando è impegnato sul perimetro. Perchè Livorno, non va dimenticato, cerca una guardia, nella speranza che Giachetti esca dai box entro l'inizio del campionato. Così l'opzione numero uno rimane quella di Simon. «Siamo in contatto continuo col suo agente Fleisher - spiega Faraoni - Lui sa quanto siamo interessati a lui. Adesso aspettiamo che termini il minicamp con i Sonics, poi se non farà l'Nba proveremo a portarlo qua».
Giulio Corsi
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