TRIESTE - Siamo pronti a scommettere: di Ismaila Sy il grande pubblico della Pallacanestro Trieste finirà per innamorarsi. Parliamo dell’uomo perché del Sy giocatore, almeno fino a oggi, non si è potuto capire moltissimo. Resta però il fatto che questo francesino catturato dalla Coop per la prossima stagione è di quelli giusti. Faccia accattivante e pulita, sorriso che trasmette allegria, un personaggio fatto per catturare la simpatia dei tifosi (e per quello che abbiamo visto e sentito in questi primi giorni, delle tifose). Presentato ieri nella sede della società in via dei Macelli, Ismaila Sy (il cognome, ha puntualizzato, si pronuncia così come si scrive) ha rubato la scena a Cosolini, Ghiacci e Pancotto. Rispondendo brillantemente alle domande che gli si sono state poste e facendo trasparire tutta la sua voglia di vivere, in biancorosso, una stagione da protagonista.
«Sono contento di essere qua – le prime parole sussurrate all’orecchio del team manager e nell’occasione traduttore, Massmiliano Sbisà -. In una città dalle grandi tradizioni cestistiche nella quale ci sono tutte le promesse per disputare una buona stagione. Che tipo di giocatore sono? Mi piace esprimermi in velocità, spingere il contropiede e dare il meglio di me in difesa. Preferisco giocare da uno, ma non ho problemi a giocare da guardia; se c’è bisogno so farmi trovare pronto».
I tifosi triestini lo hanno già visto all’opera durante lo scorso campionato. Era il 17 novembre quando la Viola Reggio Calabria di Tonino Zorzi, perse 93-81 contro la Coop. Reggio andò ko, ma Sy con 20 punti in 36 minuti e un ragguardevole 4/8 da 3 punti, si guadagnò la stima di Cesare Pancotto che, non a caso, lo ha voluto a Trieste in questa stagione. «Tecnicamente è un giocatore perimetrale che può giostrare da play, guardia e ala piccola - commenta Pancotto -. Può marcare tutti i piccoli sul perimetro e, viste le sue caratteristiche, è un giocatore certamente spettacolare. Ha grandi potenzialità e il destino nelle sue mani, dipenderà da lui riuscire a sfruttare le sue doti per disputare una grande stagione».
In Sy c’è tutta la voglia di prendersi una rivincita dopo la stagione italiana a luci e ombre dello scorso anno. Pancotto lo ha voluto per garantirsi la possibilità di cambiare il ritmo durante le gare, lui ha tutte le intenzioni di non deludere le attese. «Zorzi ha detto che sono un po’ troppo divo?» Chiede rispondendo a una domanda. «Credo sia normale - sorride -. Mi piace dare il meglio di me coinvolgendo la gente e cercando di farla divertire». Un po' facendo le debite proporzioni tecniche e fisiche, ciò che piaceva fare a Derell Washington. Un giocatore capace di andare fuori le righe, croce e delizia degli allenatori. Di quelli per intenderci che fanno un può perdere le staffe a Pancotto. Il coach però, punta sulle ecletticità del giocatore, Ismaila dovrà garantirgli solo un po’ di disciplina. Sy può fare, scommettiamo?
Lorenzo Gatto
«Sono contento di essere qua – le prime parole sussurrate all’orecchio del team manager e nell’occasione traduttore, Massmiliano Sbisà -. In una città dalle grandi tradizioni cestistiche nella quale ci sono tutte le promesse per disputare una buona stagione. Che tipo di giocatore sono? Mi piace esprimermi in velocità, spingere il contropiede e dare il meglio di me in difesa. Preferisco giocare da uno, ma non ho problemi a giocare da guardia; se c’è bisogno so farmi trovare pronto».
I tifosi triestini lo hanno già visto all’opera durante lo scorso campionato. Era il 17 novembre quando la Viola Reggio Calabria di Tonino Zorzi, perse 93-81 contro la Coop. Reggio andò ko, ma Sy con 20 punti in 36 minuti e un ragguardevole 4/8 da 3 punti, si guadagnò la stima di Cesare Pancotto che, non a caso, lo ha voluto a Trieste in questa stagione. «Tecnicamente è un giocatore perimetrale che può giostrare da play, guardia e ala piccola - commenta Pancotto -. Può marcare tutti i piccoli sul perimetro e, viste le sue caratteristiche, è un giocatore certamente spettacolare. Ha grandi potenzialità e il destino nelle sue mani, dipenderà da lui riuscire a sfruttare le sue doti per disputare una grande stagione».
In Sy c’è tutta la voglia di prendersi una rivincita dopo la stagione italiana a luci e ombre dello scorso anno. Pancotto lo ha voluto per garantirsi la possibilità di cambiare il ritmo durante le gare, lui ha tutte le intenzioni di non deludere le attese. «Zorzi ha detto che sono un po’ troppo divo?» Chiede rispondendo a una domanda. «Credo sia normale - sorride -. Mi piace dare il meglio di me coinvolgendo la gente e cercando di farla divertire». Un po' facendo le debite proporzioni tecniche e fisiche, ciò che piaceva fare a Derell Washington. Un giocatore capace di andare fuori le righe, croce e delizia degli allenatori. Di quelli per intenderci che fanno un può perdere le staffe a Pancotto. Il coach però, punta sulle ecletticità del giocatore, Ismaila dovrà garantirgli solo un po’ di disciplina. Sy può fare, scommettiamo?
Lorenzo Gatto