PESARO — «Pesaro c'è», era lo slogan che Ario Costa si era inventato per mettere un po' di pepe sulla pasticciata della campagna abbonamenti. E siccome da cosa nasce cosa, a quello slogan se ne è aggiunto un altro, coniato dal vulcanico cervello del coach Marco Crespi: «Veniteci a vedere per credere». Hanno funzionato in pieno. L'altra sera, al primo allenamento a porte aperte al Bpa Palas c'erano 6-700 persone sugli spalti, ieri la metà.
«Verificheremo nei prossimi giorni questo fenomeno — dice adesso Costa — certo è che vedere centinaia di persone che seguono gli allenamenti, bambini, giovani e famiglie intere, ci ha gasato tutti. Parlando con il dirigente di una grande squadra mi è stato detto che alla loro prima seduta di allenamento c'erano in tutto tre persone. Come potremmo dunque non essere contenti? Adesso però aspettiamo una conferma, specialmente dal 26 agosto, quando partirà la campagna abbonamenti».
L'entusiasmo del direttore generale della Scavolini si smorza un po' quando il discorso cade inevitabilmente su Norm Richardson, l'ultimo giocatore atteso per completare la formazione sulla carta e sul campo. «Nessuna novità di rilievo — dice — se non succede nulla di particolare per questa settimana non lo vedremo ancora, Però oggi è ancora giovedì e qualcosa possiamo ancora legittimamente sperare. Certamente Richardson non ci sarà domani sera al debutto della squadra a Rimini, ma altrettanto certamente sarà con noi per il torneo di Urbino del 30 e 31 agosto».
Ieri ancora giornata piena di lavoro per la squadra: campo scuola e Baia Flaminia al mattino e basket al Bpa Palas nel pomeriggio. Siamo ormai alle rifiniture di una forma ancora precaria, ma che già deve essere comunque essere messa alla prova: domani sera alle 21 la nuova Scavolini scenderà in campo per la sua prima partita ufficiale contro i giovani americani della Providence University all'interno del Meeting dell'Amicizia di Rimini. E' chiaro che da questo primo appuntamento stagionale nessuno si aspetta grandi cose tattiche e tecniche, ma i pesaresi che domani sera andranno a Rimini vorranno vedere almeno sul campo e con i propri occhi le nuove doti e qualità di cui la Scavolini si sta facendo portatrice per la prossima stagione: cuore, aggressività difesa, velocità e corsa. Cioè la conferma degli slogan «Pesaro c'è» e «Vedere per credere».
Qualcosa di più ci sarà da aspettarsi magari fra una settimana al torneo di Urbino, vista anche la nobiltà e la caratura degli avversari: i tifosi non sanno ancora bene com'è la Scavolini, ma sanno benissimo chi sono la Benetton, la Virtus e Siena.
«Verificheremo nei prossimi giorni questo fenomeno — dice adesso Costa — certo è che vedere centinaia di persone che seguono gli allenamenti, bambini, giovani e famiglie intere, ci ha gasato tutti. Parlando con il dirigente di una grande squadra mi è stato detto che alla loro prima seduta di allenamento c'erano in tutto tre persone. Come potremmo dunque non essere contenti? Adesso però aspettiamo una conferma, specialmente dal 26 agosto, quando partirà la campagna abbonamenti».
L'entusiasmo del direttore generale della Scavolini si smorza un po' quando il discorso cade inevitabilmente su Norm Richardson, l'ultimo giocatore atteso per completare la formazione sulla carta e sul campo. «Nessuna novità di rilievo — dice — se non succede nulla di particolare per questa settimana non lo vedremo ancora, Però oggi è ancora giovedì e qualcosa possiamo ancora legittimamente sperare. Certamente Richardson non ci sarà domani sera al debutto della squadra a Rimini, ma altrettanto certamente sarà con noi per il torneo di Urbino del 30 e 31 agosto».
Ieri ancora giornata piena di lavoro per la squadra: campo scuola e Baia Flaminia al mattino e basket al Bpa Palas nel pomeriggio. Siamo ormai alle rifiniture di una forma ancora precaria, ma che già deve essere comunque essere messa alla prova: domani sera alle 21 la nuova Scavolini scenderà in campo per la sua prima partita ufficiale contro i giovani americani della Providence University all'interno del Meeting dell'Amicizia di Rimini. E' chiaro che da questo primo appuntamento stagionale nessuno si aspetta grandi cose tattiche e tecniche, ma i pesaresi che domani sera andranno a Rimini vorranno vedere almeno sul campo e con i propri occhi le nuove doti e qualità di cui la Scavolini si sta facendo portatrice per la prossima stagione: cuore, aggressività difesa, velocità e corsa. Cioè la conferma degli slogan «Pesaro c'è» e «Vedere per credere».
Qualcosa di più ci sarà da aspettarsi magari fra una settimana al torneo di Urbino, vista anche la nobiltà e la caratura degli avversari: i tifosi non sanno ancora bene com'è la Scavolini, ma sanno benissimo chi sono la Benetton, la Virtus e Siena.
Fonte: Il Resto del Carlino