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La Benetton suda in Val Pusteria

La squadra in ritiro raccoglie simpatie, intanto la Virtus si rinforza con un altro ex della Marca: Charlie Bell

BRUNICO. «Herzlich willkommen in Brunek: benvenuti a Brunico». La locandina, rigorosamente, bilingue con Tyus Edney campeggia un po' dappertutto. Qui a Brunico la Benetton è ormai di casa: questo è già il sesto ritiro complessivo dei biancoverdi.
E la comunità locale ha accolto la comitiva trevigiana, dopo due anni di assenza, con il consueto calore della gente della Val Pusteria. A parte i cartelli che in paese salutano i «casual», stasera nell'albergo di Riscone ci sarà una serata speciale, un ricevimento con i fiocchi, al quale interverranno il sindaco e varie personalità di Brunico con tanto di banda musicale. Ed a conferma che il feeling è forte, la Benetton ha firmato con un'azienda locale, la maggiore in Italia produttrice di loden: ad ogni giocatore sono state prese letteralmente le misure e d'inverno tutta la squadra si proteggerà dal freddo con degli eleganti loden blu...
Intanto le giornate procedono tutte eguali, scandite dagli orari: sveglia alle 7.45, colazione, dalle 9.30 alle 11.30 lavoro al campo sportivo, alle 12.30 il pranzo, riposino dalle 14 alle 16, alle 16.30 merenda e riunione tecnica, dalle 17.30 alle 19.30 attività in palestra, poi la cena ed alle 22 tutti in camera.
Ieri mentre la squadra riposava il resto della compagnia, capeggiato dal pigì Maurizio Gherardini è salito in ovovia oltre i 2.200 metri: ottima escursione. Fra l'altro l'albergo è frequentato anche da altri personaggi: Scariolo, Magri, Bozzi (allenatore dello Charleroi), Koch (coach del Francoforte) e poi Much Mayer e Luisa Recchia, ex e attuale nazionale di sci, sono andati a visitare la squadra in palestra. Una settimana assieme non può che contribuire a cementare il gruppo, vecchi e nuovi hanno già legato bene: Loncar in verità l'ambiente lo conosceva già, Nemeth sta confermando le peraltro riconosciute doti balistiche, Langdon stupisce per come riesce a rendere facili tutte le cose che fa, mentre Markoishvili dimostra di essere un ragazzo baciato dal dio del basket: classe da vendere, naturalezza dei movimenti. La scuola georgiana, confermato, sta producendo frutti succosi. E la Benetton da un po' di tempo è sempre lì pronta a raccoglierli.
Ah, il mercato. Dopo il lungo Beard, alla Virtus Bologna è approdato (nota ufficiale della società uscita ieri) anche Charlie Bell, fresco campione d'Italia con la Benetton. Aveva tentato la carta Usa, ma ora ha deciso di restare in Italia. I maliziosi si astengano: l'arrivo di Messina non c'entra nulla, semplicemente gli affari sono affari.
Silvano Focarelli
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