VIRTUS BOLOGNA: Brunamonti, Belinelli 8, Miralles 2, Serri, Becirovic 18, Rigaudeau 14, Andersen 7, Gagneur 13, Frosini 10, Brkic 11, Barlera 2. All. Tanjevic.
BIPOP REGGIO EMILIA: Martinho 6, Gigli 5, Mordente 8, Ruggeri 15, Evans 9, Young 19, Gamal 6, Rusconi 11, Picazio, Solla. All. Dalmonte.
Arbitri: Ramilli, Facchini e De Socio.
Note: primo quarto 19-19; secondo quarto 43-43, terzo quarto 65-63.
PORRETTA — Aspettando Charlie Bell, il tassello che ancora mancava (l'ingaggio è ufficiale, l'ex Benetton arriverà appena possibile dagli Stati Uniti), quel che resta della Virtus gioca un onesto allenamento nella palestrina del «Montessori» gremita di pubblico. Gioca di corsa la Virtus e perde per strada anche Becirovic (il migliore): Sani, al 37', si accascia sotto il canestro di Reggio Emilia tenendosi la caviglia sinistra. Distorsione, la prima diagnosi, ma oggi si saprà di più dopo le radiografie effettuate nella cittadina appenninica, anche se l'infortunio non sembra di lieve entità. E come spesso accade quando la preparazione è agli inizi un incidente tira l'altro. Dopo due minuti dall'infortunio a Sani anche il reggiano Gamal lo segue negli spogliatoi portato a braccia.
Con l'acquisto di Charlie Bell, dopo il lungo inseguimento e la paura di averlo perso, e l'incidente allo sfortunatissimo Becirovic, che era sembrato già in ottima forma, perde di significato il risultato di un a partita abbastanza vera nonostante la mancanza di tante pedine. La Virtus ha vinto uscendo bene alla distanza davanti a una Bipop che ha tenuto con il primo quintetto (Mordente,Rusconi, Evans, Young, Ruggeri) ma ha perso via via consistenza pagando la condizione precaria di un Evans che ha parecchi chili di troppo e che ha giocato su discreti livelli meno di mezza partita. Chi è già in palla da una parte e dall'altra: sicuramente Gagneur (buon tiro da fuori e fisicità) e Young (folletto imprendibile quando mangia il parquet in contropiede). Molto immaturo in casa Virtus lo spagnolo Miralles che ha pagato dazio al fisico di un Rusconi che ha il solito difetto di avvitarsi in mezzo all'area cercando il contatto e non il canestro. Bene invece Brkic, che ha velocità e gran controllo in contropiede, e sicuro terminale per Dalmonte il veterano Ruggeri che ha sbagliato pochissimo di quello che ha tentato. Come era ovvio Virtus e Reggio sono sembrati due cantieri appena aperti ora destinati a fare ancora più polvere aspettando la Virtus di lavorare con Charlie Bell e, di nuovo con Becirovic mentre Reggio deve scegliere ancora sul mercato sperando di rivedere presto il vero Evans.
La sensazione è che in casa Virtus, indipendentemente dalle condizioni della caviglia di Becirovic, si debba ancora lavorare sul mercato per rafforzare un reparto lunghi che senza Beard ha poco dietro la coppia Frosini – Andersen e che a Reggio Emilia basti rendere la panchina più matura trovando magari la pedina giusta per rinforzare il quintetto. Buon lavoro a Tanjevic e a Dalmonte.
Gianni Cristofori
BIPOP REGGIO EMILIA: Martinho 6, Gigli 5, Mordente 8, Ruggeri 15, Evans 9, Young 19, Gamal 6, Rusconi 11, Picazio, Solla. All. Dalmonte.
Arbitri: Ramilli, Facchini e De Socio.
Note: primo quarto 19-19; secondo quarto 43-43, terzo quarto 65-63.
PORRETTA — Aspettando Charlie Bell, il tassello che ancora mancava (l'ingaggio è ufficiale, l'ex Benetton arriverà appena possibile dagli Stati Uniti), quel che resta della Virtus gioca un onesto allenamento nella palestrina del «Montessori» gremita di pubblico. Gioca di corsa la Virtus e perde per strada anche Becirovic (il migliore): Sani, al 37', si accascia sotto il canestro di Reggio Emilia tenendosi la caviglia sinistra. Distorsione, la prima diagnosi, ma oggi si saprà di più dopo le radiografie effettuate nella cittadina appenninica, anche se l'infortunio non sembra di lieve entità. E come spesso accade quando la preparazione è agli inizi un incidente tira l'altro. Dopo due minuti dall'infortunio a Sani anche il reggiano Gamal lo segue negli spogliatoi portato a braccia.
Con l'acquisto di Charlie Bell, dopo il lungo inseguimento e la paura di averlo perso, e l'incidente allo sfortunatissimo Becirovic, che era sembrato già in ottima forma, perde di significato il risultato di un a partita abbastanza vera nonostante la mancanza di tante pedine. La Virtus ha vinto uscendo bene alla distanza davanti a una Bipop che ha tenuto con il primo quintetto (Mordente,Rusconi, Evans, Young, Ruggeri) ma ha perso via via consistenza pagando la condizione precaria di un Evans che ha parecchi chili di troppo e che ha giocato su discreti livelli meno di mezza partita. Chi è già in palla da una parte e dall'altra: sicuramente Gagneur (buon tiro da fuori e fisicità) e Young (folletto imprendibile quando mangia il parquet in contropiede). Molto immaturo in casa Virtus lo spagnolo Miralles che ha pagato dazio al fisico di un Rusconi che ha il solito difetto di avvitarsi in mezzo all'area cercando il contatto e non il canestro. Bene invece Brkic, che ha velocità e gran controllo in contropiede, e sicuro terminale per Dalmonte il veterano Ruggeri che ha sbagliato pochissimo di quello che ha tentato. Come era ovvio Virtus e Reggio sono sembrati due cantieri appena aperti ora destinati a fare ancora più polvere aspettando la Virtus di lavorare con Charlie Bell e, di nuovo con Becirovic mentre Reggio deve scegliere ancora sul mercato sperando di rivedere presto il vero Evans.
La sensazione è che in casa Virtus, indipendentemente dalle condizioni della caviglia di Becirovic, si debba ancora lavorare sul mercato per rafforzare un reparto lunghi che senza Beard ha poco dietro la coppia Frosini – Andersen e che a Reggio Emilia basti rendere la panchina più matura trovando magari la pedina giusta per rinforzare il quintetto. Buon lavoro a Tanjevic e a Dalmonte.
Gianni Cristofori
Fonte: Il Resto del Carlino