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Fumata bianca: ecco l'Olimpia

Milano sta assimilando il credo di Caja

BORMIO (Sondrio) — Non c'è sicuramente da gridare «Mamma li Turchi!». Dopo Siena è toccato all'Ulker Istanbul saggiare la condizione dell'Olimpia di Attilio Caja nell'amichevole di Bormio. La seconda vittoria dell'anno non è arrivata per un soffio a dare euforia a un gruppo già affiatato. L'Ulker si è imposto per 92-86 al termine di una partita giocata punto a punto. Risultato a parte, in casa Olimpia i motivi per guardare al futuro con un pizzico in più di tranquillità del solito ci sono davvero.
Da queste prime partite arrivano segnali confortanti. La squadra ragiona e gioca sulla stessa lunghezza del suo coach e, soprattutto, ha scoperto un leader e un realizzatore forse inatteso. Duane Simpkins ha fatto il bis. Dopo la bella prova di mercoledì contro Siena ha fatto bingo anche con l'Ulker finendo top scorer a quota 36 con un 7/10 da tre. Il bello, e quello che rende felice Caja, è che oltre a segnare, questo piccolo e veloce play yankee dirige la squadra come coach chiede. Per ora la clausola di recesso concessa all'Olimpia dal suo contratto resta in fondo al cassetto e le probabilità di vederlo al via in biancorosso dalla prima di campionato salgono alle stelle.
Soddisfatto delle due partite di Bormio, Attilio Caja tesse le lodi dei suoi ragazzi: «Abbiamo lavorato bene, con impegno, nessuno si è risparmiato. Anche i piccoli acciacchi muscolari degli assenti sono il sintomo della costanza con cui tutti si sono allenati. In partita i giocatori hanno applicato già bene gli schemi e seguìto l'impostazione del gioco che ho in mente. Anche se stiamo lavorando da poco questo gruppo è già una squadra». Contro l'Ulker le assenze di Rancik, Garnett e Coldebella, tutti a riposo per affaticamenti muscolari, non si sono notate. Ancora buona la prova di Ferroni, per lui 14 punti, e di Alberti (8), schierato anche con Warren Kidd e Vanuzzo in quintetto «lungo», completato da Ferroni e Simpkins, che potrebbe essere un'arma in più per il campionato dell'Olimpia. Menzione d'onore anche per la linea verde dei milanesi. Chiamati a rimpinguare il roster, i giovani De Vecchi, Matteucci, Mamula e Priuli hanno mostrato personalità e doti tecniche su cui lavorare per portarli presto in prima squadra.
Maurizio Trezzi
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