FABRIANO — Se, come sembra, nella tarda serata di ieri Chris Porter si è imbarcato sull'areo destinazione Italia, oggi l'ex «stellina» dei Golden State Warriors scoprirà la piccola Fabriano.
Domani, invece, potrebbe essere il giorno di Hulett che prestissimo dovrebbe avere in mano tutti i documenti necessari per poter entrare nel Belpaese, mentre l'ultimo degli arrivi sarà quasi certamente Turner (non prima di martedì) a causa delle lungaggini burocratiche al Consolato. Di sicuro non è un contesto idilliaco per un basket che adesso come adesso ha tanto bisogno di lavorare a ranghi compatti e «scoprirsi» tecnicamente in un assetto del tutto nuovo.
«Scelta giusta». Ai primi malumori che cominciano a serpeggiare in città sui ritardi in partenze e arrivi, coach Carmenati risponde con decisione. «Diverse società italiane sono alle prese con questi problemi che, ribadisco, vanno ricondotti soltanto a passaggi burocratici e null'altro. Noi abbiamo scelto di compiere tutte le procedure ora e far sì che i giocatori al loro approdo in Italia non abbiamo bisogno di tornare negli States un'altra volta prima dell'inizio del torneo, come, invece, faranno altri team».
Ecco i test. Da lunedì (ore 18, scrimmage a porte aperte, ma tabelloni spenti al PalaGuerrieri) con il Teramo di Supermario Boni e Tyrone Grant si comincia.
Un tour de force di amichevoli che proseguirà martedì (contro Osimo) e mercoledì al torneo di San Marino, mentre venerdì (con la Fortitudo) e sabato i biancoblù saranno di scena a Cervia e, infine, domenica 1 settembre a Teramo nel «retour match» del «galoppino».
«Di sicuro non guarderemo al tabellone, ma alla crescita della preparazione», mette le mani avanti Carmenati. «I risultati in questo periodo proprio non ci interessano, anche perché c'è da concentrarsi sul lavoro dei singoli e del gruppo in prospettiva campionato.
«Il mercato? Al momento è chiuso, non ci sono trattative in corso. Certo, da allenatore non mi dispiacerebbe se tra un paio di settimane (assemblea dei soci prevista in prima convocazione per il 2 settembre alla Faber e rinnovo del Cda, ndr) dalla dirigenza mi facessero sapere della disponibilità economica per rinforzare l'organico, magari con un elemento in più per la panchina…».
Alessandro Di Marco
Domani, invece, potrebbe essere il giorno di Hulett che prestissimo dovrebbe avere in mano tutti i documenti necessari per poter entrare nel Belpaese, mentre l'ultimo degli arrivi sarà quasi certamente Turner (non prima di martedì) a causa delle lungaggini burocratiche al Consolato. Di sicuro non è un contesto idilliaco per un basket che adesso come adesso ha tanto bisogno di lavorare a ranghi compatti e «scoprirsi» tecnicamente in un assetto del tutto nuovo.
«Scelta giusta». Ai primi malumori che cominciano a serpeggiare in città sui ritardi in partenze e arrivi, coach Carmenati risponde con decisione. «Diverse società italiane sono alle prese con questi problemi che, ribadisco, vanno ricondotti soltanto a passaggi burocratici e null'altro. Noi abbiamo scelto di compiere tutte le procedure ora e far sì che i giocatori al loro approdo in Italia non abbiamo bisogno di tornare negli States un'altra volta prima dell'inizio del torneo, come, invece, faranno altri team».
Ecco i test. Da lunedì (ore 18, scrimmage a porte aperte, ma tabelloni spenti al PalaGuerrieri) con il Teramo di Supermario Boni e Tyrone Grant si comincia.
Un tour de force di amichevoli che proseguirà martedì (contro Osimo) e mercoledì al torneo di San Marino, mentre venerdì (con la Fortitudo) e sabato i biancoblù saranno di scena a Cervia e, infine, domenica 1 settembre a Teramo nel «retour match» del «galoppino».
«Di sicuro non guarderemo al tabellone, ma alla crescita della preparazione», mette le mani avanti Carmenati. «I risultati in questo periodo proprio non ci interessano, anche perché c'è da concentrarsi sul lavoro dei singoli e del gruppo in prospettiva campionato.
«Il mercato? Al momento è chiuso, non ci sono trattative in corso. Certo, da allenatore non mi dispiacerebbe se tra un paio di settimane (assemblea dei soci prevista in prima convocazione per il 2 settembre alla Faber e rinnovo del Cda, ndr) dalla dirigenza mi facessero sapere della disponibilità economica per rinforzare l'organico, magari con un elemento in più per la panchina…».
Alessandro Di Marco
Fonte: Il Resto del Carlino