L’ultima volta che Demetrius Alexander aveva messo piede in Friuli, lo scorso marzo, aveva provocato danni ingenti alla Snaidero, costretta ad arrendersi al suo Hapoel Gerusalemme, salutando le semifinali di Coppa Saporta. Ieri, invece, nel suo ritorno a Udine, il 202 di Saint Louis era vestito di arancione, accompagnato dal proposito di aiutare la Snaidero a raggiungere alti livelli, in serie A e in coppa Uleb. Il nuovo power forward americano di Frates è sbarcato nel primo pomeriggio all’aeroporto di Ronchi dei Legionari, assieme alla moglie Samantha e alla dolcissima figlioletta Shannon. Il consolato a cui si è rivolto Alexander ha lavorato più celermente di quello contattato dall’altro Usa, Chandler Thompson, ancora in attesa di un visto che tarda ad arrivare. L’arrivo dell’ala ex Fabriano, atteso allo scalo di Venezia già ieri sera, è stato ulteriormente rimandato.
La prima impressione su Demetrius è molto positiva: persona educata e disponibile, fisicamente sembra già tirato a lucido, pronto a dare il suo contributo alla squadra sin dalle prime amichevoli. «Penso di essere un giocatore completo – si presenta Alexander, subito dopo aver espletato la trafila al check-in –: mi piace giocare duro, senza risparmiarmi, ma anzi dando tutto quello che ho. Cerco di inserirmi nella chimica di squadra, che è la cosa più importante».
Dopo un’ottima carriera all’università dell’Alabama, in squadra, tra gli altri, con l’ex arancione Thalamus McGhee, e alcuni anni spesi nelle leghe minori americane (Cba, Usbl e Ibl), Giappone e Israele, finalmente approdi in un campionato importante come la serie A italiana.
«A me piacciono le sfide e volevo confrontarmi con una realtà come quella italiana. In effetti, è la prima volta che gioco a questo livello, ma ciò non mi spaventa».
Conosci già qualcosa della Snaidero?
«Mi ricordo delle partite giocate l’anno scorso in Coppa».
Proprio per quelle, i tifosi arancione ti conoscono e ti ricordano molto bene, invece...
«Davvero (ride divertito, ndr)? Spero di giocare anche qui come giocai allora. Quel che è certo è che ce la metterò tutta».
Dolci parole per coach Frates che ha finalmente a disposizione il primo dei tre tasselli americani con cui completerà la squadra. In attesa di sviluppi sul mercato, comunque, dopo Stern e Thompson, Alexander è già il terzo americano della Snaidero, che in coppa Uleb potrà schierare solo due extracomunitari. «Vorrà dire che in coppa cambieranno le gerarchie – spiega il tecnico arancione – e avranno più spazio giocatori come Vujacic e Zacchetti». A proposito di Vujacic, pare che il suo ex allenatore allo Slovan, Tomo Mahoric ora guida dell’Olimpia Lubiana, abbia chiesto informazioni sul suo pupillo. «Sasha non è in discussione – frena Frates – crediamo in lui e vogliamo farlo giocare».
Francesco Tonizzo
La prima impressione su Demetrius è molto positiva: persona educata e disponibile, fisicamente sembra già tirato a lucido, pronto a dare il suo contributo alla squadra sin dalle prime amichevoli. «Penso di essere un giocatore completo – si presenta Alexander, subito dopo aver espletato la trafila al check-in –: mi piace giocare duro, senza risparmiarmi, ma anzi dando tutto quello che ho. Cerco di inserirmi nella chimica di squadra, che è la cosa più importante».
Dopo un’ottima carriera all’università dell’Alabama, in squadra, tra gli altri, con l’ex arancione Thalamus McGhee, e alcuni anni spesi nelle leghe minori americane (Cba, Usbl e Ibl), Giappone e Israele, finalmente approdi in un campionato importante come la serie A italiana.
«A me piacciono le sfide e volevo confrontarmi con una realtà come quella italiana. In effetti, è la prima volta che gioco a questo livello, ma ciò non mi spaventa».
Conosci già qualcosa della Snaidero?
«Mi ricordo delle partite giocate l’anno scorso in Coppa».
Proprio per quelle, i tifosi arancione ti conoscono e ti ricordano molto bene, invece...
«Davvero (ride divertito, ndr)? Spero di giocare anche qui come giocai allora. Quel che è certo è che ce la metterò tutta».
Dolci parole per coach Frates che ha finalmente a disposizione il primo dei tre tasselli americani con cui completerà la squadra. In attesa di sviluppi sul mercato, comunque, dopo Stern e Thompson, Alexander è già il terzo americano della Snaidero, che in coppa Uleb potrà schierare solo due extracomunitari. «Vorrà dire che in coppa cambieranno le gerarchie – spiega il tecnico arancione – e avranno più spazio giocatori come Vujacic e Zacchetti». A proposito di Vujacic, pare che il suo ex allenatore allo Slovan, Tomo Mahoric ora guida dell’Olimpia Lubiana, abbia chiesto informazioni sul suo pupillo. «Sasha non è in discussione – frena Frates – crediamo in lui e vogliamo farlo giocare».
Francesco Tonizzo
