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Brkic, il marchio della V nera

"Voglio essere uomo Virtus"; Frosini preoccupato per gli infortuni ai lunghi

''I miei obiettivi? Uno solo: essere uomo Virtus''. Il ventenne David Brkic ha idee precise e non fa voli pindarici neanche dopo le belle parole che coach Tanjevic ha speso su di lui. E' entrato in quintetto contro Reggio Emilia ed ha giocato con grande determinazione e freddezza.
«L'ho saputo solo pochi minuti prima della palla a due che sarei entrato subito in campo. Ho cercato di nasconderlo, ma ero molto emozionato. Sì, anche soddisfatto per la gratificazione che mi ha dato il coach dopo aver visto il mio impegno negli allenamenti». Il giovane talento virtussino fin da quando Messina lo richiamò dal prestito al team di Vienna ha sempre offerto prove positive ed ha evidenziato un evidente crescendo che ha portato la società a confermarlo nonostante le numerose richieste. «So che sono giunte buone offerte da squadre di A1 e A2, ma mi risulta che i miei dirigenti non abbiano mai aperto delle trattative per cedermi e questo mi stimola a dare sempre il massimo». David Brkic sarà dunque un pedina utile a Tanjevic anche dopo l'arrivo di Bell e di un altro esterno (Meneghin?) «So che avrò un minutaggio non alto, ma starà a me dimostrare di meritarne sempre più. Come ho detto il mio obiettivo non è l'NBA, sinceramente non ci penso proprio e sarebbe follia il contrario, ma arrivare ad essere considerato un uomo Virtus, come è ora Rigaudeau. Essere cioè un giocatore fondamentale per la squadra e magari un giorno un simbolo delle V nere.»
Chi ha già raggiunto questo traguardo è Alessandro Frosini al sesto anno con la canotta bianconera. A volte forse un po' trascurato in fase di presentazione della squadra, ma poi sempre più determinante nel corso del campionato. Gli infortuni capitati a due suoi compagni di reparto (ndr Smodis e Beard) sembrano avergli creato qualche preoccupazione. «Siamo solo alla preprazione atletica e già noi lunghi siamo nell'occhio del ciclone. Non c'è il super pivot? Ma chi ce l'ha? Treviso ha vinto lo scudetto senza un vero centro, perché anche Marconato non è un vero 5. Io dico che se siamo al completo possiamo essere competitivi con tutti. Voglio però aggiungere, e ci tengo ad essere chiaro, che leggo sui giornali che la società è presente ed attiva sul mercato e quindi, se arriva anche qualcun altro, vuol dire che saremo ancora più forti. Non mi permetto però di suggerire ai mei dirigenti né ruoli, né nomi».
Mario Becca
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