News

Alexander, ossia fatti e non parole

L'ala della Snaidero: "Ci metto determinazione e mi piace essere un giocatore completo"

«New York è nota come the Big Apple. Il mio Stato, il Missouri, è conosciuto invece per il motto: Show me». Tradotto: mostrami, il nostro fatti e non parole. Fedele al principio, non soltanto Demetrius Alexander si è catapultato subito da St.Louis a Udine, ma ieri ci ha dato anche dentro nel primo allenamento alla Snaidero.
Di
primo acchitto, l’ala - pivot 27enne ex Hapoel Gerusalemme, 2,04 per 106 chili, ha convinto della bontà della scelta fatta per sostituire il capitano uscente Teo Alibegovic nella Snaidero 2002-2003.
Quali sono state le sue impressioni dopo la prima seduta d’allenamento in arancione, ieri pomeriggio nella palestra del Marinoni? Mentre va via già in coppia con il pivot Jeffrey Stern, l’altro Usa puntuale all’appuntamento con la preparazione (forse non a caso tengono famiglia con bimbi di pochi mesi: Jeffrey junior e Shannon), Alexander dice la sua.
«È duro fare un commento – attacca, dimostrando serietà e schiettezza – perché finora con la Snaidero ho solo giocato contro nella stagione scorsa. Comunque, ho trovato un ambiente professionale e naturale, al tempo stesso, che mi ha messo subito a mio agio nei rapporti e nella comunicazione».
Il livello del primo allenamento come ti è sembrato?
«Competitivo, più dal punto di vista mentale che da quello fisico. Ho dovuto cercare di capire l’allenatore e vedere come agiscono e interagiscono i giocatori con il coach. Il rapporto mi è piaciuto, l’impressione è stata positiva».
Fisico asciutto.
«Ho giocato tutta l’estate, quattro volte a settimana, nei campo di St.Louis. Negli ultimi quindici giorni, per la verità (evviva la sincerità, ndr), non molto. Ho fatto, comunque, corsa, palleggio e tiro».
Che tipo di giocatore sei?
«Cerco di essere completo, di giocare sia in difesa sia in attacco. Soprattutto ci metto molta determinazione nel contributo che dò alla squadra».
Gioco e ruolo preferiti?
«D’istinto vorrei fare l’ala piccola, proprio perché vorrei essere un giocatore completo, ma so già che nella Snaidero però giocherò da ala - pivot».
Anche se ami lo spot di small forward, finora hai mostrato buone attitudini a giocare da power forward.
«Sì, e posso fare vedere di meglio. Il motto del Missouri – torna a bomba – è show me».
Del basket italiano che cosa sai e chi conosci?
«Nemmeno come si è piazzata la Snaidero nella stagione scorsa (e chiede lumi al vicepresidente Alessandro Zakelj, ndr). Di giocatori ho presenti Derek Hamilton e Hines (ma non sa neppure che hanno giocato: uno a Varese e l’altro a Cantù dov’è ancora, ndr)».
Dopo avere buttato fuori Udine in Saporta, la porterai avanti in Uleb cup (ma arriverà il momento di spiegargli la regola dei due soli extracomunitari in coppa)?
«Cercherò di far fare alla Snaidero meglio dell’anno scorso. Mancano ancora diversi giocatori, ma da quelli visti e da quelli che so in arrivo mi sono fatto l’idea che abbiamo la possiblità di entrare almeno in semifinale».
Valerio Morelli
TAGS
Le ultime gallery
Le ultime notizie
Title Sponsor
Platinum Sponsor
Official Marketplace
Official Sponsor
Official Sponsor
Official Sponsor
Official Sponsor
Technology Partner
Medical Supplier
Treno ufficiale
Official Ball
Official Luxury Rental Car Supplier
Technical Sponsor
Official Ticketing
Official Water
Official Nutrition Partner
Official Supplier
Official Court Supplier
Media Partner
Media Partner
Media Partner
Official Radio
Official Advisor