ROMA - Una partita per allenarsi e conoscersi meglio mettendo a punto schemi e programmi per una stagione che i dirigenti definiscono del consolidamento evitando proclami e progetti sfarzosi. Virtus Roma già positiva al primo giorno di lavoro, ieri a Settebagni, in un test contro Avellino e coach Piero Bucchi si rallegra di ciò. E sempre di ieri è un’altra bella notizia per il gruppo, ossia l’accordo subito trovato con Giancarlo Marcaccini che sarà un giocatore della Virtus anche per il prossimo campionato. Con il suo ritorno si completa così il roster del team. Bucchi, che sta plasmando la sua squadra, ha definito la partita di ieri «il primo vero allenamento, la prima sgambata tutti insieme per vedere quelle cose che desideravo vedere». Jenkins, l’uomo che piloterà la Virtus, è in città da pochissimo e si sa quanto sia importante il lavoro e il feeling del play con i compagni. Che, in questo caso, è ancora tutto da rovare. «E lui, infatti, ieri ha faticato un po’ - spiega Bucchi - all’inizio».
Va di corsa la Roma dei canestri, velocità e contropiede, il gioco ideale per gli uomini di questa squadra che aspetta, all’inizio di settembre (dopo il mondiale di Indianapolis) il suo centro Santiago con il quale il contratto è già firmato. «I lunghi si sono mossi bene, Monti è stato importante a rimbalzo ma anche in difesa, Tusek e Tonolli sono giocatori collaudati». Contro Avellino in quello che è stato un buon test, qualche difficoltà non è mancata. «A difesa schierata, certo, ma quando ci conosceremo tutti meglio il difetto sparirà». Tonolli ieri è stato spesso utilizzato come ala tattica e lo sarà ancora di più, in questo ruolo, quando il reparto verrà completato dall’arrivo di Santiago.
Carlton Myers, punto di riferimento dell’attacco di Roma, si è fatto trovare pronto al primo impegno. «Ha già parecchi minuti nelle gambe», ha osservato l’allenatore che segue con interesse la sua crescita così come quella di Alex Righetti. Non ha giocato (ma si era allenato in mattinata) Marcaccini: Giancarlo sarà sicuramente in campo mercoledì pomerigigo (ancora alle 17 a Settebagni) quando ci sarà un altro test, contro Teramo, la formazione che schiera un ex di Roma, Mario Boni che ha scelto di giocare in A2 per dimostrare di essere ancora un gran giocatore, uno di quelli con tanti punti nelle mani.
Dicevamo dei mondiali, quelli che l’Italia dei canestri vedrà in tivù. Si comincia giovedì, sedici i team impegnati con gli Stati Uniti favoriti per il successo con la solita Jugoslavia che ha il compito di essere l’antagonista più agguerrita.
Carlo Santi
Va di corsa la Roma dei canestri, velocità e contropiede, il gioco ideale per gli uomini di questa squadra che aspetta, all’inizio di settembre (dopo il mondiale di Indianapolis) il suo centro Santiago con il quale il contratto è già firmato. «I lunghi si sono mossi bene, Monti è stato importante a rimbalzo ma anche in difesa, Tusek e Tonolli sono giocatori collaudati». Contro Avellino in quello che è stato un buon test, qualche difficoltà non è mancata. «A difesa schierata, certo, ma quando ci conosceremo tutti meglio il difetto sparirà». Tonolli ieri è stato spesso utilizzato come ala tattica e lo sarà ancora di più, in questo ruolo, quando il reparto verrà completato dall’arrivo di Santiago.
Carlton Myers, punto di riferimento dell’attacco di Roma, si è fatto trovare pronto al primo impegno. «Ha già parecchi minuti nelle gambe», ha osservato l’allenatore che segue con interesse la sua crescita così come quella di Alex Righetti. Non ha giocato (ma si era allenato in mattinata) Marcaccini: Giancarlo sarà sicuramente in campo mercoledì pomerigigo (ancora alle 17 a Settebagni) quando ci sarà un altro test, contro Teramo, la formazione che schiera un ex di Roma, Mario Boni che ha scelto di giocare in A2 per dimostrare di essere ancora un gran giocatore, uno di quelli con tanti punti nelle mani.
Dicevamo dei mondiali, quelli che l’Italia dei canestri vedrà in tivù. Si comincia giovedì, sedici i team impegnati con gli Stati Uniti favoriti per il successo con la solita Jugoslavia che ha il compito di essere l’antagonista più agguerrita.
Carlo Santi