MABO LIVORNO PROVIDENCE 83-81 (dts)
MABO: McLeod 18, Fantoni 4, Cotani 9, Sambugaro 7, Mutavdzic 12, Mariani 2, Bertocci 4, Garri 5, Santarossa 16, Parente 6. Ne: Elliott, Niccolai. Coach: Banchi.
PROVIDENCE: Augustin 12, Gomes 24, Anrin 2, Douthit 18, Hayletts 10, Kotti 2, Kabba, Laksa 13, Sanders, Traugott. Coach: Welsh.
ARBITRI: Viticchi di San Giovanni Valdarno e Arcioni di Terranuova Bracciolini.
NOTE: parziali 15-13, 30-33, 51-55, 69-69.
POPPI (Arezzo). Terza amichevole e terza vittoria stagionale per la Mabo, che in casa degli sponsor si regala una notte di emozioni piegando dopo un overtime i collegiali di Providence, in tournée italiana. Una partita che la squadra di Banchi affronta più che altro con lo spirito di oliare i giochi d'attacco e cementare i meccanismi difensivi, dopo una robusta seduta mattutina di atletica e un'ora di basket all'ora del tè. Non ha l'ossessione di vincere il coach amaranto, infatti non forza il ginocchio dolente di Misha Mutavdzic, lasciandogli lunghi momenti di sosta in panchina, né il ritorno di Elliott, che dopo il riscaldamento fatto per rispetto del pubblico, resta a guardare la fatica dei compagni. La Mabo pensa a crescere, sempre fedele alla sua scelta di vita, infatti gioca più di una volta col quintetto italiano e concede 7' di esperienza nel quarto tempino a Tommaso Fantoni, classe 1985, mentre l'orso bianco e McLeod tornano in pista a 2'20" dalla sirena, con Livorno in piena rimonta dopo essere stata a -11 (47-36, 25').
La Mabo, a dire il vero, potrebbe vincere anche nei tempi regolamentari, ma sul 69-66 a -15" Santarossa in lunetta fa 0/2 e la successiva tripla del biondo Laksa va a scuotere la retina, un classico del basket. 69-69, tutti ai supplementari. Gli americanini, che avevano fatto soffrire la Scavolini perdendo poi di brutto a Roseto, rimettono il becco avanti (+3 al 42'), ma Santarossa si fa perdonare i due liberi sbagliati con una delle sue triple stilisticamente perfette e Sambugaro dalla lunetta è freddo come un killer: 4/4 in pochi secondi e tutti in albergo, in attesa di tornare in palestra stamani per un'altra giornata di pane e basket.
Resta negli occhi una prestazione incoraggiante, con Santarossa ispirato da tre, Mutavdzic più arrosto che fumo, la grinta di Cotani, la velocità di McLeod, il ragazzo volante dell'Ohio. Utilizzato quasi sempre da play, ha colpito in contropiede e un po' meno da fuori. Fossimo stati all'anno scorso, con sette americani a referto, un posto in amaranto l'avrebbe strappato di sicuro, ma oggi che gli extracomunitari sono quattro - e la Mabo ne sceglierà tre - la scelta del piccolo straniero va ponderata bene. Aspettando che squilli il telefono e alla cornetta ci sia Miles Simon.
Renzo Marmugi
MABO: McLeod 18, Fantoni 4, Cotani 9, Sambugaro 7, Mutavdzic 12, Mariani 2, Bertocci 4, Garri 5, Santarossa 16, Parente 6. Ne: Elliott, Niccolai. Coach: Banchi.
PROVIDENCE: Augustin 12, Gomes 24, Anrin 2, Douthit 18, Hayletts 10, Kotti 2, Kabba, Laksa 13, Sanders, Traugott. Coach: Welsh.
ARBITRI: Viticchi di San Giovanni Valdarno e Arcioni di Terranuova Bracciolini.
NOTE: parziali 15-13, 30-33, 51-55, 69-69.
POPPI (Arezzo). Terza amichevole e terza vittoria stagionale per la Mabo, che in casa degli sponsor si regala una notte di emozioni piegando dopo un overtime i collegiali di Providence, in tournée italiana. Una partita che la squadra di Banchi affronta più che altro con lo spirito di oliare i giochi d'attacco e cementare i meccanismi difensivi, dopo una robusta seduta mattutina di atletica e un'ora di basket all'ora del tè. Non ha l'ossessione di vincere il coach amaranto, infatti non forza il ginocchio dolente di Misha Mutavdzic, lasciandogli lunghi momenti di sosta in panchina, né il ritorno di Elliott, che dopo il riscaldamento fatto per rispetto del pubblico, resta a guardare la fatica dei compagni. La Mabo pensa a crescere, sempre fedele alla sua scelta di vita, infatti gioca più di una volta col quintetto italiano e concede 7' di esperienza nel quarto tempino a Tommaso Fantoni, classe 1985, mentre l'orso bianco e McLeod tornano in pista a 2'20" dalla sirena, con Livorno in piena rimonta dopo essere stata a -11 (47-36, 25').
La Mabo, a dire il vero, potrebbe vincere anche nei tempi regolamentari, ma sul 69-66 a -15" Santarossa in lunetta fa 0/2 e la successiva tripla del biondo Laksa va a scuotere la retina, un classico del basket. 69-69, tutti ai supplementari. Gli americanini, che avevano fatto soffrire la Scavolini perdendo poi di brutto a Roseto, rimettono il becco avanti (+3 al 42'), ma Santarossa si fa perdonare i due liberi sbagliati con una delle sue triple stilisticamente perfette e Sambugaro dalla lunetta è freddo come un killer: 4/4 in pochi secondi e tutti in albergo, in attesa di tornare in palestra stamani per un'altra giornata di pane e basket.
Resta negli occhi una prestazione incoraggiante, con Santarossa ispirato da tre, Mutavdzic più arrosto che fumo, la grinta di Cotani, la velocità di McLeod, il ragazzo volante dell'Ohio. Utilizzato quasi sempre da play, ha colpito in contropiede e un po' meno da fuori. Fossimo stati all'anno scorso, con sette americani a referto, un posto in amaranto l'avrebbe strappato di sicuro, ma oggi che gli extracomunitari sono quattro - e la Mabo ne sceglierà tre - la scelta del piccolo straniero va ponderata bene. Aspettando che squilli il telefono e alla cornetta ci sia Miles Simon.
Renzo Marmugi