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Avellino, parla Markovski

«L’Air ha superato i primi esami»

Consueta doppia seduta di allenamento per i giocatori dell'AIR Avellino. Coach Markovski ha potuto utilizzare tutti gli effettivi a sua disposizione, ad eccezione di Bracey, in permesso in Israele (la moglie deve effettuare il rinvio militare n.d.r.) e di Guler, che ha svolto una seduta più leggera, in quanto risente ancora di problemi muscolari. In mattinata David Vanterpool ha sostenuto le rituali visite mediche, e si è aggregato ai compagni verso la fine dell'allenamento. Da qualche giorno, poi, si sta allenando con la prima squadra anche Giovanni Capobianco, un giovane del vivaio biancoverde. Con l'arrivo di Vanterpool, Markovski ha finalmente la rosa al completo. Ed insieme al coach macedone, tracciamo un primo bilancio di questo inizio di preparazione, e dopo le prime due amichevoli. «Direi che per adesso non dobbiamo parlare di fattori negativi - afferma Markovski - ma inizierei da quelli positivi. Toni Giovacchini è una conferma che può reggere il ruolo di cambio del play. Sono contento per lui, perchè secondo me già adesso possiamo dire che può reggere. Fra gli esterni direi che Middleton, e soprattutto Bracey, in questo momento, sotto sforzo fisico, non hanno quella freschezza per darci subito risultato. Ma sappiamo benissimo chi è Larry, un pilastro della squadra, se non il più forte, e direi che Bracey ha fatto vedere qualità offensive che con il tempo potranno divenire più continue. E penso che con l'ingresso di Vanterpool, in quel settore saremo più o meno a posto». Sotto canestro ci sono sicuramente più difficoltà, perchè i lunghi, per la loro struttura fisica, hanno bisogno di più tempo per entrare in forma. «Purtroppo non possiamo ancora vedere Jelic - conferma Markovski - che per adesso è l'unico ”5” di ruolo, di peso e di qualità. Perchè a Livorno ha commesso cinque falli in otto minuti. Aveva già tre falli dopo tre minuti, poi è stato in panchina per trenta minuti, e quando è rientrato ne ha commessi subito altri due. Quindi la sua prova contro Livorno è stata ingiudicabile, mentre contro Roma, ha fatto vedere buone cose in attacco, con buoni movimenti da post basso, ma ha commesso comunque tanti falli. Perciò diciamo che deve ancora adattarsi al gioco italiano. Poi abbiamo visto che Grgurevic ha confermato le previsioni, e Gecevski direi che sicuramnete ha più bisogno di tutti di adattarsi al campionato italiano, visto che viene da un campionato sicuramente molto ”lontano” dal nostro. Ma, nonostante queste differenze, posso dire che ha fatto due buone prestazioni, soprattutto contro Roma, e speriamo che impari in fretta la durezza del campionato italiano. In attacco potrebbe essere un buon punto di riferimento, mentre in difesa deve imparare ad essere più duro. Nel complesso, comunque, sono soddisfatto del lavoro fin qui svolto, e della squadra allestita con il budget che avevamo a disposizione».
Franco Marra
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