BOLOGNA – Rigorosamente a porte chiuse. La Virtus sceglie questa formula per affrontare in amichevole la Viola e la regola è talmente ferrea che neppure i giornalisti possono entrare e devono stare fuori dalla porta della palestra dell'Arcoveggio a sentire il rumore del rimbalzo del pallone e le urla dei giocatori. Questa amichevole della Viola a sole ventiquattro ore da quella giocata e vinta contro la Benetton non ha risultato e neppure immagini da essere tramandate, però è pur sempre un'occasione per fare il punto della situazione con Lino Lardo molto disponibile al termine dell'incontro. «Considerato che non avete visto la partita e che nessuno ha segnato il punteggio diciamo che è finita in pareggio o con uno scarto di tre punti di vantaggio per loro, così mi ha detto Raineri. Abbiamo giocato quattro tempi più un quinto in scioltezza: un test molto utile».
– Quali considerazioni dopo la partita di Treviso? «Sicuramente non abbiamo giocato allo stesso livello della gara disputata contro i campioni d'Italia. Eravamo un po' imballati forse anche perché risentivamo dell'intensità dell'incontro di Treviso. Loro sono una squadra chiaramente incompleta, che ha parecchi infortunati, e anche se si vede la mano di Tanjevic è ancora lontano dalla condizione migliore. Quindi un test che a noi soprattutto serviva per continuare il nostro cammino verso il campionato. Mi sembra che le indicazioni siano state piuttosto buone».
– Sappiamo che non ama parlare dei singoli, ma visto il momento cruciale del precampionato qualcosa può dirci? «Capisco che c'è grande attesa da parte dei nostri tifosi di vedere all'opera la squadra quindi mi sembra giusto dire qualche impressione. Williams ad esempio lo vedo già tonico e in forma. Mazzarino è sulla buona strada e Tomidy ha fatto vedere cose molto buone. Ma sono molto contento nel complesso. Al di là dei singoli vedo che si sta fortificando il gruppo».
– Le voci clamorose che gravitano attorno all Viola (vedi Delfino e Ceballos) veramente non turbano l'ambiente? «Sono abituato a lavorare in modo che il mio gruppo sia compatto e al di fuori delle problematiche generali. Certo non viviamo in una campana di vetro e quindi ci interessiamo, leggiamo i giornali. Però i miei giocatori sanno che in questo momento devono contare solo sulle loro forze. Al resto ci penseremo quando e se sarà il momento».
– La buona campagna acquisti vi pone come una possibile outsider del campionato. È un ruolo che sentite vostro? «Mi fa piacere se ci considerano come tali, perché vuol dire che abbiamo operato bene costruendo una squadra equilibrata. Però penso che sarà solo il campo a decidere la nostra forza e questo è importante che i giocatori lo sappiano. Noi non dobbiamo mai perdere di vista che dobbiamo migliorarci giorno dopo giorno e sono sicuro che con questa mentalità otterremo i risultati che probabilmente molti pensano che possiamo raggiungere».
– Delfino è salpato per altri lidi? «Direi di sì. Comunque per quanto mi riguarda non sono amareggiato più di tanto. Se doveva giocare senza motivazioni poteva essere dannoso. Come ho detto preferisco un giocatore motivato piuttosto che uno bravissimo ma senza interessi. Credo che la società abbia agito con grande perizia».
– Mercato ancora aperto? «Io lavoro con gli uomini a disposizione. Non nego però che avere un quattro in più comunitario ci farebbe comodo. Purtroppo il mercato non offre molto».
– Fine settimana col torneo di Avellino? «Sabato e domenica giochiamo in Campania. Oggi e domani invece saremo a Reggio Calabria: un contatto importante con la città visto che finora non abbiamo avuto molte occasioni per stare vicini ai nostri supporter».
Carlo Orzeszko
– Quali considerazioni dopo la partita di Treviso? «Sicuramente non abbiamo giocato allo stesso livello della gara disputata contro i campioni d'Italia. Eravamo un po' imballati forse anche perché risentivamo dell'intensità dell'incontro di Treviso. Loro sono una squadra chiaramente incompleta, che ha parecchi infortunati, e anche se si vede la mano di Tanjevic è ancora lontano dalla condizione migliore. Quindi un test che a noi soprattutto serviva per continuare il nostro cammino verso il campionato. Mi sembra che le indicazioni siano state piuttosto buone».
– Sappiamo che non ama parlare dei singoli, ma visto il momento cruciale del precampionato qualcosa può dirci? «Capisco che c'è grande attesa da parte dei nostri tifosi di vedere all'opera la squadra quindi mi sembra giusto dire qualche impressione. Williams ad esempio lo vedo già tonico e in forma. Mazzarino è sulla buona strada e Tomidy ha fatto vedere cose molto buone. Ma sono molto contento nel complesso. Al di là dei singoli vedo che si sta fortificando il gruppo».
– Le voci clamorose che gravitano attorno all Viola (vedi Delfino e Ceballos) veramente non turbano l'ambiente? «Sono abituato a lavorare in modo che il mio gruppo sia compatto e al di fuori delle problematiche generali. Certo non viviamo in una campana di vetro e quindi ci interessiamo, leggiamo i giornali. Però i miei giocatori sanno che in questo momento devono contare solo sulle loro forze. Al resto ci penseremo quando e se sarà il momento».
– La buona campagna acquisti vi pone come una possibile outsider del campionato. È un ruolo che sentite vostro? «Mi fa piacere se ci considerano come tali, perché vuol dire che abbiamo operato bene costruendo una squadra equilibrata. Però penso che sarà solo il campo a decidere la nostra forza e questo è importante che i giocatori lo sappiano. Noi non dobbiamo mai perdere di vista che dobbiamo migliorarci giorno dopo giorno e sono sicuro che con questa mentalità otterremo i risultati che probabilmente molti pensano che possiamo raggiungere».
– Delfino è salpato per altri lidi? «Direi di sì. Comunque per quanto mi riguarda non sono amareggiato più di tanto. Se doveva giocare senza motivazioni poteva essere dannoso. Come ho detto preferisco un giocatore motivato piuttosto che uno bravissimo ma senza interessi. Credo che la società abbia agito con grande perizia».
– Mercato ancora aperto? «Io lavoro con gli uomini a disposizione. Non nego però che avere un quattro in più comunitario ci farebbe comodo. Purtroppo il mercato non offre molto».
– Fine settimana col torneo di Avellino? «Sabato e domenica giochiamo in Campania. Oggi e domani invece saremo a Reggio Calabria: un contatto importante con la città visto che finora non abbiamo avuto molte occasioni per stare vicini ai nostri supporter».
Carlo Orzeszko
