FABRIANO — Dunque, si chiamerà Carifac Fabriano basket. L'ufficialità è arrivata nel corso del pomeriggio di ieri quando i vertici della Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana hanno raggiunto l'accordo e rimandato i particolari sui modi (secondo sponsor), tempi (a quanto pare, un anno prorogabile a due) e cifre (si dice non distanti dai 200 mila euro) alla conferenza stampa di presentazione di martedì prossimo presso la sede centrale del gruppo. Dopo Banca Marche, quindi, un altro isitituto di credito già da tempo amico dello sport e non a caso lo scorso anno legato al volley femminile fabrianese.
Nunez va o resta? Roberto Nunez sarà ancora il play del Fabriano basket e riuscirà a disputare la sua prima stagione italiana? Un interrogativo spinoso, la cui risposta potrebbe arrivare dopo la risonanza magnetica che lo staff medico della società capitanato dal dottor D'Ambrosio ha previsto per domani mattina a Perugia. Certo è che il sospetto principio di ernia alla schiena sta condizionando il regista iberico. «Proprio per questo — sottolinea coach Carmenati — lo abbiamo fermato dopo lo scrimmage di lunedì con Teramo. Martedì e ieri non ha giocato al torneo di San Marino, proprio per preservarlo da eventuali aggravamenti e attendere l'esito dei referti medici». Per il momento nessuno parla di ritorno sul mercato e «recupero» delle piste battute in estate (Attruia costa ancora troppo, Davolio sembra economicamente più avvicinabile) e si continua a «tifare» per la piena ripresa fisica del 23enne spagnolo.
Il giorno di Hulett. Ieri mattina è atterrato in Italia John Turner, sùbito «spedito» a San Marino per raggiungere i compagni impegnati nella seconda serata del torneo. Oggi, invece, dovrebbe toccare all'attesissimo DeAndre Hulett, sempre che siano stati ultimati i procedimenti burocratici per il rinnovo del passaporto.
«Non mi preoccupo». Di sicuro i primi responsi (teorico meno dodici con Teramo nel galoppino di lunedì, addirittura meno 28 martedì con Osimo a San Marino) tutto possono dirsi fuorchè incoraggianti, ma Carmenati non dà segni di cedimento. «L'avevo detto, adesso non possiamo guardare al tabellone. Un po' per la squadra rimaneggiata, un po' perchè bisogna puntare alla crescita del gruppo e dei singoli».
Alessandro Di Marco
Nunez va o resta? Roberto Nunez sarà ancora il play del Fabriano basket e riuscirà a disputare la sua prima stagione italiana? Un interrogativo spinoso, la cui risposta potrebbe arrivare dopo la risonanza magnetica che lo staff medico della società capitanato dal dottor D'Ambrosio ha previsto per domani mattina a Perugia. Certo è che il sospetto principio di ernia alla schiena sta condizionando il regista iberico. «Proprio per questo — sottolinea coach Carmenati — lo abbiamo fermato dopo lo scrimmage di lunedì con Teramo. Martedì e ieri non ha giocato al torneo di San Marino, proprio per preservarlo da eventuali aggravamenti e attendere l'esito dei referti medici». Per il momento nessuno parla di ritorno sul mercato e «recupero» delle piste battute in estate (Attruia costa ancora troppo, Davolio sembra economicamente più avvicinabile) e si continua a «tifare» per la piena ripresa fisica del 23enne spagnolo.
Il giorno di Hulett. Ieri mattina è atterrato in Italia John Turner, sùbito «spedito» a San Marino per raggiungere i compagni impegnati nella seconda serata del torneo. Oggi, invece, dovrebbe toccare all'attesissimo DeAndre Hulett, sempre che siano stati ultimati i procedimenti burocratici per il rinnovo del passaporto.
«Non mi preoccupo». Di sicuro i primi responsi (teorico meno dodici con Teramo nel galoppino di lunedì, addirittura meno 28 martedì con Osimo a San Marino) tutto possono dirsi fuorchè incoraggianti, ma Carmenati non dà segni di cedimento. «L'avevo detto, adesso non possiamo guardare al tabellone. Un po' per la squadra rimaneggiata, un po' perchè bisogna puntare alla crescita del gruppo e dei singoli».
Alessandro Di Marco
Fonte: Il Resto del Carlino