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Simon, la Mabo si copre le spalle

La guardia Usa tentenna e Faraoni sta seguendo altre piste

LIVORNO. Le 48 ore a Miles Simon sono scattate nella notte tra martedì e mercoledì. Una telefonata tra Massimo Faraoni e Mark Fleisher ha sancito questa sorta di ultimatum, ribadito da un fax partito ieri mattina dalla sede di via Pera, in cui si specificava che l'offerta della Mabo al fromboliere di Arizona varrà fino a venerdì, vale a dire domani. A quel punto, se dagli States non sarà pervenuta una risposta positiva, la società livornese comincerà a battere altre piste e lascerà cadere l'ipotesi di un ritorno di Simon all'ombra dei Quattro Mori. «Siamo stati chiari - afferma il giemme amaranto - il campionato inizierà tra 3 settimane e non possiamo perdere altro tempo».
«Il nostro interessamento a Miles l'abbiamo dimostrato in tantissime occasioni - continua Faraoni - adesso sta a lui dimostrare che cosa ha in mente per il suo futuro». Come andrà a finire? Difficile, ad oggi, fare una previsione. La bocciatura al minicamp dei Sonics, a cui Simon ha partecipato insieme ad altri quindici giocatori sotto la supervisione di coach Nate McMillan e di Kareem Abdul Jabbar, potrebbe non aver scalfito la voglia dell'ex stellina di Arizona di tentare la carta Nba. A quanto pare, prima del camp, sia il giocatore che il suo agente erano piuttosto convinti che Miles avrebbe strappato un ingaggio nella franchigia gialloverde di Washington State e quella convinzione potrebbe balenare ancora nella testa di Simon. La bocciatura in quel di Seattle insomma potrebbe non bastare per convincere l'autore della promozione in A1 di Livorno a rinunciare ad una chiamata tra i pro Usa e accettare l'invito amaranto. Anzi le 48 ore concesse dalla Mabo potrebbero rappresentare un tempo troppo stretto per decidere e alla fine potrebbe verificarsi che Simon decida di rifiutare l'offerta italiana, col miraggio di una chiamata da parte di qualche franchigia Nba, tenendosi eventualmente di scorta altre offerte europee che continuano a pervenirgli. Resta il fatto che la scelta di via Pera di dare un ultimatum a Simon va condivisa in pieno, visto che i contatti col giocatore proseguono da diversi mesi, che l'offerta che gli è stata presentata è più che allettante, e che l'inizio del campionato incombe e la Mabo non può permettersi di arrivare alla prima palla a due dell'anno con una guardia sbarcata in Italia da pochi giorni. Se l'ipotesi Simon dovesse cadere, da venerdì la società stringerà i contatti con altri tiratori (già individuati) cercando di concludere nel giro di poche ore le nuove trattative.
Ieri notte intanto Simon aveva in programma una riunione con il suo agente per fare il punto della situazione. «Speriamo di sapere qualcosa al più presto - confida Faraoni - anche se ci rendiamo conto che certe decisioni non si prendono in 5 minuti. Simon comunque ha avuto tutto il tempo per pensarci, ora deve chiarire la sua posizione».
Giulio Corsi

Stamani Petrucci al palasport
LIVORNO.Gianni Petrucci, presidente del Coni, questa mattina sarà a Livorno dove effettuerà un sopralluogo al nuovo palasport (nella foto)in costruzione alla Porta a Terra. Ad accompagnare Petrucci, amante del basket ed ex presidente della Fip, il sindaco Lamberti e l'assessore Benetti, che mostreranno i cantieri aperti attorno al cupolone color cielo e illustreranno i tempi di conclusione dell'opera. Secondo le previsioni la nuova casa del basket amaranto sarà pronta per la prossima stagione. Potrebbe essere inaugurata con la nazionale di Carlo Recalcati.
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