PESARO – Ieri era il giorno libero della regina del mercato e il pesarese della Montepaschi, Michele Maggioli, ne ha approfittato per visitare qualche posto carino nei paraggi di Siena. «Qui ce ne sono tanti da vedere e sto cominciando adesso. Però – se devo essere sincero – un po’ il mare mi manca…». Fa uno strano effetto non collegare più il suo nome a quello della più amata, ma ai pesaresi (qualcuno non ha accettato la separazione) farà piacere sapere che dalle parti del Palio le cose vanno decisamente bene per il concittadino più alto: «Società e squadra mi hanno fatto subito una bella impressione – racconta il lungo da Siena, dove è appena rientrato dopo il ritiro a Bormio – qui c’è un bel clima e c’è gente in gamba. Mi sono sistemato nella mia nuova casa, che è a due passi da quella del coach... Mi tiene d’occhio!».
Nell’ultima amichevole, quella con Borgomanero, ha segnato 14 punti… «Sì, ma il primo tempo è stato drammatico... Mi trascinavo per il campo! Era la quarta uscita per noi: abbiamo perso di 3 con Milano, battuto di 20 Capo d’Orlando (quasi come la Scavolini, che nella prima giornata del torneo di San Marino ha liquidato i siciliani per 92-68, con 20 punti di Beric, e ieri sera ha sfidato Osimo in finale –ndr), la Skipper di uno dopo un supplementare e ci siamo arresi all’Ulker di Joseph e Melvin. Li ho trovati bene, sono sempre loro… Adesso – in attesa che Turkcan torni dai Mondiali – sto giocando da quattro al fianco di Chiacig e da cinque».
Certo, siete una bellissima squadra… «Ci sono delle ottime individualità, ma su tutti mi ha impressionato Stefanov. Giocare insieme a lui è un piacere, perché è molto altruista: è il re del penetra e scarica e così facendo crea tanti spazi per i compagni». E’ più tornato a Pesaro? «No, da quando è iniziata la preparazione. In parte il mio ambiente mi manca, la famiglia, gli amici… Ma anche qui sto bene, non ho difficoltà ad allacciare amicizie». Domani e sabato riabbraccerà i pesaresi… «Sarà la prima emozione forte – continua Maggio – Anche se non giocherò subito contro la Scavolini (Siena sfiderà Treviso, alle 19). Ho voglia di tornare dalle mie parti, dove ho vissuto per tanti anni». E’ già in forma? «Sono passati tre mesi da quando mi sono operato al ginocchio e non sono ancora al 100%. Però do sempre tutto». Giacomo Nardelli, lo sfortunato tifoso che si è ormai quasi del tutto ripreso dalla caduta dalla gradinata di Forlì, ha voglia di riabbracciarla… «E’ una bravissima persona e sono contento di averlo conosciuto, anche se – purtroppo – in circostanze sfortunate. Ne è venuto fuori così bene… Scherziamo spesso e prima di partire per Siena ci siamo rivisti. Sarò felice di incontrarlo». Che idea si è fatto della nuova, giovane Scavolini? «E’ sempre una buona squadra. Adesso il pubblico si divide tra scettici e curiosi, ma sono fiducioso. Ho sentito che avete fatto il boom degli abbonamenti! Questa è la conferma che a Pesaro, senza basket, non si può stare… Ho sentito Pecile, che mi ha confermato che il gruppo è grandioso e gli americani sono forti. Malaventura è migliorato? Non lo vedo giocare da un po’, ma mi hanno detto che ora ha un’altra personalità. Già era bravo all’epoca… Insomma, bisognerà stare attenti alla Scavolini da subito!». Già, alla prima di campionato Maggioli calcherà il suo ex parquet e lì l’impatto emotivo sarà ancora più forte.
Camilla Cataldo
Nell’ultima amichevole, quella con Borgomanero, ha segnato 14 punti… «Sì, ma il primo tempo è stato drammatico... Mi trascinavo per il campo! Era la quarta uscita per noi: abbiamo perso di 3 con Milano, battuto di 20 Capo d’Orlando (quasi come la Scavolini, che nella prima giornata del torneo di San Marino ha liquidato i siciliani per 92-68, con 20 punti di Beric, e ieri sera ha sfidato Osimo in finale –ndr), la Skipper di uno dopo un supplementare e ci siamo arresi all’Ulker di Joseph e Melvin. Li ho trovati bene, sono sempre loro… Adesso – in attesa che Turkcan torni dai Mondiali – sto giocando da quattro al fianco di Chiacig e da cinque».
Certo, siete una bellissima squadra… «Ci sono delle ottime individualità, ma su tutti mi ha impressionato Stefanov. Giocare insieme a lui è un piacere, perché è molto altruista: è il re del penetra e scarica e così facendo crea tanti spazi per i compagni». E’ più tornato a Pesaro? «No, da quando è iniziata la preparazione. In parte il mio ambiente mi manca, la famiglia, gli amici… Ma anche qui sto bene, non ho difficoltà ad allacciare amicizie». Domani e sabato riabbraccerà i pesaresi… «Sarà la prima emozione forte – continua Maggio – Anche se non giocherò subito contro la Scavolini (Siena sfiderà Treviso, alle 19). Ho voglia di tornare dalle mie parti, dove ho vissuto per tanti anni». E’ già in forma? «Sono passati tre mesi da quando mi sono operato al ginocchio e non sono ancora al 100%. Però do sempre tutto». Giacomo Nardelli, lo sfortunato tifoso che si è ormai quasi del tutto ripreso dalla caduta dalla gradinata di Forlì, ha voglia di riabbracciarla… «E’ una bravissima persona e sono contento di averlo conosciuto, anche se – purtroppo – in circostanze sfortunate. Ne è venuto fuori così bene… Scherziamo spesso e prima di partire per Siena ci siamo rivisti. Sarò felice di incontrarlo». Che idea si è fatto della nuova, giovane Scavolini? «E’ sempre una buona squadra. Adesso il pubblico si divide tra scettici e curiosi, ma sono fiducioso. Ho sentito che avete fatto il boom degli abbonamenti! Questa è la conferma che a Pesaro, senza basket, non si può stare… Ho sentito Pecile, che mi ha confermato che il gruppo è grandioso e gli americani sono forti. Malaventura è migliorato? Non lo vedo giocare da un po’, ma mi hanno detto che ora ha un’altra personalità. Già era bravo all’epoca… Insomma, bisognerà stare attenti alla Scavolini da subito!». Già, alla prima di campionato Maggioli calcherà il suo ex parquet e lì l’impatto emotivo sarà ancora più forte.
Camilla Cataldo
