Alle 19 di stasera, ad Urbino, la Benetton mostrerà per la prima volta lo scudetto conquistato a giugno, e lo farà affrontando una Montepaschi che il tricolore quest'anno glielo vuole fermamente strappare. Il primo test amichevole del precampionato è dunque contro una delle grandi del campionato, pur priva di Turkcan e forse di Ford ma, oltre a Garbajosa, nella Benetton c'è anche Max Bulleri che rischia di non esserci per una iperstensione ad un ginocchio.
Sarà una Benetton per forza di cose ancora sperimentale, una squadra che sta prendendo forma in questi giorni, soggetta ad ovvi alti e bassi. «Credo che nelle gambe non abbiamo più di una decina di allenamenti di basket - fa presente Ettore Messina - e chiaramente siamo un pochino indietro, ma piano piano le cose le abbozziamo».
Dove devi lavorare di più in questo momento? «Direi un po' dappertutto, con particolare riferimento all'inserimento dei nuovi tra cui, assieme a Loncar, Nemeth, Langdon e Markoishvili, includo anche Stojic, che ha saltato gran parte dell'ultima stagione. E poi naturalmente controllerò la situazione dei "vecchi" Nicola e Pittis. Comunque vorrei dare minutaggio a tutti per conoscerci meglio: credo che tutto stia procedendo nei tempi prestabiliti».
Contro Reggio Calabria le cose migliori si sono notate in difesa, mentre in attacco c'è da rimboccarsi le maniche. «In verità nei primi tre quarti effettivamente la squadra era lenta a mettersi in moto, nell'ultimo invece, quando siamo riusciti a scioglierci, ne abbiamo fatti 26. I ragazzi hanno addosso molto lavoro fisico, e c'è bisogno di tempo per trasformare questi carichi in velocità».
Stasera non affrontate una squadretta... «Indubbiamente Siena sarà un ottimo test, ha tanti giocatori validi, come del resto anche la Scavolini. Forse chi in questo momento è in difficoltà per gli infortuni che le sono capitati è la Virtus. Ma più che osservare gli altri dobbiamo guardare a noi stessi: è la prima uscita ufficiale, vediamo cosa ne è».
Quando si esibisce la squadra con lo scudetto è evidente che si accendono i riflettori. «Mi sembra normale, l'anno dopo il titolo c'è sempre parecchia attesa da parte di tutti, compresi gli avversari che non vedono l'ora di giocare contro i campioni in carica, raddoppiando gli sforzi e non regalando proprio nulla».
La Benetton partirà con 12 giocatori, compresi i giovani. «A Markoishvili darò qualche minuto - promette il coach - è un ragazzo che ha un grande potenziale, mentre Lorant e Steffel hanno lavorato bene e meritano di stare con noi. Ma prima devo sistemare le cose con i titolari: quando questi andranno, inserirsi per i giovani sarà più facile».
Si gioca. Urbino, ore 19: Benetton-Mps; ore 20.30: Scavolini-Virtus. Domani le finali, con gli stessi orari.
Silvano Focarelli
Sarà una Benetton per forza di cose ancora sperimentale, una squadra che sta prendendo forma in questi giorni, soggetta ad ovvi alti e bassi. «Credo che nelle gambe non abbiamo più di una decina di allenamenti di basket - fa presente Ettore Messina - e chiaramente siamo un pochino indietro, ma piano piano le cose le abbozziamo».
Dove devi lavorare di più in questo momento? «Direi un po' dappertutto, con particolare riferimento all'inserimento dei nuovi tra cui, assieme a Loncar, Nemeth, Langdon e Markoishvili, includo anche Stojic, che ha saltato gran parte dell'ultima stagione. E poi naturalmente controllerò la situazione dei "vecchi" Nicola e Pittis. Comunque vorrei dare minutaggio a tutti per conoscerci meglio: credo che tutto stia procedendo nei tempi prestabiliti».
Contro Reggio Calabria le cose migliori si sono notate in difesa, mentre in attacco c'è da rimboccarsi le maniche. «In verità nei primi tre quarti effettivamente la squadra era lenta a mettersi in moto, nell'ultimo invece, quando siamo riusciti a scioglierci, ne abbiamo fatti 26. I ragazzi hanno addosso molto lavoro fisico, e c'è bisogno di tempo per trasformare questi carichi in velocità».
Stasera non affrontate una squadretta... «Indubbiamente Siena sarà un ottimo test, ha tanti giocatori validi, come del resto anche la Scavolini. Forse chi in questo momento è in difficoltà per gli infortuni che le sono capitati è la Virtus. Ma più che osservare gli altri dobbiamo guardare a noi stessi: è la prima uscita ufficiale, vediamo cosa ne è».
Quando si esibisce la squadra con lo scudetto è evidente che si accendono i riflettori. «Mi sembra normale, l'anno dopo il titolo c'è sempre parecchia attesa da parte di tutti, compresi gli avversari che non vedono l'ora di giocare contro i campioni in carica, raddoppiando gli sforzi e non regalando proprio nulla».
La Benetton partirà con 12 giocatori, compresi i giovani. «A Markoishvili darò qualche minuto - promette il coach - è un ragazzo che ha un grande potenziale, mentre Lorant e Steffel hanno lavorato bene e meritano di stare con noi. Ma prima devo sistemare le cose con i titolari: quando questi andranno, inserirsi per i giovani sarà più facile».
Si gioca. Urbino, ore 19: Benetton-Mps; ore 20.30: Scavolini-Virtus. Domani le finali, con gli stessi orari.
Silvano Focarelli