Prima uscita stagionale per i campioni d'Italia della Benetton nel torneo di Urbino; nel capoluogo marchigiano affronteranno alle 19 la Montepaschi Siena (nell'altro incontro, alle 21, di fronte Virtus Bologna e Scavolini).
Sarà un ottimo banco di prova per i biancoverdi - da poco meno di due settimane al lavoro agli ordini di Ettore Messina - anche perché succede al test del Palaverde di martedì sera, con la Viola. "La squadra pian piano comincia ad assimilare gli schemi - afferma il tecnico - anche se il carico di lavoro s'avverte ancora in maniera marcata nelle gambe dei ragazzi".
Tutto come da copione?
"Sì, siamo alla ricerca della brillantezza che dovremo raggiungere fra una quindicina di giorni e per questo la fase che il gruppo sta attraversando è molto delicata. Dobbiamo perciò cercare di scrollarci l'appesantimento muscolare dovuto alle sedute atletiche sin qui svolte ed operare in tal senso per imparare a conoscerci sempre meglio".
Come valuta lo scrimmage della Benetton con i reggini?
"Abbiamo faticato a reggere il loro ritmo, anche perché la Viola è tutt'ora più avanti rispetto a noi, però siamo usciti alla distanza. Dopo un inizio un po' in sordina, nell'ultimo dei cinque quarti è emersa qualche buona giocata ed intesa, con fasi più distese e fluide. L'intento rimane quello di trasformare il lavoro fisico sinora svolto, tatticamente non ci sono state grandi cose ma è comprensibile poiché siamo agli inizi".
Come affrontate il torneo di Urbino?
"A questo primo torneo non voglio dare un grande significato tattico, piuttosto chiedo di continuare l'attività individuale dedicata a quelli che sono i volti nuovi, ossia Langdon, Nemeth e Loncar. Stojic? È una pedina fondamentale del gruppo, confidiamo che con la sua crescita cresca anche tutta la squadra".
L'avversaria di stasera è la Montepaschi ma ci sono anche Virtus e Scavolini.
"Siena sulla carta ha avuto un mercato ricco, fatto di nomi e giocatori importanti, però non posso giudicare le attuali condizioni perché non sono al completo. Bologna è non solo costellata di infortuni, ma deve ancora finire di costruire l'organico. Pesaro infine, a quanto leggo, pare sia la più in forza".
Francesco Maiano
Sarà un ottimo banco di prova per i biancoverdi - da poco meno di due settimane al lavoro agli ordini di Ettore Messina - anche perché succede al test del Palaverde di martedì sera, con la Viola. "La squadra pian piano comincia ad assimilare gli schemi - afferma il tecnico - anche se il carico di lavoro s'avverte ancora in maniera marcata nelle gambe dei ragazzi".
Tutto come da copione?
"Sì, siamo alla ricerca della brillantezza che dovremo raggiungere fra una quindicina di giorni e per questo la fase che il gruppo sta attraversando è molto delicata. Dobbiamo perciò cercare di scrollarci l'appesantimento muscolare dovuto alle sedute atletiche sin qui svolte ed operare in tal senso per imparare a conoscerci sempre meglio".
Come valuta lo scrimmage della Benetton con i reggini?
"Abbiamo faticato a reggere il loro ritmo, anche perché la Viola è tutt'ora più avanti rispetto a noi, però siamo usciti alla distanza. Dopo un inizio un po' in sordina, nell'ultimo dei cinque quarti è emersa qualche buona giocata ed intesa, con fasi più distese e fluide. L'intento rimane quello di trasformare il lavoro fisico sinora svolto, tatticamente non ci sono state grandi cose ma è comprensibile poiché siamo agli inizi".
Come affrontate il torneo di Urbino?
"A questo primo torneo non voglio dare un grande significato tattico, piuttosto chiedo di continuare l'attività individuale dedicata a quelli che sono i volti nuovi, ossia Langdon, Nemeth e Loncar. Stojic? È una pedina fondamentale del gruppo, confidiamo che con la sua crescita cresca anche tutta la squadra".
L'avversaria di stasera è la Montepaschi ma ci sono anche Virtus e Scavolini.
"Siena sulla carta ha avuto un mercato ricco, fatto di nomi e giocatori importanti, però non posso giudicare le attuali condizioni perché non sono al completo. Bologna è non solo costellata di infortuni, ma deve ancora finire di costruire l'organico. Pesaro infine, a quanto leggo, pare sia la più in forza".
Francesco Maiano
Fonte: Il Gazzettino
