LIGNANO - Con la Snaidero, Trieste ricomincia da dove aveva finito lo scorso anno, da una vittoria. Sarà anche basket d’agosto, ma quando c’è di mezzo il derby l’atmosfera si surriscalda. Pallacanestro Trieste formato diesel, lenta a carburare, via via sempre più convincente. Nell’intenso 75-71 di Lignano buono l’inserimento di Roberson, essenziale in attacco e roccioso in difesa, bene Podestà e Kelecevic, prezioso Erdmann che conferma il suo ruolo di uomo-leader della squadra. In tribuna, Cosolini e Ghiacci possono sorridere.
Cesare Pancotto inserisce Terrance Roberson nel quintetto iniziale. Al suo fianco Maric, Erdmann, Kelecevic e Podestà. Trieste soffre la partenza lanciata di una Snaidero che difende forte, corre a 100 all’ora e si appoggia sul tiro da fuori per piazzare il primo allungo. 4-0 con due canestri di Li Vecchi, 11-5 con un Alexander semplicemente perfetto dopo i primi 10’ (12 punti, 3/3 da due e 2/2 da tre punti). Trieste soffre, non ha molto da un Roberson che fatica a entrare nei meccanismi offensivi della squadra, ma si aggrappa a Erdmann (8 punti nel primo quarto) per rientrare. Nate firma il 12-14 al 6’, minimo svantaggio che Zacchetti e Mian incrementano per il 26-18 della fine del primo quarto. Nel secondo mini-tempo Pancotto lancia Sy e Camata con Maric ed Erdmann sul perimetro e Podestà sotto canestro. È ancora la Snaidero, però, a imprimere il suo marchio sulla partita. Trieste difende male e attacca peggio, Udine in quattro minuti piazza un ulteriore 8-2 che la lancia sul massimo vantaggio, 34-20. Time-out di Pancotto che chiede pressione a tutto campo, atteggiamento che paga perché, dopo il 36-20 firmato Mian, Trieste comincia a risalire la china.
E con Erdmann e Kelecevic in evidenza piazza il break di 14-1 che le consente di tornare al minimo svantaggio, meno 3, 34-37 a due minuti dalla fine. Divario mantenuto invariato nonostante l’inferiorità ai rimbalzi (15-10 per Udine) fino al 41-38 con cui si conclude il primo tempo. Dieci minuti abbondanti di intervallo (visto il ritardo non se ne sentiva davvero il bisogno), quindi si riparte. Maric, Erdmann, Roberson, Kelecevic e Podestà, nei primi tre minuti, confezionano il 6-0 che lancia Trieste avanti. 44-41 a 6’49’’ dalla fine, quattro punti di Erdmann che arriva a 18 e due Kelecevic (8) con Frates costretto a chiamare il minuto di sospensione. Time-out che non sortisce effetti perché Udine continua a pasticciare in attacco mentre la formazione di Pancotto, con una bomba di Roberson (parziale di 9-0) tocca il massimo vantaggio al 4’ (47-41). Segna Li Vecchi e sblocca la Snaidero dopo cinque minuti, Trieste risponde inserendo Camata per Podestà e proprio Andrea segna il 49-43 mentre Cantarello crolla a terra per una distorsione al ginocchio ed è costretto a lasciare il parquet per Stern. Udine sfrutta Li Vecchi, tre canestri consecutivi, e con due liberi di Burke a due minuti dalla fine del terzo quarto rimette la testa avanti (54-52). Un canestro più un fallo di Podestà e due liberi di Samuele riportano però in vantaggio Trieste che chiude il terzo quarto 59-55.
Cavaliero, Sy, Erdmann, Kelecevic e Podestà nell’ultimo quarto. Maric per Cavaliero, Roberson per Sy la scelta di Pancotto che va con il quintetto base nel finale. Alexander esce per cinque falli a sette minuti dalla fine, Udine si disunisce e dà via libera a Trieste che allunga e chiude 75-71.
Nell’altra semifinale la Di Nola Napoli ha superato per 95-85 lo Slask Wroclaw e vola in finale dove, questa sera alle 22, affronta la Pallacanestro Trieste. Alle 20.30 finalina per il terzo posto tra i polacchi e la Snaidero Udine.
Lorenzo Gatto
Cesare Pancotto inserisce Terrance Roberson nel quintetto iniziale. Al suo fianco Maric, Erdmann, Kelecevic e Podestà. Trieste soffre la partenza lanciata di una Snaidero che difende forte, corre a 100 all’ora e si appoggia sul tiro da fuori per piazzare il primo allungo. 4-0 con due canestri di Li Vecchi, 11-5 con un Alexander semplicemente perfetto dopo i primi 10’ (12 punti, 3/3 da due e 2/2 da tre punti). Trieste soffre, non ha molto da un Roberson che fatica a entrare nei meccanismi offensivi della squadra, ma si aggrappa a Erdmann (8 punti nel primo quarto) per rientrare. Nate firma il 12-14 al 6’, minimo svantaggio che Zacchetti e Mian incrementano per il 26-18 della fine del primo quarto. Nel secondo mini-tempo Pancotto lancia Sy e Camata con Maric ed Erdmann sul perimetro e Podestà sotto canestro. È ancora la Snaidero, però, a imprimere il suo marchio sulla partita. Trieste difende male e attacca peggio, Udine in quattro minuti piazza un ulteriore 8-2 che la lancia sul massimo vantaggio, 34-20. Time-out di Pancotto che chiede pressione a tutto campo, atteggiamento che paga perché, dopo il 36-20 firmato Mian, Trieste comincia a risalire la china.
E con Erdmann e Kelecevic in evidenza piazza il break di 14-1 che le consente di tornare al minimo svantaggio, meno 3, 34-37 a due minuti dalla fine. Divario mantenuto invariato nonostante l’inferiorità ai rimbalzi (15-10 per Udine) fino al 41-38 con cui si conclude il primo tempo. Dieci minuti abbondanti di intervallo (visto il ritardo non se ne sentiva davvero il bisogno), quindi si riparte. Maric, Erdmann, Roberson, Kelecevic e Podestà, nei primi tre minuti, confezionano il 6-0 che lancia Trieste avanti. 44-41 a 6’49’’ dalla fine, quattro punti di Erdmann che arriva a 18 e due Kelecevic (8) con Frates costretto a chiamare il minuto di sospensione. Time-out che non sortisce effetti perché Udine continua a pasticciare in attacco mentre la formazione di Pancotto, con una bomba di Roberson (parziale di 9-0) tocca il massimo vantaggio al 4’ (47-41). Segna Li Vecchi e sblocca la Snaidero dopo cinque minuti, Trieste risponde inserendo Camata per Podestà e proprio Andrea segna il 49-43 mentre Cantarello crolla a terra per una distorsione al ginocchio ed è costretto a lasciare il parquet per Stern. Udine sfrutta Li Vecchi, tre canestri consecutivi, e con due liberi di Burke a due minuti dalla fine del terzo quarto rimette la testa avanti (54-52). Un canestro più un fallo di Podestà e due liberi di Samuele riportano però in vantaggio Trieste che chiude il terzo quarto 59-55.
Cavaliero, Sy, Erdmann, Kelecevic e Podestà nell’ultimo quarto. Maric per Cavaliero, Roberson per Sy la scelta di Pancotto che va con il quintetto base nel finale. Alexander esce per cinque falli a sette minuti dalla fine, Udine si disunisce e dà via libera a Trieste che allunga e chiude 75-71.
Nell’altra semifinale la Di Nola Napoli ha superato per 95-85 lo Slask Wroclaw e vola in finale dove, questa sera alle 22, affronta la Pallacanestro Trieste. Alle 20.30 finalina per il terzo posto tra i polacchi e la Snaidero Udine.
Lorenzo Gatto