SCAVOLINI PESARO: Beric 20, Gilbert 5, Lacey 7, Gigena 11, Malaventura 2, Gurini ne, McGhee 22, Albano 2, Christoffersen 4, Cortesi ne. All.
Crespi.
BENETTON TREVISO: Nicola 11, Edney, Langdon 21, Pittis 10, Marconato 6, Loncar 10, Stojic 4, Nemeth 11, Markoishvili 5, Lorant ne, Steffel ne. All. Messina.
Arbitri: Lamonica, Tullio e Nardecchia.
Note: parziali: 25-20, 41-42, 57-67. Tiri liberi: Scavolini 22/25, Benetton 13/17. Tiri da tre punti: Scavolini 7/22, Benetton 7/19. Spettatori: 2.000.
URBINO — Finisce secondo pronostico, coi campioni che si aggiudicano il torneo di Urbino. Ma la vittoria se la son dovuta sudare fino all'ultimo contro una Scavolini davvero convincente: qualche occasione sprecata nel finale per riagganciare Treviso (Malaventura fallice la tripla dell'aggancio) e poco senso tattico nel finale concitato (leggi Gilbert), con Beric fuori per falli. Peccati di gioventù: ma se questi ragazzi giocano così, si perdonano volentieri.
Ci mette il cuore la squadra di Crespi che deve rinunciare ancora a Pecile, colpito da una gastroenterite acuta, e che già aveva perso Richardson nella prima serata (distorsione). L'inizio è tutto di Aaron McGhee, finalmente vivo e presente nella partita: «Godzilla» prende iniziative, chiede palla e mette dentro 8 punti in meno di 5': canestri molto diversi tra loro, che dimostrano la stoffa del ragazzone di Oklahoma. Malaventura, in quintetto al posto di Richardson, francobolla Langdon, che resta a secco fino al 16'. La Scavolini corre, spinge, con Gilbert sempre più sicuro, ma è solo con l'ingresso di Gigena che la partita diventa esaltante per la Scavolini: è lui con due triple consecutive a dare lo strappo al match in chiusura di primo quarto. Crespi cerca di risparmiare i suoi, alzando il ritmo delle rotazioni: dentro il gigante Christoffersen che, imbeccato da Gilbert, spara il gancione che porta Pesaro avanti di nove (29-20 al 12'). Poi ancora Gigena che schiaccia in contropiede e sgancia subito dopo la terza granata (36-24 al 14').
E' il momento più esaltante per il pubblico che gremisce il palasport di Urbino, Messina lo capisce e frena l'emorragia chiamando time-out: la strigliata funziona, i campioni d'Italia stringono la difesa e innescano i siluri dei tanti tiratori a disposizione sul perimetro. La Benetton rimonta piano piano, riuscendo addirittura a mettere il muso avanti con una rubata di Langdon prima di rientrare negli spogliatoi con un parziale favorevole di 18-5. Un trend che continua anche nel terzo quarto: la Scavolini cerca di resistere fin che può (ultimo vantaggio 54-53 al 26') ma la difesa della Benetton, che ha un'altra tempra rispetto a quella di D'Antoni, è troppo tosta e Pesaro ci si perde dentro, fino ad annaspare sul –10 che chiude il terzo periodo.
Ma non si arrendono i pesaresi, rientrano pienamente in gara, prima con un gioco da quattro punti di Beric (tripla più fallo, 70-75), poi con due tiri liberi di un eccellente McGhee che fa sperare in un finale a sorpresa (73-76). Poi la maggior esperienza dei tricolori spegne il sogno ma non le sensazioni positive.
Elisabetta Ferri
Crespi.
BENETTON TREVISO: Nicola 11, Edney, Langdon 21, Pittis 10, Marconato 6, Loncar 10, Stojic 4, Nemeth 11, Markoishvili 5, Lorant ne, Steffel ne. All. Messina.
Arbitri: Lamonica, Tullio e Nardecchia.
Note: parziali: 25-20, 41-42, 57-67. Tiri liberi: Scavolini 22/25, Benetton 13/17. Tiri da tre punti: Scavolini 7/22, Benetton 7/19. Spettatori: 2.000.
URBINO — Finisce secondo pronostico, coi campioni che si aggiudicano il torneo di Urbino. Ma la vittoria se la son dovuta sudare fino all'ultimo contro una Scavolini davvero convincente: qualche occasione sprecata nel finale per riagganciare Treviso (Malaventura fallice la tripla dell'aggancio) e poco senso tattico nel finale concitato (leggi Gilbert), con Beric fuori per falli. Peccati di gioventù: ma se questi ragazzi giocano così, si perdonano volentieri.
Ci mette il cuore la squadra di Crespi che deve rinunciare ancora a Pecile, colpito da una gastroenterite acuta, e che già aveva perso Richardson nella prima serata (distorsione). L'inizio è tutto di Aaron McGhee, finalmente vivo e presente nella partita: «Godzilla» prende iniziative, chiede palla e mette dentro 8 punti in meno di 5': canestri molto diversi tra loro, che dimostrano la stoffa del ragazzone di Oklahoma. Malaventura, in quintetto al posto di Richardson, francobolla Langdon, che resta a secco fino al 16'. La Scavolini corre, spinge, con Gilbert sempre più sicuro, ma è solo con l'ingresso di Gigena che la partita diventa esaltante per la Scavolini: è lui con due triple consecutive a dare lo strappo al match in chiusura di primo quarto. Crespi cerca di risparmiare i suoi, alzando il ritmo delle rotazioni: dentro il gigante Christoffersen che, imbeccato da Gilbert, spara il gancione che porta Pesaro avanti di nove (29-20 al 12'). Poi ancora Gigena che schiaccia in contropiede e sgancia subito dopo la terza granata (36-24 al 14').
E' il momento più esaltante per il pubblico che gremisce il palasport di Urbino, Messina lo capisce e frena l'emorragia chiamando time-out: la strigliata funziona, i campioni d'Italia stringono la difesa e innescano i siluri dei tanti tiratori a disposizione sul perimetro. La Benetton rimonta piano piano, riuscendo addirittura a mettere il muso avanti con una rubata di Langdon prima di rientrare negli spogliatoi con un parziale favorevole di 18-5. Un trend che continua anche nel terzo quarto: la Scavolini cerca di resistere fin che può (ultimo vantaggio 54-53 al 26') ma la difesa della Benetton, che ha un'altra tempra rispetto a quella di D'Antoni, è troppo tosta e Pesaro ci si perde dentro, fino ad annaspare sul –10 che chiude il terzo periodo.
Ma non si arrendono i pesaresi, rientrano pienamente in gara, prima con un gioco da quattro punti di Beric (tripla più fallo, 70-75), poi con due tiri liberi di un eccellente McGhee che fa sperare in un finale a sorpresa (73-76). Poi la maggior esperienza dei tricolori spegne il sogno ma non le sensazioni positive.
Elisabetta Ferri
Fonte: Il Resto del Carlino