URBINO - E’ una sconfitta, ma forse vale di più della vittoria contro la Virtus, perchè la Scavolini per almeno tre quarti d’incontro tiene testa ai campioni d’Italia del castigamatti Messina e solo nel finale le tossine della stanchezza appesantiscono gambe e cervelli degli uomini di Crespi. L’equilibrio la fa da padrone, anche perchè la terna arbitrale mette anzitempo a sedere Beric, 7 punti e 3 falli, e McGhee, 8 e 2, che fin dall’inizio avevano preso di mira il canestro trevigiano. Le assenze di Pecile e Malaventura limitano la rotazione degli esterni di Crespi, che dalla panchina può pescare solo Gigena. E il gaucho lo ripaga scavando il primo solco con due bombe alla fine del primo parziale (25-20). Ma è dentro l’area che la Scavolini si fa valere, sia per la vivacità di Lacey che per i progressi di Albano, ma anche perchè Gilbert ogni tanto decide di saltare a rimbalzo e sorprendentemente si fa sentire anche lì. Anche in attacco le cose migliori vengono dall’area colorata: due canestri del gigante Christoffersen, 5 punti in pochi secondi di Gigena e la Scavolini dà il primo strappo, 36-24 a metà secondo quarto. Quando Crespi fa rifiatare Gilbert il ritmo cala e i biancorossi incontrano qualche problema in più ad attaccare la difesa schierata, mentre Loncar, Langdon e Markoshvili erodono gran parte del vantaggio biancorosso. Finchè Langdon, su cui si alternano con scarso successo Gigena, Malaventura e Gilbert, chiude il suo show personale con un appoggio che vale il sorpasso (41-42) proprio in chiusura di primo tempo.
Alla ripresa le contendenti tirano il fiato e sembra che le gambe siano un po’ più pesanti. Il match rimane in equilibrio con i canestri di Lacey e McGhee da una parte e Langdon, per il quale Crespi non riesce a trovare antidoti, dall’altra. Ma i più in debito d’ossigeno sembrano proprio i biancorossi e si fa fatica a capire se sia la difesa di Messina a salire di tono o l’attacco di Crespi ad avere il fiato corto. Intanto Loncar prende fiducia e i ragazzini terribili in verde, guidati dal pigmalione Pittis, scattano sul +10, chiudendo il etrzo quarto con un parziale di 16-25. Alla fine Langdon tiene tranquilli i suoi, anche se McGhee e Beric sparano le utlime cartucce per cercare di riaprire il match.
SCAVOLINI - BENETTON 73-78
SCAVOLINI: Beric 21, Lacey 7, Gigena 11, Malaventura 2, Cortesi ne, Gurini ne, Gilbert 5, McGhee 21, Albano 2, Christoffersen 4. All. Crespi.
BENETTON: Nicola 11, Edney, Langdon 21, Pittis 10, Marconato 6, Loncar 4, Stojic 10, Nemeth 11, Markoishvili 5, Lorant ne, Steffel ne. All.Messina.
Parziali: 25-20, 41-42, 57-67, 73-78.
Matteo Mauri
Alla ripresa le contendenti tirano il fiato e sembra che le gambe siano un po’ più pesanti. Il match rimane in equilibrio con i canestri di Lacey e McGhee da una parte e Langdon, per il quale Crespi non riesce a trovare antidoti, dall’altra. Ma i più in debito d’ossigeno sembrano proprio i biancorossi e si fa fatica a capire se sia la difesa di Messina a salire di tono o l’attacco di Crespi ad avere il fiato corto. Intanto Loncar prende fiducia e i ragazzini terribili in verde, guidati dal pigmalione Pittis, scattano sul +10, chiudendo il etrzo quarto con un parziale di 16-25. Alla fine Langdon tiene tranquilli i suoi, anche se McGhee e Beric sparano le utlime cartucce per cercare di riaprire il match.
SCAVOLINI - BENETTON 73-78
SCAVOLINI: Beric 21, Lacey 7, Gigena 11, Malaventura 2, Cortesi ne, Gurini ne, Gilbert 5, McGhee 21, Albano 2, Christoffersen 4. All. Crespi.
BENETTON: Nicola 11, Edney, Langdon 21, Pittis 10, Marconato 6, Loncar 4, Stojic 10, Nemeth 11, Markoishvili 5, Lorant ne, Steffel ne. All.Messina.
Parziali: 25-20, 41-42, 57-67, 73-78.
Matteo Mauri