Tutto impeccabile a Urbino (organizzazione, pubblico, servizi, intrattenimenti. Gustoso anche lo spettacolo), ma la prima edizione del Torneo più in vista dell’estate sarà ricordata come quella dei grandi assenti. Le defezioni non si contano e con i personaggi che hanno dovuto giocoforza rinunciare alla rassegna si sarebbe potuta allestire una squadra da primo posto. Non per niente, a due passi dal Palas c’è l’ospedale…
La Scavolini ha subito pagato dazio, infatti dopo pochi minuti dall’inizio della sua semifinale ha mandato allo sportello infermieristico Norm Richardson, cristallino talento dalle caviglie fragili. Il dott. Benelli gli ha diagnosticato una distorsione di media entità, equivalente a uno stop di 4-5 giorni. Nel frattempo si va avanti a massaggi. Nessun problema invece per la Roccia Gilbert, molto play (visto l’utilizzo, si pensa che per Crespi lo sia più di Malaventura), molto guardia, molto duro. La prima sera ha rischiato un pauroso crack, quando è precipitato violentemente sbattendo testa e schiena sottocanestro, ma Tudy si è rialzato poco dopo rassicurando tutti. In mattinata, quando i tecnici Crespi, Messina e Ataman hanno tenuto un interessante clinic, la Scavolini si è allenata con gli assistenti. Non è rientrato in tempo per il gran galà serale Andrea Pecile, che non si è ancora del tutto ripreso dalla gastroenterite che lo aveva messo ko nella prima giornata. Direttamente dalla telenovela “Capitano, mio capitano", giunta ormai alla 1.923esima puntata, la proiezione odierna è sottotitolata “Insoliti sospetti". Dopo le nomination di Pecile e Gigena, c’è un altro serio candidato al ruolo che fu di Booker e Magnifico: Matteo Malaventura, fanese di Pesaro. Terminato il torneo di Urbino, la Scavolini torna a casa e si prepara per reindossare la divisa. Il 3 settembre i biancorossi saranno a Prato, contro Livorno, il 5 e il 6 parteciperanno al torneo di Rimini con Virtus Bologna, Bipop e Crabs, il 7 sfideranno ancora la Bipop, a Carpi, il 9 saranno al vecchio Palas sempre contro Rimini e il 13 e 14 settembre il precampionato pesarese si concluderà a Senigallia (torneo con Fabriano, Jesi e Osimo). Infine un giochetto: mai sentito parlare del quiz “separati alla nascita?" Ebbene, provate a guardare in faccia Christoffersen… Non trovate una certa somiglianza con Tusek? E McGhee con i suoi baffetti non ricorda Melvin Booker? Sì…
Camilla Cataldo
La Scavolini ha subito pagato dazio, infatti dopo pochi minuti dall’inizio della sua semifinale ha mandato allo sportello infermieristico Norm Richardson, cristallino talento dalle caviglie fragili. Il dott. Benelli gli ha diagnosticato una distorsione di media entità, equivalente a uno stop di 4-5 giorni. Nel frattempo si va avanti a massaggi. Nessun problema invece per la Roccia Gilbert, molto play (visto l’utilizzo, si pensa che per Crespi lo sia più di Malaventura), molto guardia, molto duro. La prima sera ha rischiato un pauroso crack, quando è precipitato violentemente sbattendo testa e schiena sottocanestro, ma Tudy si è rialzato poco dopo rassicurando tutti. In mattinata, quando i tecnici Crespi, Messina e Ataman hanno tenuto un interessante clinic, la Scavolini si è allenata con gli assistenti. Non è rientrato in tempo per il gran galà serale Andrea Pecile, che non si è ancora del tutto ripreso dalla gastroenterite che lo aveva messo ko nella prima giornata. Direttamente dalla telenovela “Capitano, mio capitano", giunta ormai alla 1.923esima puntata, la proiezione odierna è sottotitolata “Insoliti sospetti". Dopo le nomination di Pecile e Gigena, c’è un altro serio candidato al ruolo che fu di Booker e Magnifico: Matteo Malaventura, fanese di Pesaro. Terminato il torneo di Urbino, la Scavolini torna a casa e si prepara per reindossare la divisa. Il 3 settembre i biancorossi saranno a Prato, contro Livorno, il 5 e il 6 parteciperanno al torneo di Rimini con Virtus Bologna, Bipop e Crabs, il 7 sfideranno ancora la Bipop, a Carpi, il 9 saranno al vecchio Palas sempre contro Rimini e il 13 e 14 settembre il precampionato pesarese si concluderà a Senigallia (torneo con Fabriano, Jesi e Osimo). Infine un giochetto: mai sentito parlare del quiz “separati alla nascita?" Ebbene, provate a guardare in faccia Christoffersen… Non trovate una certa somiglianza con Tusek? E McGhee con i suoi baffetti non ricorda Melvin Booker? Sì…
Camilla Cataldo
