A venti giorni dal campionato, la Snaidero non ha mai provato il suo quintetto base. Più ancora, non sa chi sarà il play titolare. Nè se l’Usa svedese Paul Burke, a cui domani scadono i dieci giorni di prova in arancione, accetterà di fare il cambio secondo gli ultimi orientamenti in casa udinese. «Se andremo su un play americano, nonostante i salti mortali che stiamo facendo per trovare un comunitario per fare giocare Vujacic anche in campionato – confermava ieri coach Fabrizio Frates –, Burke è destinato a fare il cambio. Se accetta, perché a lui non l’abbiamo ancora detto, e se gli andrà bene la proposta economica».
Ne sta parlando, peraltro, il gm Giancarlo Sarti con il procuratore del giocatore. Non è detto, comunque, che l’eventuale play Usa in arrivo sia il figliol prodigo Woolridge. «Lui è disponibile» aggiorna Sarti, ma il vicepresidente Alessandro Zakelj invita «ad allargare gli orizzonti», mentre chiude la porta al nazionale greco Papaloukas.
Il rebus del play, insomma, non è risolto e pende come una spada di Damocle sulla testa del 18enne Vujacic. «Se arriverà un Usa – ripete – deciderò al momento. Non voglio giocare solo una decina di gare in Uleb cup. Nè mi va di aspettare gennaio, quando potrei diventare comunitario: tre mesi di campionato sono importanti. Ho richieste, non solo dalla Slovenia, ma vorrei restare a Udine».
Intanto, domani rischia di vedersela con la Snaidero in amichevole contro i connazionali sloveni del Pivovarna Lasko, perché Pola e Fiume hanno altri impegni.
Ieri, primo giorno della seconda fase della campagna, gli abbonamenti sono saliti a 1052 con altri 49 sottoscritti.
Ne sta parlando, peraltro, il gm Giancarlo Sarti con il procuratore del giocatore. Non è detto, comunque, che l’eventuale play Usa in arrivo sia il figliol prodigo Woolridge. «Lui è disponibile» aggiorna Sarti, ma il vicepresidente Alessandro Zakelj invita «ad allargare gli orizzonti», mentre chiude la porta al nazionale greco Papaloukas.
Il rebus del play, insomma, non è risolto e pende come una spada di Damocle sulla testa del 18enne Vujacic. «Se arriverà un Usa – ripete – deciderò al momento. Non voglio giocare solo una decina di gare in Uleb cup. Nè mi va di aspettare gennaio, quando potrei diventare comunitario: tre mesi di campionato sono importanti. Ho richieste, non solo dalla Slovenia, ma vorrei restare a Udine».
Intanto, domani rischia di vedersela con la Snaidero in amichevole contro i connazionali sloveni del Pivovarna Lasko, perché Pola e Fiume hanno altri impegni.
Ieri, primo giorno della seconda fase della campagna, gli abbonamenti sono saliti a 1052 con altri 49 sottoscritti.