PESARO - Carrellata di pareri, all’indomani del torneo di Urbino, di giocatori e allenatori sulla Scavolini e sul campionato che va ad iniziare. «Pesaro ha un atteggiamento di grinta e coesione - rileva Ettore Messina, head coach della Benetton - Tecnicamente, sulla carta, ha meno talento dell’anno scorso, ma gioca con grande impegno. E’ difficile dare un giudizio dopo averla vista senza Richardson e Pecile, è tutta da scoprire. Ipoteticamente, vedo Pesaro tra le prime sei del campionato».
«La Scavolini mi piace moltissimo - confessa Ergin Ataman, l’“Imperatore" di Siena - è un mix di esperienza e gioventù ed è guidata da un ottimo tecnico, che è un super lavoratore. Per me è una delle candidate ai primi quattro-cinque posti. Maggioli? Sta giocando bene da quattro, ma quando rientrerà Turkcan lo utilizzerò sia da ala forte che da post. Per me è una novità schierare due 2.10-2.13 e all’inizio ero un po’ preoccupato. Però la gestione si sta rivelando azzeccata».
«Il mio ex assistente Marco Crespi è un combattente e ha preparato bene la sua squadra come fa sempre - sono le sincere lodi del neo-virtussino Boscia Tanjevic - I biancorossi giocano un basket perfetto: sono freschi, aggressivi, belli da vedere. Poi se a Urbino ci fosse stato anche Pecile, non oso pensare a cosa avrebbero combinato...».
Misha Beric si è aggiudicato il trofeo (è il secondo personale nel giro di una settimana) quale miglior realizzatore del torneo di Urbino. In finale si è distinto con ben 9 falli subiti... «Ma ho commesso il quinto nel momento topico del match - si rammarica il serbo - Però per favore, in precampionato non fatemi parlare degli arbitri... Abbiamo dimostrato che possiamo giocare anche contro le grandi d’Italia e sono soddisfatto delle nostre prestazioni. Vero, il coach è il primo a trasmetterci grinta...».
Infine Michele Maggioli, toccata e fuga dalle sue parti: «E’ presto per valutare il reale valore delle squadre, siamo tutti carichi di lavoro e affaticati e ci mancavano tre tasselli del quintetto. Lo so, sembra un paradosso essere pesarese - con il basket di alto livello che c’è qui - e gicoare per un’altra squadra, ma è anche vero che la pallacanestro non esiste solo a Pesaro. Abbiamo una bellissima realtà che è stata - e spero torni - grande però ora il mio posto è qui, a Siena. Ho visto una Scavolini che corre tanto, che fa contropiede anche da canestro subito, che usa molto i tagli... Insomma un basket movimentato, come piace a Marco Crespi, che ho avuto il piacere di avere come coach nella Nazionale Under 20».
Oggi la Scavolini torna in campo, a Prato, in amichevole con la Mabo Livorno fresca trionfatrice del Torneo di Cervia. La pimpante formazione toscana ha già messo in fila Roma e Fortitudo, mostrando di essere in un buono stato di forma. Palla a due alle 21, biancorossi ancora senza Richardson e - al 90% - con Pecile.
Camilla Cataldo
«La Scavolini mi piace moltissimo - confessa Ergin Ataman, l’“Imperatore" di Siena - è un mix di esperienza e gioventù ed è guidata da un ottimo tecnico, che è un super lavoratore. Per me è una delle candidate ai primi quattro-cinque posti. Maggioli? Sta giocando bene da quattro, ma quando rientrerà Turkcan lo utilizzerò sia da ala forte che da post. Per me è una novità schierare due 2.10-2.13 e all’inizio ero un po’ preoccupato. Però la gestione si sta rivelando azzeccata».
«Il mio ex assistente Marco Crespi è un combattente e ha preparato bene la sua squadra come fa sempre - sono le sincere lodi del neo-virtussino Boscia Tanjevic - I biancorossi giocano un basket perfetto: sono freschi, aggressivi, belli da vedere. Poi se a Urbino ci fosse stato anche Pecile, non oso pensare a cosa avrebbero combinato...».
Misha Beric si è aggiudicato il trofeo (è il secondo personale nel giro di una settimana) quale miglior realizzatore del torneo di Urbino. In finale si è distinto con ben 9 falli subiti... «Ma ho commesso il quinto nel momento topico del match - si rammarica il serbo - Però per favore, in precampionato non fatemi parlare degli arbitri... Abbiamo dimostrato che possiamo giocare anche contro le grandi d’Italia e sono soddisfatto delle nostre prestazioni. Vero, il coach è il primo a trasmetterci grinta...».
Infine Michele Maggioli, toccata e fuga dalle sue parti: «E’ presto per valutare il reale valore delle squadre, siamo tutti carichi di lavoro e affaticati e ci mancavano tre tasselli del quintetto. Lo so, sembra un paradosso essere pesarese - con il basket di alto livello che c’è qui - e gicoare per un’altra squadra, ma è anche vero che la pallacanestro non esiste solo a Pesaro. Abbiamo una bellissima realtà che è stata - e spero torni - grande però ora il mio posto è qui, a Siena. Ho visto una Scavolini che corre tanto, che fa contropiede anche da canestro subito, che usa molto i tagli... Insomma un basket movimentato, come piace a Marco Crespi, che ho avuto il piacere di avere come coach nella Nazionale Under 20».
Oggi la Scavolini torna in campo, a Prato, in amichevole con la Mabo Livorno fresca trionfatrice del Torneo di Cervia. La pimpante formazione toscana ha già messo in fila Roma e Fortitudo, mostrando di essere in un buono stato di forma. Palla a due alle 21, biancorossi ancora senza Richardson e - al 90% - con Pecile.
Camilla Cataldo