LA Virtus è fatta, con Sekularac e Bowdler, e senza Meneghin. Lombardi e Tanjevic l´hanno presentata ieri in un salone della Cassa di Risparmio, reduci da immani sforzi per tamponare le emergenze e forse pure da esborsi inizialmente imprevisti. «Confermiamo: il budget più alto del basket italiano rimane il nostro. Ora bisognerà farlo valere sul campo. La Virtus parte per giocarsi lo scudetto e la Final Four di Eurolega». Il succo è un proclama detto all´unisono, poi i due sono passati alle specifiche competenze.
Prima il Dado. «Abbiamo davvero lottato molto in questi mesi, ma la squadra c´è, come promesso, e ci sono le stelle, anche se Ginobili è insostituibile. Ora tocca agli abbonati fare il loro dovere di fede. Noi dovremo dare spettacolo e vittorie, e per farlo abbiamo rinnovato nella tradizione. Gli incidenti ci faranno partire un po´ più tardi degli altri: ci vorrà un mese e mezzo, ma c´è tempo per rifarsi».
Boscia ha illustrato la squadra. «Gli esterni saranno Rigaudeau, Bell, Sekularac, Brkic, Gagneur, Attruia e Belinelli. Poi Avleev e, sotto canestro, Frosini, Andersen, Bowdler e Miralles, in attesa di Smodis e Beard». Il ritorno di Beard (e di Morlende, da operare) è quantificato in 5 mesi, ma ce ne vorranno altri 2 pure per Smodis: la calcificazione alla mano procede lenta. Becirovic si opererà: arrivederci all´anno prossimo, confidando che tutto vada bene. «Sani - Dado dixit - ha un contratto con noi e ce lo teniamo ben stretto». Tanjevic l´aveva visto subito bene, come play, e gli mancherà. Poi, non c´è neppure il pivottone. «Manca il 2.15, che sarebbe stato Khyzniak, un elemento che molte squadre europee possiedono, ma Avleev sa giocare in area e ci darà una grossa mano a rimbalzo». Barlera invece andrà in LegaDue.
Le buone nuove, adesso. Mladen Sekularac, 21 anni, 2.03, è arrivato sabato notte. «C´è con lui un contratto di 2 anni (700.000 dollari a stagione), proveremo ad ottenerne 3 - ha detto Tanjevic -. L´aveva scelto Dallas, ma parlando con Don Nelson e con l´avvocato Baumann li abbiamo convinti a lasciarcelo per un po´». Che giocatore è? «Quando allenavo il Buducnost l´ho visto dominare delle partite. È uno che alza il rendimento del 20% nei momenti difficili e può stare in quattro posizioni, da play ad ala grande. E´ un esterno potente, magari può ricordare Danilovic, ma come ragazzo è più bello... Seriamente, non è un killer come Sasha, ma fa più gioco con la palla. Il caratteraccio mi sembra simile. L´avremo per poco adesso, perché deve tornare a Belgrado per i visti».
Cal Bowdler ha firmato un precontratto: arriverà giovedì. «E se la Nba l´ha scelto nel ´99 al primo giro - ha precisato Lombardi - non ci sono dubbi su di lui. Poi Avleev, per me uno dei primi 5 giocatori in Europa, per adesso aiuterà sotto». Al coach è piaciuto Bell. «Non è solo formidabile nell´arresto e tiro, sa penetrare e fa gioco, anche dietro». Su Rigaudeau dice: «Sarà il mio assicuratore in campo, soprattutto a fine partita e a fine stagione». Non ci sarà invece Meneghin. «Ho pensato a lungo a lui, è un grande giocatore, sono sicuro. Molto meglio di quello che s´è visto negli ultimi due anni: ma poi ci abbiamo rinunciato, non era facile. Troppi problemi e non certo da parte nostra». Il Menego quindi resta fermo. O livornese, o rosetano, se vorrà.
Lombardi ha infine espresso, in modo colorito, la sua soddisfazione per la prima faticaccia da dirigente. «Ho cercato di fare tutto quello che chiedeva Madrigali, ma Boscia m´ha fatto impazzire tutta l´estate, per stargli dietro: i giocatori che voleva erano difficili da prendere. Magari aver avuto Boniciolli, lui chiede gente più facile: Delfino era un obiettivo più comodo rispetto a Sekularac». Unico neo, a questa Virtus «giovane e forte, età media 24 anni, altezza 2.01», sempre Dado dixit, manca ancora lo sponsor. «Virtus sulle maglie è bellissimo, ma stiamo lavorando per fare anche questa».
Francesco Forni
Prima il Dado. «Abbiamo davvero lottato molto in questi mesi, ma la squadra c´è, come promesso, e ci sono le stelle, anche se Ginobili è insostituibile. Ora tocca agli abbonati fare il loro dovere di fede. Noi dovremo dare spettacolo e vittorie, e per farlo abbiamo rinnovato nella tradizione. Gli incidenti ci faranno partire un po´ più tardi degli altri: ci vorrà un mese e mezzo, ma c´è tempo per rifarsi».
Boscia ha illustrato la squadra. «Gli esterni saranno Rigaudeau, Bell, Sekularac, Brkic, Gagneur, Attruia e Belinelli. Poi Avleev e, sotto canestro, Frosini, Andersen, Bowdler e Miralles, in attesa di Smodis e Beard». Il ritorno di Beard (e di Morlende, da operare) è quantificato in 5 mesi, ma ce ne vorranno altri 2 pure per Smodis: la calcificazione alla mano procede lenta. Becirovic si opererà: arrivederci all´anno prossimo, confidando che tutto vada bene. «Sani - Dado dixit - ha un contratto con noi e ce lo teniamo ben stretto». Tanjevic l´aveva visto subito bene, come play, e gli mancherà. Poi, non c´è neppure il pivottone. «Manca il 2.15, che sarebbe stato Khyzniak, un elemento che molte squadre europee possiedono, ma Avleev sa giocare in area e ci darà una grossa mano a rimbalzo». Barlera invece andrà in LegaDue.
Le buone nuove, adesso. Mladen Sekularac, 21 anni, 2.03, è arrivato sabato notte. «C´è con lui un contratto di 2 anni (700.000 dollari a stagione), proveremo ad ottenerne 3 - ha detto Tanjevic -. L´aveva scelto Dallas, ma parlando con Don Nelson e con l´avvocato Baumann li abbiamo convinti a lasciarcelo per un po´». Che giocatore è? «Quando allenavo il Buducnost l´ho visto dominare delle partite. È uno che alza il rendimento del 20% nei momenti difficili e può stare in quattro posizioni, da play ad ala grande. E´ un esterno potente, magari può ricordare Danilovic, ma come ragazzo è più bello... Seriamente, non è un killer come Sasha, ma fa più gioco con la palla. Il caratteraccio mi sembra simile. L´avremo per poco adesso, perché deve tornare a Belgrado per i visti».
Cal Bowdler ha firmato un precontratto: arriverà giovedì. «E se la Nba l´ha scelto nel ´99 al primo giro - ha precisato Lombardi - non ci sono dubbi su di lui. Poi Avleev, per me uno dei primi 5 giocatori in Europa, per adesso aiuterà sotto». Al coach è piaciuto Bell. «Non è solo formidabile nell´arresto e tiro, sa penetrare e fa gioco, anche dietro». Su Rigaudeau dice: «Sarà il mio assicuratore in campo, soprattutto a fine partita e a fine stagione». Non ci sarà invece Meneghin. «Ho pensato a lungo a lui, è un grande giocatore, sono sicuro. Molto meglio di quello che s´è visto negli ultimi due anni: ma poi ci abbiamo rinunciato, non era facile. Troppi problemi e non certo da parte nostra». Il Menego quindi resta fermo. O livornese, o rosetano, se vorrà.
Lombardi ha infine espresso, in modo colorito, la sua soddisfazione per la prima faticaccia da dirigente. «Ho cercato di fare tutto quello che chiedeva Madrigali, ma Boscia m´ha fatto impazzire tutta l´estate, per stargli dietro: i giocatori che voleva erano difficili da prendere. Magari aver avuto Boniciolli, lui chiede gente più facile: Delfino era un obiettivo più comodo rispetto a Sekularac». Unico neo, a questa Virtus «giovane e forte, età media 24 anni, altezza 2.01», sempre Dado dixit, manca ancora lo sponsor. «Virtus sulle maglie è bellissimo, ma stiamo lavorando per fare anche questa».
Francesco Forni
Fonte: La Repubblica