E ora tocca a Boniciolli. Se hanno cacciato, seppure soltanto per 48 ore, l'allenatore campione d'Italia e d'Europa, cioè Ettore Messina, si può non considerare traballante il coach che fin qui ha dominato il campionato?
Se Boniciolli, dopo la convocazione post derby, doveva far da tramite tra Seragnoli e la squadra per evitare altre figuracce e il risultato è stato quello visto giovedì sera al Palau Blaugrana, allora vuol dire che l'invito di Seragnoli non è stato proprio ascoltato e le colpe della Skipper forse vanno oltre la lunga sequenza di infortuni.
In più, il fatto di aver già buttato in mare due obiettivi su tre, deve aver fatto riflettere chi mette mano al portafogli. Ma ci sembra che Boniciolli, che pure ha forse qualche colpa, non sia certo da condannare per quello che ha dato alla squadra come spirito, perchè la Fortitudo, fino alla rottura con Scavolini, Kinder e Barcellona, ha lottato e vinto più dell'anno passato.
Match scontato. Il derbino di stasera con la Fillattice, match scontato fino a una settimana fa e ancora saldamente nelle mani della Skipper, assume così un significato molto particolare concedendo qualche cartina da giocare anche agli imolesi e non solo per la possibilità di mandare in campo il rientrante Respert insieme al cecchino Heal. Sembra infatti, quella di Imola, la classica partita che non lascia all'allenatore avversario tante possibilità. O vince, possibimentein maniera molto netta, o il fatto di essere ancora leader della classifica, non esclude la possibilità di un avvidendamento.
«La squadra assicura capitan Pilutti è con l'allenatore. Non è certo colpa di Boniciolli se noi giochiamo male o se l'infermeria è piena».
Dalla parte di Basket city che vive un momentaccio a quella che, da una settimana, sta dando fondo ala riserva di di champagne. Dopo il +28 di Madrid e il +31 nel derby ecco il modesto e utilissimo +6 con cui i virtussini, a meno di clamorosi teremoti, si sono guadagnati la final four di Eurolega. E stasera, per confermare il gran momento ecco un esame duro e importantissimo contro la Benetton. Vincere sulle piastrelle ancora inviolate del PalaMalaguti non vorrebbe dire soltanto agganciare i trevigiani al secondo posto ma anche mantenere viva la speranza di primato, considerando il momento che sta attraversando la Fortitudo.
Derby nelle Marche. Le Marche, dentro l'uovo, trovano un derby molto più vero di quello di Imola. Ma è un derby che Pillastrini, in bilico fino a qualche settimana fa, può vivere con più tranquillità avendo afferrato nuovamente il tram dell'Eurolega e navigando in campionato ancora abbastanza vicino alle prime 4 posizioni. Fabriano, dopo aver fatto una vittima eccellente (la Kinder) vorrebbe ripetersi anche con la Scavolini e non soltanto per motivi di campanile. Verso la vetta non dovrebbero incontrare difficoltà il Montepaschi che ospita la Snaidero e Cantù che riceve la visita della Livorno. Ma è tutto nei 40 chilometri che separano Basket City da Imola il succo della dodicesima di ritorno.
Gianni Cristofori
Se Boniciolli, dopo la convocazione post derby, doveva far da tramite tra Seragnoli e la squadra per evitare altre figuracce e il risultato è stato quello visto giovedì sera al Palau Blaugrana, allora vuol dire che l'invito di Seragnoli non è stato proprio ascoltato e le colpe della Skipper forse vanno oltre la lunga sequenza di infortuni.
In più, il fatto di aver già buttato in mare due obiettivi su tre, deve aver fatto riflettere chi mette mano al portafogli. Ma ci sembra che Boniciolli, che pure ha forse qualche colpa, non sia certo da condannare per quello che ha dato alla squadra come spirito, perchè la Fortitudo, fino alla rottura con Scavolini, Kinder e Barcellona, ha lottato e vinto più dell'anno passato.
Match scontato. Il derbino di stasera con la Fillattice, match scontato fino a una settimana fa e ancora saldamente nelle mani della Skipper, assume così un significato molto particolare concedendo qualche cartina da giocare anche agli imolesi e non solo per la possibilità di mandare in campo il rientrante Respert insieme al cecchino Heal. Sembra infatti, quella di Imola, la classica partita che non lascia all'allenatore avversario tante possibilità. O vince, possibimentein maniera molto netta, o il fatto di essere ancora leader della classifica, non esclude la possibilità di un avvidendamento.
«La squadra assicura capitan Pilutti è con l'allenatore. Non è certo colpa di Boniciolli se noi giochiamo male o se l'infermeria è piena».
Dalla parte di Basket city che vive un momentaccio a quella che, da una settimana, sta dando fondo ala riserva di di champagne. Dopo il +28 di Madrid e il +31 nel derby ecco il modesto e utilissimo +6 con cui i virtussini, a meno di clamorosi teremoti, si sono guadagnati la final four di Eurolega. E stasera, per confermare il gran momento ecco un esame duro e importantissimo contro la Benetton. Vincere sulle piastrelle ancora inviolate del PalaMalaguti non vorrebbe dire soltanto agganciare i trevigiani al secondo posto ma anche mantenere viva la speranza di primato, considerando il momento che sta attraversando la Fortitudo.
Derby nelle Marche. Le Marche, dentro l'uovo, trovano un derby molto più vero di quello di Imola. Ma è un derby che Pillastrini, in bilico fino a qualche settimana fa, può vivere con più tranquillità avendo afferrato nuovamente il tram dell'Eurolega e navigando in campionato ancora abbastanza vicino alle prime 4 posizioni. Fabriano, dopo aver fatto una vittima eccellente (la Kinder) vorrebbe ripetersi anche con la Scavolini e non soltanto per motivi di campanile. Verso la vetta non dovrebbero incontrare difficoltà il Montepaschi che ospita la Snaidero e Cantù che riceve la visita della Livorno. Ma è tutto nei 40 chilometri che separano Basket City da Imola il succo della dodicesima di ritorno.
Gianni Cristofori
Fonte: Il Resto del Carlino