BOLOGNA - Ventiquattro ore in più (di riposo) possono contare parecchio. Soprattutto se in campo c'è la Kinder, che in campo nazionale ha giocato più di tutti. Gli uomini di Messina in sei mesi hanno accumulato qualcosa come 51 gare ufficiali. Una in più di Marconato e C. che rispetto alla Kinder ha un match in più a Genova (la finale di Supercoppa), ma in meno ha il pre-torneo Uleb di Lubiana e la finale di Coppa Italia (Forlì).
Prima della palla a due di questa sera (si comincia alle 20,30, al PalaMalaguti) la Virtus conduce questa particolare classifica per 51-50 e avrà, nelle gambe, 24 ore in meno di riposo. Ma rispetto ai Colori Uniti di Mike D'Antoni ci sarà quantomeno una condizione psicologica migliore. La Benetton è ora seconda nel girone di Eurolega e dovrà giocarsi tutto, al PalaVerde, contro il Barcellona, per ipotecare la final four.
Final four che, a meno di clamorosi suicidi, è saldamente nelle mani di una Kinder che, contro l'Efes, ha ritrovato il miglior Griffith. Messina stasera non avrà Sani Becirovic e dovrà fare i conti con qualche altro acciaccato, ma Ettore conta di ritrovare almeno Marko Jaric, che contro i turchi si è preso una serata di (comprensibile) riposo. Intanto il gran ritorno di Griffith ha tranquillizzato tutti. Ieri, un Rashard di buon umore, ha spiegato come vede la Kinder di quest'anno: « Un po' meno affamata, forse, come lo sono i Lakers. Io ha detto scherzando ma non troppo sono Shaq, Ginobili è Koby (Bryant) e Messina Phil Jackson».
E la Kinder dovrà riprogrammare la sua difesa. Istanbul, anche se Okun è capace di giocare lontano da canestro, con Kambala ha il classico uomo d'area. D'Antoni, invece, predilige la mobilità e la mano (calda) dei suoi lunghi. Le difficoltà, però, sono solo all'inizio: la Benetton può contare sulla verve del folletto Edney. Ecco perché, almeno nella sua metà campo, la Virtus ha bisogno del miglior Jaric. Per spegnere le accelerazioni violente di un giocatore che alla Kinder ha sempre fatto male (anche quando giocava nello Zalgiris Kaunas).
Un confronto, quello odierno, che vale parecchio in proiezione playoff. Solo vincendo, la Virtus (ma in questa stagione il bilancio è tutto a favore di Pittis e compagni che hanno conquistato due successi in altrettanti confronti) può sperare di agganciare il secondo postoe addirittura anche il primo. E, già che c'è, la Kinder dovrà cercare di portare a casa il risultato con uno scarto superiore alle due lunghezze. All'andata la Benetton si impose per 82-80.
E se Messina, in chiave continentale, predica prudenza sono sempre pessimista, le parole del coach il Gruppo Vincere comincia già a preparare la final four. Da lunedì cominceranno le prenotazioni per gli eventuali biglietti disponibili. Per informazioni rivolgersi a Panetto 328 949.66.90 oppure alla gelateria Oliviero, sede del club.
Alessandro Gallo
Prima della palla a due di questa sera (si comincia alle 20,30, al PalaMalaguti) la Virtus conduce questa particolare classifica per 51-50 e avrà, nelle gambe, 24 ore in meno di riposo. Ma rispetto ai Colori Uniti di Mike D'Antoni ci sarà quantomeno una condizione psicologica migliore. La Benetton è ora seconda nel girone di Eurolega e dovrà giocarsi tutto, al PalaVerde, contro il Barcellona, per ipotecare la final four.
Final four che, a meno di clamorosi suicidi, è saldamente nelle mani di una Kinder che, contro l'Efes, ha ritrovato il miglior Griffith. Messina stasera non avrà Sani Becirovic e dovrà fare i conti con qualche altro acciaccato, ma Ettore conta di ritrovare almeno Marko Jaric, che contro i turchi si è preso una serata di (comprensibile) riposo. Intanto il gran ritorno di Griffith ha tranquillizzato tutti. Ieri, un Rashard di buon umore, ha spiegato come vede la Kinder di quest'anno: « Un po' meno affamata, forse, come lo sono i Lakers. Io ha detto scherzando ma non troppo sono Shaq, Ginobili è Koby (Bryant) e Messina Phil Jackson».
E la Kinder dovrà riprogrammare la sua difesa. Istanbul, anche se Okun è capace di giocare lontano da canestro, con Kambala ha il classico uomo d'area. D'Antoni, invece, predilige la mobilità e la mano (calda) dei suoi lunghi. Le difficoltà, però, sono solo all'inizio: la Benetton può contare sulla verve del folletto Edney. Ecco perché, almeno nella sua metà campo, la Virtus ha bisogno del miglior Jaric. Per spegnere le accelerazioni violente di un giocatore che alla Kinder ha sempre fatto male (anche quando giocava nello Zalgiris Kaunas).
Un confronto, quello odierno, che vale parecchio in proiezione playoff. Solo vincendo, la Virtus (ma in questa stagione il bilancio è tutto a favore di Pittis e compagni che hanno conquistato due successi in altrettanti confronti) può sperare di agganciare il secondo postoe addirittura anche il primo. E, già che c'è, la Kinder dovrà cercare di portare a casa il risultato con uno scarto superiore alle due lunghezze. All'andata la Benetton si impose per 82-80.
E se Messina, in chiave continentale, predica prudenza sono sempre pessimista, le parole del coach il Gruppo Vincere comincia già a preparare la final four. Da lunedì cominceranno le prenotazioni per gli eventuali biglietti disponibili. Per informazioni rivolgersi a Panetto 328 949.66.90 oppure alla gelateria Oliviero, sede del club.
Alessandro Gallo
Fonte: Il Resto del Carlino
