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Fabriano merita i migliori traguardi

Flavio Maria Federici: «E’ il momento giusto per la Carifac di sostenere il basket»

FABRIANO - Da ieri la Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana (Carifac) è lo sponsor del Fabriano Basket. «Abbiamo capito che era giunto il momento di affiancare il nostro nome allo sport più seguito in città». Con queste parole Flavio Maria Federici, presidente dell'istituto, ha spiegato i motivi dell'abbinamento, che regala una boccata d'ossigeno alla società in attesa che anche altri imprenditori sposino la causa cestistica, sempre tanto seguita dal pubblico per passione (2.911 spettatori a partita l'anno scorso) e tradizione (24 anni consecutivi tra A2 e A1), ma spesso poco aiutata dalle maggiori forze economiche cittadine. «Tifosi brillanti e organizzati come quelli di Fabriano - ha precisato Parisi Presicce, ad Carifac - meritano che la squadra raggiunga i migliori traguardi». Soddisfatto anche il presidente del Fabriano Basket, Claudio Biondi: «La Carifac, già sponsor nel volley, ha dato è dà molto alla città, distribuendo sul territorio le proprie risorse». Anche sotto il profilo sponsor, insomma, aumenta la 'fabrianesità' del team. Ed è questo il motto della stagione: puntare sulle forze del posto a partire dallo staff tecnico (coach Carmenati e il vice Cerini sono di Fabriano, l'assistente Pecchia è di Matelica) e da alcuni ragazzi già inseriti in prima squadra. «C'è un'aria diversa, fresca - è intervenuto il sindaco Roberto Sorci - mi fa piacere vedere nel gruppo i fabrianesi Vico, Romagnoli e Paleco, più De Angelis di Pergola. E sono contento che ci siano tanti americani giovani, volenterosi di sfondare, più la chioccia Turner. Li accogliamo come concittadini e chiediamo loro di giocare con il cuore, come se lo stessero facendo per la loro città». La chiusura è toccata al tecnico Carmenati che ha sottolineato come «la missione non è facile - ha detto il coach - perché ereditiamo il testimone pesante di una squadra che viene da due ottime stagioni (promozione in A1 e play-off scudetto, ndr) e dobbiamo rispondere alle tante aspettative con un budget minimo (il più piccolo dell'A1, ndr). Questa formazione è figlia dei pochi soldi disponibili. Ma così non è completa. Perciò speriamo che l'esempio della Carifac venga seguito anche da altri imprenditori. Fabriano ha le potenzialità per fare l'A1, ma è necessario che l'ambiente sia compatto e vengano superati quei difetti di provincia che si chiamano invidia e gelosia. Noi vogliamo restare in A1 e lotteremo per questo. Anche se le altre 17 squadre, adesso, hanno qualcosa più di noi». Presente all'incontro anche Roberto Corradi, terzo sponsor con il marchio Mediterranea.
Ferruccio Cocco
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