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Tusek acciaccato ma in campo

Coach Pillastrini: «Impegno difficilissimo, dovremo essere umili»

PESARO - Dopo aver anticipato - controvoglia - di qualche mese la Fiera di San Nicola, la Pesaro cestistica si prepara a festeggiare la Pasqua un giorno prima. Sperando che la vigilia sia davvero un sabato santo... Sarà di sicuro un giorno speciale per Boba Pecile, che oggi compie gli anni (22. Auguri!) e per DeMarco Johnson, che corona la sua 100esima partita in Serie A. Ma non può lamentarsi neppure coach Pillastrini, che si è quasi completamente ripreso dall’influenza. «Sto meglio grazie - chiarisce il tecnico - la febbre è passata e oggi (ieri -ndr) torno in palestra». I suoi ragazzi come stanno? «Con i soliti acciacchini del periodo, dovuti in gran parte alla frequenza degli impegni. Quello messo peggio è Tusek, che ha il polso gonfio, ma a Fabriano ci sarà». Siete in pieno tour de force: vi aspettano quattro partite in otto giorni... «Tutte contro squadre dalle motivazioni particolari, tre delle quattro da affrontare in trasferta. Al di là del derby - che ha sempre la sua importanza - per noi quella odierna è una sfida difficile, come tutte quelle contro le formazioni che non giocano le Coppe. Nell’ultimo periodo abbiamo battuto tutte le squadre più forti, faticando contro chi aveva meno impegni». La concentrazione non c’entra? «Assoutamente no. Quella non manca mai, è che gli altri hanno più energie da spendere. Ma sono problemi che non abbiamo solo noi e che vanno superati se si vuole competere ad alti livelli». Che ne pensa della stagione di Fabriano? «La Banca Marche è stata costruita con grande intelligenza, ha avuto momenti esaltanti ma anche picchi negativi. Avrebbe meritato di più, però ha avuto diversi infortuni. Ora è al top e penso valga più dell’attuale classifica. In casa Fabriano ha già battuto Kinder e Siena, insomma non è nuova a imprese». «Da parte nostra servirà un’umiltà incredibile, perchè l’impegno è senz’altro più complicato degli ultimi con Skipper e Benetton». L’uomo da tenere sotto stretta sorveglianza è il capocannoniere della Foxy Cup Monroe? «Non solo. Lui e Chandler Thompson sono la principale forza, ma i valori aggiunti sono Meeks, Washington e Vetra. Sono tanti gli americani che possono far fare a Fabriano il salto di qualità». Dica la verità: coach Lasi è un collega che le piace proprio... «E’ un mio carissimo amico, che stimo come persona e come professionista. Faceva l’allenatore già quando giocava, un po’ come D’Antoni: stessa intelligenza, ma un po’ meno talento...». Per chiudere: il successo del Barcellona sulla Skipper è un bene o un male per la Scavolini europea? «E’ un risultato che non mi dispiace - conclude Pillastrini - L’unica soluzione negativa per noi sarebbe una vittoria di Treviso con Barcellona, ma poi non è detto, perchè non credo che la Skipper renderà la vita facile alla Benetton nell’ultima giornata. Se battiamo Bologna andremo a Barcellona per giocarci le nostre chance di qualificazione».
Camilla Cataldo
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