Trent'anni dopo la contestata sconfitta con l'Urss alle Olimpiadi di Monaco, la prima di tutti i tempi, gli Stati Uniti scrivono un'altra pagina negativa nella loro storia e in quella del basket mondiale: dopo 10 anni di imbattibilità e 58 vittorie consecutive la nazionale americana versione Nba è stata sconfitta e come se non bastasse è stata battuta in casa propria, davanti al suo pubblico. Protagonista di questa storica impresa non è stata, come da più parti pronosticato, la Jugoslavia, bensì l'Argentina, una squadra giovane e bene amalgamata, ricca di talenti, ma forte soprattutto nel collettivo.
Un'Argentina straordinaria, esaltata dalla regia di Sanchez e dal lavoro oscuro di Sconochini, illuminata dai lampi di genio di Ginobili, sorretta sotto i tabelloni da Oberto e Scola, con la panchina sempre all'altezza.
Per gli Usa più che una sconfitta è una lezione di sport destinata a lasciare il segno. Più forti tecnicamente, le stelle Nba pagano le conseguenze di una preparazione approssimativa, di uno scarso coinvolgimento emotivo, di una presunzione eccessiva. Come nelle precedenti apparizioni in questo mondiale, gli americani hanno avuto la solita partenza diesel e sono andati al riposo sotto di 16 punti (37-53, ma al 19' erano sul 32-52), convinti che il grande pressing del terzo quarto avrebbero rimesso le cose a posto. Questa volta però i conti non sono tornati perché l'Argentina, nonostante il comprensibile calo nella ripresa, è riuscita a contenere la rimonta. Gli Usa sono arrivati a 3 punti dagli avversari (60-63), poi hanno di nuovo mollato.
Ed è stata la resa storica.
La conseguenza immediata della sconfitta è lo scontro con la Jugoslavia nei quarti. Doveva essere la finale per il titolo e invece sarà la punizione per due squadre presuntuose. Chi perde non può aspirare neppure al podio e non è difficile immaginare quali conseguenze avrebbe un'altra caduta delle stelle Nba. Gli altri tre quarti propongono altrettanti derby: uno tutto sudamericano fra Argentina e Brasile, uno tutto europeo fra Spagna e Germania e uno fra le squadre rivelazione del torneo, Portorico e Nuova Zelanda. Azzardando gli accoppiamenti di semifinale: Portorico-Stati Uniti e Spagna-Argentina.
Risultati. Girone E: Jugoslavia-Turchia 110-78, Portorico-Angola 89-87 (dts), Spagna-Brasile 84-67. Classifica: Spagna 10, Portorico 10, Jugoslavia 8, Brasile 8, Turchia 4, Angola 2. Girone F: Argentina-Usa 87-80, Germania-Russia 103-85, N. Zelanda-Cina 94-88. Classifica: Argentina 12, Usa 10, Germania 8, N. Zelanda 6, Russia 4, Cina 2.
Andrea Galli
Un'Argentina straordinaria, esaltata dalla regia di Sanchez e dal lavoro oscuro di Sconochini, illuminata dai lampi di genio di Ginobili, sorretta sotto i tabelloni da Oberto e Scola, con la panchina sempre all'altezza.
Per gli Usa più che una sconfitta è una lezione di sport destinata a lasciare il segno. Più forti tecnicamente, le stelle Nba pagano le conseguenze di una preparazione approssimativa, di uno scarso coinvolgimento emotivo, di una presunzione eccessiva. Come nelle precedenti apparizioni in questo mondiale, gli americani hanno avuto la solita partenza diesel e sono andati al riposo sotto di 16 punti (37-53, ma al 19' erano sul 32-52), convinti che il grande pressing del terzo quarto avrebbero rimesso le cose a posto. Questa volta però i conti non sono tornati perché l'Argentina, nonostante il comprensibile calo nella ripresa, è riuscita a contenere la rimonta. Gli Usa sono arrivati a 3 punti dagli avversari (60-63), poi hanno di nuovo mollato.
Ed è stata la resa storica.
La conseguenza immediata della sconfitta è lo scontro con la Jugoslavia nei quarti. Doveva essere la finale per il titolo e invece sarà la punizione per due squadre presuntuose. Chi perde non può aspirare neppure al podio e non è difficile immaginare quali conseguenze avrebbe un'altra caduta delle stelle Nba. Gli altri tre quarti propongono altrettanti derby: uno tutto sudamericano fra Argentina e Brasile, uno tutto europeo fra Spagna e Germania e uno fra le squadre rivelazione del torneo, Portorico e Nuova Zelanda. Azzardando gli accoppiamenti di semifinale: Portorico-Stati Uniti e Spagna-Argentina.
Risultati. Girone E: Jugoslavia-Turchia 110-78, Portorico-Angola 89-87 (dts), Spagna-Brasile 84-67. Classifica: Spagna 10, Portorico 10, Jugoslavia 8, Brasile 8, Turchia 4, Angola 2. Girone F: Argentina-Usa 87-80, Germania-Russia 103-85, N. Zelanda-Cina 94-88. Classifica: Argentina 12, Usa 10, Germania 8, N. Zelanda 6, Russia 4, Cina 2.
Andrea Galli
Fonte: Il Resto del Carlino
