DELFINO è della Fortitudo, ma non gioca. La realtà è bizzarra e la faccenda ormai ristagna. Così, se un pezzo importante come lui resta ai box, perdipiù in queste ore di potere argentino, si spande l´allarme. Zoran Savic, dal nido dell´Aquila, ostenta fiducia.
«Carlos è dei nostri - taglia corto - e giocherà per la Skipper. Cittadini non andrà a Reggio Calabria e presto tutto sarà a posto, perché il ragazzo fa parte del gruppo. E quel poco che manca verrà sistemato il più in fretta possibile». Le granitiche certezze di Savic, che probabilmente si realizzeranno, non cancellano però qualche perplessità, che così si può ricostruire.
Tra Skipper e Viola un accordo evidentemente non è stato ancora raggiunto, se il ragazzo si allena, ma viene anche prudentemente tenuto in borghese ai tornei, per non fare «affronti» a Reggio Calabria, che potrebbe irrigidire la sua posizione. In Fortitudo sanno bene che un eventuale ricorso alla Federazione per far valere la propria posizione necessiterebbe di almeno qualche mese per avere una conclusione definitiva. E nel periodo in cui Delfino fosse conteso, non sarebbe utilizzabile. L´intesa tra le due società appare ora la strada obbligata, se l´intenzione è schierare il giocatore all´inizio del campionato. Delfino si allena da un pezzo e da tre settimane gli vengono date assicurazioni. Ma non si è ancora mosso niente ed è normale che un ventenne (in odore di scelta Nba per la prossima stagione) cominci a scalpitare.
Cittadini pareva destinato a Reggio per sancire l´accordo, ma è stato poi trattenuto a Bologna, per cui non rimane che un´intesa economica: quella che poi, da subito, volevano sullo Stretto. Sul fronte Meneghin, in uscita dalla Fortitudo, si fronteggiano sempre Livorno e Siena, e per il resto, secondo Zoran, la squadra è fatta, o quasi. «Al momento siamo a posto così, eventualmente cercheremo un altro lungo, capace di tirare da fuori, se si presenterà una buona occasione. Ora preferiamo vedere come vanno questi ragazzi».
Cambiando sponda, ci vorrà un po´ di pazienza pure per Cal Bowdler, che è ancora in America. Il nuovo pivot della Virtus tarderà ancora qualche giorno, per questioni burocratiche. Il certificato di nascita della madre, indispensabile per il rilascio del passaporto, è stato richiesto in «long form» dall´ambasciata irlandese, invece che in modello semplice, com´è stato consegnato. La mamma, che abita in Virginia, l´ha rispedito. Fatto ciò, al bimbone non resta, passaporto in mano, che prendere il primo jet. Farà meno strada Barlera, prestato al Castelmaggiore.
(f.fo.)
«Carlos è dei nostri - taglia corto - e giocherà per la Skipper. Cittadini non andrà a Reggio Calabria e presto tutto sarà a posto, perché il ragazzo fa parte del gruppo. E quel poco che manca verrà sistemato il più in fretta possibile». Le granitiche certezze di Savic, che probabilmente si realizzeranno, non cancellano però qualche perplessità, che così si può ricostruire.
Tra Skipper e Viola un accordo evidentemente non è stato ancora raggiunto, se il ragazzo si allena, ma viene anche prudentemente tenuto in borghese ai tornei, per non fare «affronti» a Reggio Calabria, che potrebbe irrigidire la sua posizione. In Fortitudo sanno bene che un eventuale ricorso alla Federazione per far valere la propria posizione necessiterebbe di almeno qualche mese per avere una conclusione definitiva. E nel periodo in cui Delfino fosse conteso, non sarebbe utilizzabile. L´intesa tra le due società appare ora la strada obbligata, se l´intenzione è schierare il giocatore all´inizio del campionato. Delfino si allena da un pezzo e da tre settimane gli vengono date assicurazioni. Ma non si è ancora mosso niente ed è normale che un ventenne (in odore di scelta Nba per la prossima stagione) cominci a scalpitare.
Cittadini pareva destinato a Reggio per sancire l´accordo, ma è stato poi trattenuto a Bologna, per cui non rimane che un´intesa economica: quella che poi, da subito, volevano sullo Stretto. Sul fronte Meneghin, in uscita dalla Fortitudo, si fronteggiano sempre Livorno e Siena, e per il resto, secondo Zoran, la squadra è fatta, o quasi. «Al momento siamo a posto così, eventualmente cercheremo un altro lungo, capace di tirare da fuori, se si presenterà una buona occasione. Ora preferiamo vedere come vanno questi ragazzi».
Cambiando sponda, ci vorrà un po´ di pazienza pure per Cal Bowdler, che è ancora in America. Il nuovo pivot della Virtus tarderà ancora qualche giorno, per questioni burocratiche. Il certificato di nascita della madre, indispensabile per il rilascio del passaporto, è stato richiesto in «long form» dall´ambasciata irlandese, invece che in modello semplice, com´è stato consegnato. La mamma, che abita in Virginia, l´ha rispedito. Fatto ciò, al bimbone non resta, passaporto in mano, che prendere il primo jet. Farà meno strada Barlera, prestato al Castelmaggiore.
(f.fo.)
Fonte: La Repubblica