LIVORNO. Adesso Andrea Meneghin è libero. L'ufficializzazione arriva in serata, per voce di Tony Bulgheroni, il procuratore del capitano azzurro. «É stata una separazione consensuale - racconta il figlio dell'ex proprietario di Varese - tutto è filato come ci auguravamo, i rapporti tra giocatore e Fortitudo rimangono ottimi». É la notizia che da giorni aspettavano sia Livorno che Siena. Perchè ora comincia la seconda fase della trattativa, quella che riguarda il futuro del 'Menego'.
Un giocatore che diventa la star del mercato.
Siena favorita. «Cominceremo a parlarne da domani (oggi, ndr)», continua Bulgheroni. «Finora avevamo avuto soltanto contatti, adesso inizieremo a valutare nello specifico le offerte economiche e contrattuali. Poi decideremo. Credo che tutto possa risolversi nel giro di una settimana. Chi è favorito nella corsa al giocatore? Non lo so, devo ancora vagliare le varie proposte». Bulgheroni glissa, ma a quanto pare l'ipotesi di un passaggio di Meneghin in maglia Mens Sana sarebbe imminente, sempre che il giudizio negativo sulle condizioni fisiche di Alphonso Ford venga confermato. E la Mabo? Livorno tenterà di fare la sua offerta, ma difficilmente potrà competere con una corazzata del rango del Montepaschi. Anche perchè, a quanto pare, la cifra a cui è avvenuta la transazione tra Meneghin e Fortitudo è piuttosto bassa rispetto a quelle che erano le spettanze del giocatore, pari a 750 mila euro netti a stagione per tre anni. Secondo indiscrezioni le due parti si sarebbero accordate su un'una tantum di 200 mila euro, una cifra che, raccontano a Bologna, avrebbe fatto fare le capriole di gioia al patron Seragnoli. E i soldi perduti dalla rescissione del contratto con le aquile, Meneghin potrebbe recuperarli a Siena, in una piazza ricca, che ha il quarto budget di tutta la serie A.
Intanto resta Mc Leod. Qualora l'affare Meneghin dovesse finire male, Livorno dovrà nuovamente rivedere i suoi piani. Perchè accanto a Mc Leod, che oggi verrà confermato, la Mabo avrà bisogno di una guardia in grado di portare il bottino di punti che era richiesto a Simon e poi alla guardia azzurra. Mc Leod infatti, che si è confermato un buon realizzatore, potrebbe essere chiamato da Banchi a giocare soprattutto in posizione di playmaker, quanto meno nella prima parte del campionato, fino a che Giachetti non si sarà ripreso dall'infortunio e Parente non avrà ritrovato al cento per cento il feeling agonistico con il parquet. D'altra parte in questo mese italiano la scheggia di Canton ha dimostrato, anche inaspettatamente, di riuscire a muoversi meglio come portatore di palla, con accelerazioni improvvise alla manovra, penetrazioni e cambi di ritmo, che da numero '2'.
Pensiero Niccolai. Al fianco di Mc Leod dunque la Mabo dovrà cercare un altro bombardiere da perimetro. Un nome affascinante, sulla linea di quelli di Simon e Meneghin, è quello di Andrea Niccolai. L'ex termale si trova a piedi e garantirebbe punti, esperienza e quel carisma fondamentale per dare la carica definitiva ad un ambiente in ripresa come Livorno. Oltretutto, essendo italiano, permetterebbe alla Mabo di risparmiare l'ultimo visto per gli extracomunitari, che sarebbe importante serbarsi per il campionato e per eventuali colpi della sfortuna.
In Toscana 'Nick' verrebbe di corsa. Già l'estate scorsa, quando si era ventilato un suo contatto con la Mabo, il giocatore si disse disponibilissimo a vestire l'amaranto. Poi Livorno non ne fece di nulla e finì a Biella, alla corte di Ramagli, dove ha chiuso l'anno con quasi 17 punti in 31' di media, con il 43% da due e il 41% da tre, disputando probabilmente la sua miglior stagione in serie A. Qualcuno potrebbe obiettare che l'arrivo di Niccolai andrebbe ad oscurare Santarossa, risultandone un doppione. Non crediamo, visto che Santa giocherà 'tre' e Niccolai è nato come guardia. E un quintetto con Mc Leod, Niccolai, Santarossa, Elliott, Mutavdzic, con cambi come Sambugaro, Parente, Cotani, Garri e Giachetti farebbe sognare per davvero.
Giulio Corsi
Un giocatore che diventa la star del mercato.
Siena favorita. «Cominceremo a parlarne da domani (oggi, ndr)», continua Bulgheroni. «Finora avevamo avuto soltanto contatti, adesso inizieremo a valutare nello specifico le offerte economiche e contrattuali. Poi decideremo. Credo che tutto possa risolversi nel giro di una settimana. Chi è favorito nella corsa al giocatore? Non lo so, devo ancora vagliare le varie proposte». Bulgheroni glissa, ma a quanto pare l'ipotesi di un passaggio di Meneghin in maglia Mens Sana sarebbe imminente, sempre che il giudizio negativo sulle condizioni fisiche di Alphonso Ford venga confermato. E la Mabo? Livorno tenterà di fare la sua offerta, ma difficilmente potrà competere con una corazzata del rango del Montepaschi. Anche perchè, a quanto pare, la cifra a cui è avvenuta la transazione tra Meneghin e Fortitudo è piuttosto bassa rispetto a quelle che erano le spettanze del giocatore, pari a 750 mila euro netti a stagione per tre anni. Secondo indiscrezioni le due parti si sarebbero accordate su un'una tantum di 200 mila euro, una cifra che, raccontano a Bologna, avrebbe fatto fare le capriole di gioia al patron Seragnoli. E i soldi perduti dalla rescissione del contratto con le aquile, Meneghin potrebbe recuperarli a Siena, in una piazza ricca, che ha il quarto budget di tutta la serie A.
Intanto resta Mc Leod. Qualora l'affare Meneghin dovesse finire male, Livorno dovrà nuovamente rivedere i suoi piani. Perchè accanto a Mc Leod, che oggi verrà confermato, la Mabo avrà bisogno di una guardia in grado di portare il bottino di punti che era richiesto a Simon e poi alla guardia azzurra. Mc Leod infatti, che si è confermato un buon realizzatore, potrebbe essere chiamato da Banchi a giocare soprattutto in posizione di playmaker, quanto meno nella prima parte del campionato, fino a che Giachetti non si sarà ripreso dall'infortunio e Parente non avrà ritrovato al cento per cento il feeling agonistico con il parquet. D'altra parte in questo mese italiano la scheggia di Canton ha dimostrato, anche inaspettatamente, di riuscire a muoversi meglio come portatore di palla, con accelerazioni improvvise alla manovra, penetrazioni e cambi di ritmo, che da numero '2'.
Pensiero Niccolai. Al fianco di Mc Leod dunque la Mabo dovrà cercare un altro bombardiere da perimetro. Un nome affascinante, sulla linea di quelli di Simon e Meneghin, è quello di Andrea Niccolai. L'ex termale si trova a piedi e garantirebbe punti, esperienza e quel carisma fondamentale per dare la carica definitiva ad un ambiente in ripresa come Livorno. Oltretutto, essendo italiano, permetterebbe alla Mabo di risparmiare l'ultimo visto per gli extracomunitari, che sarebbe importante serbarsi per il campionato e per eventuali colpi della sfortuna.
In Toscana 'Nick' verrebbe di corsa. Già l'estate scorsa, quando si era ventilato un suo contatto con la Mabo, il giocatore si disse disponibilissimo a vestire l'amaranto. Poi Livorno non ne fece di nulla e finì a Biella, alla corte di Ramagli, dove ha chiuso l'anno con quasi 17 punti in 31' di media, con il 43% da due e il 41% da tre, disputando probabilmente la sua miglior stagione in serie A. Qualcuno potrebbe obiettare che l'arrivo di Niccolai andrebbe ad oscurare Santarossa, risultandone un doppione. Non crediamo, visto che Santa giocherà 'tre' e Niccolai è nato come guardia. E un quintetto con Mc Leod, Niccolai, Santarossa, Elliott, Mutavdzic, con cambi come Sambugaro, Parente, Cotani, Garri e Giachetti farebbe sognare per davvero.
Giulio Corsi