LIVORNO. Tra basket e città è riscoppiato l'amore. Ieri sera più di duecento persone si sono ritrovate sulla terrazza di Calafuria per salutare la nuova Mabo di Luca Banchi che, per il secondo anno consecutivo, parteciperà al campionato di A1. Una bella serata, con il rumore del mare come colonna sonora e Franco Lauro voce del basket Rai a fare gli onori di casa. Ospiti speciali Aldo Agroppi e Roberto Tancredi, in rappresentanza di un Livorno calcio che evidentemente ci tiene a vivere questo rapporto con la pallacanestro amaranto. Sul palco sono saliti tutti i giocatori della Mabo, compresi i nuovi Mutavdzic e Mc Leod (stanotte è previsto un incontro tra Faraoni e il procuratore del giocatore, ma la conferma del ragazzo dell'Ohio appare scontata). Con loro anche l'applauditissimo Rodney Elliott, quindi Luca Banchi, il coach. Al microfono ha confermato il suo atto di fede per la linea politica della società amaranto. «Sono orgoglioso di allenare una squadra come questa».
Inevitabili gli applausi da tutti i presenti, con lo sponsor Falsini e gli altri soci azionisti in prima fila insieme all'assessore allo sport Vezio Benetti. Poi dal cielo scuro è coninciata a cadere qualche goccia di pioggia. Un inconveniente che non ha turbato il clima di questa Mabo che vuole tuffarsi nella seconda avventura targata A1 con rinnovate speranze e la possibilità di migliorare ancora. Dopo la salvezza del debutto fare un altro passo avanti potrebbe anche voler dire alzare lo sguardo al dodicesimo posto, la linea di demarcazione dei playoff. Perché non pensarci?
g.c.
Inevitabili gli applausi da tutti i presenti, con lo sponsor Falsini e gli altri soci azionisti in prima fila insieme all'assessore allo sport Vezio Benetti. Poi dal cielo scuro è coninciata a cadere qualche goccia di pioggia. Un inconveniente che non ha turbato il clima di questa Mabo che vuole tuffarsi nella seconda avventura targata A1 con rinnovate speranze e la possibilità di migliorare ancora. Dopo la salvezza del debutto fare un altro passo avanti potrebbe anche voler dire alzare lo sguardo al dodicesimo posto, la linea di demarcazione dei playoff. Perché non pensarci?
g.c.