FABRIANO - In casa Carifac Fabriano, da un lato si sorride per la confortante prestazione di mercoledì sera al torneo di Matelica. Ma dall'altro si piange per l'inattesa gravità dell'infortunio al ginocchio del pivot Ndjadi Kingombe. Gli accertamenti hanno detto che il lungo, in seguito alla distorsione per un contatto con un avversario nel match della settimana scorsa a Cervia contro Roma, si è procurato una lesione di 2° grado al legamento tibiale collaterale interno. Tra immobilità e riabilitazione, per rivederlo sul parquet ci rivorranno 50-60 giorni. «Kingombe rimane a Fabriano, lo aspettiamo - spiega coach Carmenati - ma, visto il lungo stop, stiamo valutando l'ipotesi di tamponare la sua assenza con un altro giocatore. Con la possibilità di tenerli poi entrambi fino al termine della stagione». Nel frattempo si continua a sperare nell'arrivo di nuove risorse economiche per acquistare anche una guardia, necessaria per garantire pericolosità sul perimetro e dare ulteriore slancio alla campagna abbonamenti: in sede, con soddisfazione, sottolineano che oggi sarà superata quota mille tessere vendute. In ambito societario, il vecchio CdA (in scadenza di mandato), come regola vuole, si presenterà dimissionario all'Assemblea dei Soci dell'11 settembre. «Se vorranno confermarmi, sono disponibile, ma a patto di avere maggior aiuto finanziario e collaborativo - dice il presidente Biondi - perché Fabriano, con 1.400 aziende e 17 mila miliardi di lire di fatturato annuo, può dare di più al basket, unico sport di vertice rimasto. Se no, ben disposto a farmi da parte».
Ferruccio Cocco
Ferruccio Cocco
