GRADO - Trieste vince anche il secondo derby stagionale contro la Snaidero Udine e guadagna la finale del terzo memorial «Dodo Braini» dove domani, dalle 21, affronterà la Fortitudo che ha battuto con facilità l’Olimpiakos. Vittoria meritata della compagine triestina, costruita su una buona difesa e su un attacco che, seppure a sprazzi, ha confermato oltre al gran momento di forma di Kelecevic, anche una squadra capace di trovare il canestro con tutti i suoi elementi. Trieste, con Furio Steffè in panchina al posto di un Pancotto, bloccato a Imola dal raduno di arbitri e allenatori, sceglie il quintetto di partenza per le ultime uscite con Camata, unica novità al posto di Podestà. Al suo fianco Maric, Erdmann, Roberson e Kelecevic. Dall’altra parte Frates dà fiducia a Chandler Thompson, Alexander, Stern, Li Vecchi e, in attesa di poter schierare il neo acquisto Mulaomerovic schiera in regia il giovane Vujacic.
Primo canestro della partita di Roberson che brucia un Thompson appesantito e deposita a canestro. Chandler risponde con gli interessi e dopo il pareggio di Vujacic segna la bomba del primo vantaggio friulano. Trieste fatica in attacco dove perde qualche palla di troppo, Udine ne approfitta per accelerare e con due canestri di Stern e Alexander si porta sul 9-2. Time out richiesto da Furio Steffè che non cambia gli uomini in campo. Cambia, invece, l’atteggiamento difensivo di Trieste che ci mette maggiore intensità e recupera. 6-9 con Erdmann, 11-12 con Kelecevic. Li Vecchi e Vujacic (miglior marcatore con 10 punti alla fine del primo tempo) provano a dare a Udine un vantaggio significativo ma Trieste è ormai a ruota e chiude il primo quarto sotto di 4 sul 18-22.
Nel secondo minitempo Steffè comincia con Sy schierato da playmaker, Erdmann in guardia, Pigato da tre e Kelecevic e Podestà sotto canestro. Quintetto che funziona e risale la corrente: 25-24 il sorpasso triestino con schiacciata di Podestà su scarico di Kelecevic. Steffè cambia a metà tempo con Maric, Camata e Roberson per Pigato, Podestà e Sy. Trieste ha un passaggio a vuoto (parziale di 4-0 con Udine che torna a +3, 28-25) quindi torna a trovare con continuità la via del canestro e, soprattutto, blinda la sua difesa. Il parziale di 11-4 negli ultimi 4’ e mezzo riporta avanti Trieste che torna negli spogliatoi sul 36-32 a suo favore.
Secondo tempo aperto dal canestro di Kelecevic (38-32, massimo vantaggio) ma nel quale sembra esserci in campo solamente la Snaidero. Udine si appoggia sulle spalle larghe di Alexander e con un mini parziale di 13-2 mette la freccia sul 45-40. Ancora time-out biancorosso con Steffè che prova a fermare l’emorragia e grazie ai punti di Roberson e Kelecevic torna a stretto contatto (48-50). Quarto fallo di Podestà, un po’ di fiato per Maric e Trieste il terzo quarto con in campo Cavaliero, Erdmann, Roberson, Kelecevic e Camata. Il gioco si appoggia sui lunghi: due canestri di Camata e il 14.o punto di Kelecevic (miglior realizzatore al 30’) chiudono il terzo quarto sul 54-52 per Udine.
Steffè toglie Erdmann e Podestà (gravato di falli) dal quintetto degli ultimi 10’. Maric, Sy e Roberson sul perimetro, Kelecevic e Camata sotto. «Kele», sempre lui, firma pareggio e sorpasso a quota 56 prima dell’ingresso in campo di Erdmann per Roberson. Trieste allunga e ritocca il massimo vantaggio a 5’ dalla fine, 62-56; 4-0 di Udine (Alexander e Li Vecchi) al quale rispondono un concreto Kelecevic (22 punti) e un gran contropiede di Sy che fissa il 66-60 a 3’23” dalla fine. Time out di Frates che chiude con Vujacic, Li Vecchi, Thompson, Alexander e Stern ma è Sy (opaco nei primi tre quarti, attento in attacco e soprattutto in difesa nel finale) a recuperare palla e costringere Li Vecchi al fallo intenzionale trasformando uno dei due liberi a sua disposizione. Udine accorcia con Alexander, 62-67, ma è ancora Sy, a 2’ dalla fine, a procurarsi due liberi e a trasformarli per il 69-62. Udine forza dal perimetro, accorcia con Alexander 65-69 e Mian 68-71 ma Trieste è precisa dalla lunetta e sigla la vittoria con due personali di capitan Maric.
Soddisfatto Furio Steffè al termine della gara: «La squadra ha saputo dare il meglio di sè nei momenti di difficoltà recuperando grazie a una buona intensità difensiva. Un gruppo che sta bene assieme ma che deve mettere maggiore attenzione nei particolari».
Lorenzo Gatto
Primo canestro della partita di Roberson che brucia un Thompson appesantito e deposita a canestro. Chandler risponde con gli interessi e dopo il pareggio di Vujacic segna la bomba del primo vantaggio friulano. Trieste fatica in attacco dove perde qualche palla di troppo, Udine ne approfitta per accelerare e con due canestri di Stern e Alexander si porta sul 9-2. Time out richiesto da Furio Steffè che non cambia gli uomini in campo. Cambia, invece, l’atteggiamento difensivo di Trieste che ci mette maggiore intensità e recupera. 6-9 con Erdmann, 11-12 con Kelecevic. Li Vecchi e Vujacic (miglior marcatore con 10 punti alla fine del primo tempo) provano a dare a Udine un vantaggio significativo ma Trieste è ormai a ruota e chiude il primo quarto sotto di 4 sul 18-22.
Nel secondo minitempo Steffè comincia con Sy schierato da playmaker, Erdmann in guardia, Pigato da tre e Kelecevic e Podestà sotto canestro. Quintetto che funziona e risale la corrente: 25-24 il sorpasso triestino con schiacciata di Podestà su scarico di Kelecevic. Steffè cambia a metà tempo con Maric, Camata e Roberson per Pigato, Podestà e Sy. Trieste ha un passaggio a vuoto (parziale di 4-0 con Udine che torna a +3, 28-25) quindi torna a trovare con continuità la via del canestro e, soprattutto, blinda la sua difesa. Il parziale di 11-4 negli ultimi 4’ e mezzo riporta avanti Trieste che torna negli spogliatoi sul 36-32 a suo favore.
Secondo tempo aperto dal canestro di Kelecevic (38-32, massimo vantaggio) ma nel quale sembra esserci in campo solamente la Snaidero. Udine si appoggia sulle spalle larghe di Alexander e con un mini parziale di 13-2 mette la freccia sul 45-40. Ancora time-out biancorosso con Steffè che prova a fermare l’emorragia e grazie ai punti di Roberson e Kelecevic torna a stretto contatto (48-50). Quarto fallo di Podestà, un po’ di fiato per Maric e Trieste il terzo quarto con in campo Cavaliero, Erdmann, Roberson, Kelecevic e Camata. Il gioco si appoggia sui lunghi: due canestri di Camata e il 14.o punto di Kelecevic (miglior realizzatore al 30’) chiudono il terzo quarto sul 54-52 per Udine.
Steffè toglie Erdmann e Podestà (gravato di falli) dal quintetto degli ultimi 10’. Maric, Sy e Roberson sul perimetro, Kelecevic e Camata sotto. «Kele», sempre lui, firma pareggio e sorpasso a quota 56 prima dell’ingresso in campo di Erdmann per Roberson. Trieste allunga e ritocca il massimo vantaggio a 5’ dalla fine, 62-56; 4-0 di Udine (Alexander e Li Vecchi) al quale rispondono un concreto Kelecevic (22 punti) e un gran contropiede di Sy che fissa il 66-60 a 3’23” dalla fine. Time out di Frates che chiude con Vujacic, Li Vecchi, Thompson, Alexander e Stern ma è Sy (opaco nei primi tre quarti, attento in attacco e soprattutto in difesa nel finale) a recuperare palla e costringere Li Vecchi al fallo intenzionale trasformando uno dei due liberi a sua disposizione. Udine accorcia con Alexander, 62-67, ma è ancora Sy, a 2’ dalla fine, a procurarsi due liberi e a trasformarli per il 69-62. Udine forza dal perimetro, accorcia con Alexander 65-69 e Mian 68-71 ma Trieste è precisa dalla lunetta e sigla la vittoria con due personali di capitan Maric.
Soddisfatto Furio Steffè al termine della gara: «La squadra ha saputo dare il meglio di sè nei momenti di difficoltà recuperando grazie a una buona intensità difensiva. Un gruppo che sta bene assieme ma che deve mettere maggiore attenzione nei particolari».
Lorenzo Gatto