News

Snaidero, derby stregato

Anche a Grado gli arancione escono sconfitti contro Trieste

GRADO – Il settimo derby di fila va a Trieste sulla Snaidero Udine, ma coach Cesare Pancotto interrompe la striscia personale. Alla gara d’apertura del terzo memorial Braini ha preferito, infatti, fare rappresentanza al raduno arbitrale di serie A a Imola, lasciando al suo vice Furio Steffè - triestino doc - la soddisfazione di continuare il filotto. Pallacanestro Trieste -Skipper è, quindi, oggi alle 21 la finale del memorial. La formazione bolognese si è guadagnata la finale battendo ieri, in seconda serata, l’Olympiakos per 88-68. La Snaidero, oggi alle 19, cercherà di consolarsi contro i greci.
Prova alterna per gli arancione senza partenza al fulmicotone come nel primo derby stagionale al Lignanobasket: un quarto a testa, ieri, per Snaidero e Pallacanestro Trieste. Ai giuliani, come a Lignano, mancava Casoli; tra gli arancione, finito il provino Burke, ha debuttato Thompson che è stato, forse, la nota più lieta nella squadra di Frates. Partita con Vujacic, l’esordiente Chandler, Li Vecchi, Alexander e Stern la Snaidero ha avuto proprio da due bombe di Thompson e da una di Vujacic il là per chiudere avanti 22-18 il primo quarto contro Trieste in cui Roberson (7 punti) svolazzava in quintetto con Maric, Erdmann, Kelecevic e Camata. Nel secondo periodo, saliva l’intensità difensiva di Trieste, che distribuiva tra otto uomini i suoi 18 punti. Udine ne faceva solo dieci, la metà dei quali firmati da Vujacic anche con un’altra tripla: 32-36 al riposo.
Nella ripresa, i primi 4 minuti del terzo quarto vedevano un 13-4 per la Snaidero, frutto del primo sprazzo di Alexander (6 punti nel frangente) che però si caricava del quarto fallo. Sull’altro fronte saliva in cattedra Kelecevic (8 punti) e si ripartiva sul 54-52 per Udine per gli ultimi 10 minuti.Nel quarto finale diventava protagonista il folletto Sy (7 punti) che costringeva Li Vecchi all’antisportivo, che gli costava il quinto fallo: 60-67 a 3 minuti dalla sirena e nel fuoco di fila di bombe finali, 5 sbagliate sui due fronti prima che Alexander e Mian andassero a segno nel minuto conclusivo, Udine limava due punti.
«Giochiamo a sprazzi – spiega alla fine Frates – non siamo continui per intensità. Questo per via della preparazione. L’inizio dei tempi è sempre meglio dei finali per noi. E’ poi una costante che, quando dobbiamo cambiare volto alla gara, facciamo sempre scelte poco logiche. C’è ancora da lavorare tanto. Qualcuno non è al cento per cento: Alexander difetta in attenzione e applicazione, Mian non è ancora quello vero. Thompson, invece, ha tenuto: vedremo la sua reazione. Avevamo programmato di farlo giocare 3 o 4 minuti alla volta invece, per i falli di Li Vecchi e perché ha retto è rimasto in campo».
Valerio Morelli
TAGS
Le ultime gallery
Le ultime notizie
Title Sponsor
Platinum Sponsor
Official Marketplace
Official Sponsor
Official Sponsor
Official Sponsor
Official Sponsor
Technology Partner
Medical Supplier
Treno ufficiale
Official Ball
Official Luxury Rental Car Supplier
Technical Sponsor
Official Ticketing
Official Water
Official Nutrition Partner
Official Supplier
Official Court Supplier
Media Partner
Media Partner
Media Partner
Official Radio
Official Advisor