VARESE — Chi non lo conosceva, dei suoi futuri compagni, è rimasto sbalordito dalla sua altezza: Pavel Podkolzin, 17 anni, russo di Novosibirsk, in Siberia, è tornato a Varese, e durante le visite mediche si è scoperto che il giovanotto è cresciuto di un paio di centimetri. Nel suo caso non si noteranno, ma oggi il prospetto che la Metis ha messo sotto contratto per dieci anni misura esattamente 222 centimetri, e si aggrappa alla retina del canestro senza sollevare i piedi da terra. Pavel per il momento non sarà tesserato per il campionato italiano, perché la società preferisce attendere prima di utilizzare il quarto e ultimo visto extracomunitario. Varese vuole anche verificare le condizioni fisiche di Podkolzin, anche se la visita al ginocchio (operato di menisco lo scorso aprile) ha dato esito negativo, e dunque il gigante siberiano può allenarsi con la squadra. «E' già migliorato molto, ma per lui è pronto un programma specifico, atletico oltre che tecnico - spiega il ds Mario Oioli -. Siamo in attesa di capire se possiamo tesserarlo come comunitario per la Uleb Cup: in ogni caso non decideremo prima di un paio di mesi».
Roberto Pacchetti
Roberto Pacchetti