RONCADELLE (Brescia) — Basket d'estate al Trofeo Lombardia anche per Milano e Cantù che si affrontano nella seconda semifinale del torneo. Dopo la buona prestazione del «Coralli» la squadra di Caja pare aver regredito dal punto di vista difensivo nei primi minuti di gioco, non morde e concede troppo facili pick'n roll a Cantù. Cantù dal canto suo trova le buone iniziative del centro comunitario Jonzen che trova il canestro con continuità.
L'Olimpia continua a soffrire in difesa, ma con un Rancik (11 punti nel primo quarto) già in forma rimane a galla e gioca la gara rimanendo punto a punto. Cantù, invece, si vede che è una squadra già ben rodata e che gioca bene assieme. Milano, ancora priva di Garnett, chiude il primo quarto sotto 23-28.
Il coach milanese ottiene una buona reazione e nei primi cinque minuti del secondo quarto l'Oregon segna solo tre punti consentendo a Milano di impattare sul 31-31 al 15', ma è un'illusione. Infatti, quando Rancik accusa un leggero infortunio al ginocchio, l'Olimpia crolla e Cantù con le buone iniziative di McCullough e Hines (nella foto, in duello con Vanuzza) allunga fino ad arrivare al +8 (36-44) al termine del secondo quarto.
All'inizio del secondo tempo la musica non cambia e Cantù tiene saldamente le redini dell'incontro. L'Oregon è distratta in fase di rimbalzo ma l'Olimpia di Caja non capitalizza le numerevoli occasioni consentendo ai bianco-blu di condurre al 25' per 40-50. Dopo l'uscita di Simpkins a seguito di un fastidio al ginocchio, Coldebella prende in mano la regia e con un contropiede e una tripla, firma un parziale riportando l'Olimpia a -4 (46-50). Dall'altra parte McCullough (23 punti) non ci sta e mette a segno da solo un controbreak che consente a Cantù di ritornare a +11 (48-59).
Milano, però, non vuole perdere nel derby e sul finire del terzo quarto piazza un 7-0 che chiude il tempo sul 55-59 per l'Oregon. Negli ultimi 10 minuti dell'incontro Caja tira fuori l'arma della zona e mette in campo una 1-3-1, mentre Sacripanti insiste con la marcatura a uomo. La zona funziona, Cantù ha un po' le idee confuse e Milano torna a -2 al 36' (64-66) con Coldebella sugli scudi (18 punti). Cantù dà spettacolo con un alley-oop di Stonerook ma è Milano a dominare il gioco e con due triple in fila di Simpkins va in vantaggio (70-68 al 37'). Cantù non segna più e all'Olimpia basta controllare per portare a casa l'incontro (77-70) e la qualificazione alla finale. Miglior in campo Martin Rancik che chiude il match con 27 punti e 15 rimbalzi.
Sandro Pugliese
L'Olimpia continua a soffrire in difesa, ma con un Rancik (11 punti nel primo quarto) già in forma rimane a galla e gioca la gara rimanendo punto a punto. Cantù, invece, si vede che è una squadra già ben rodata e che gioca bene assieme. Milano, ancora priva di Garnett, chiude il primo quarto sotto 23-28.
Il coach milanese ottiene una buona reazione e nei primi cinque minuti del secondo quarto l'Oregon segna solo tre punti consentendo a Milano di impattare sul 31-31 al 15', ma è un'illusione. Infatti, quando Rancik accusa un leggero infortunio al ginocchio, l'Olimpia crolla e Cantù con le buone iniziative di McCullough e Hines (nella foto, in duello con Vanuzza) allunga fino ad arrivare al +8 (36-44) al termine del secondo quarto.
All'inizio del secondo tempo la musica non cambia e Cantù tiene saldamente le redini dell'incontro. L'Oregon è distratta in fase di rimbalzo ma l'Olimpia di Caja non capitalizza le numerevoli occasioni consentendo ai bianco-blu di condurre al 25' per 40-50. Dopo l'uscita di Simpkins a seguito di un fastidio al ginocchio, Coldebella prende in mano la regia e con un contropiede e una tripla, firma un parziale riportando l'Olimpia a -4 (46-50). Dall'altra parte McCullough (23 punti) non ci sta e mette a segno da solo un controbreak che consente a Cantù di ritornare a +11 (48-59).
Milano, però, non vuole perdere nel derby e sul finire del terzo quarto piazza un 7-0 che chiude il tempo sul 55-59 per l'Oregon. Negli ultimi 10 minuti dell'incontro Caja tira fuori l'arma della zona e mette in campo una 1-3-1, mentre Sacripanti insiste con la marcatura a uomo. La zona funziona, Cantù ha un po' le idee confuse e Milano torna a -2 al 36' (64-66) con Coldebella sugli scudi (18 punti). Cantù dà spettacolo con un alley-oop di Stonerook ma è Milano a dominare il gioco e con due triple in fila di Simpkins va in vantaggio (70-68 al 37'). Cantù non segna più e all'Olimpia basta controllare per portare a casa l'incontro (77-70) e la qualificazione alla finale. Miglior in campo Martin Rancik che chiude il match con 27 punti e 15 rimbalzi.
Sandro Pugliese