GRADO - Per trequarti di gara la miglior pallacanestro Trieste della stagione. Sicura, autoritaria, con notevoli margini di miglioramento ma finalmente in grado di mostrare una sua precisa autonomia. E la miliardaria Skipper targata Trieste, con Matteo Boniciolli a guidarla in panchina e Gianmarco Pozzecco sul campo, soffre fin quasi al quarantesimo. La finale del terzo Memorial Braini regala a Trieste una sconfitta annunciata ma meno amara di quanto non dica il risultato finale.
Se Pancotto voleva dei punti fermi sui quali lavorare da lunedì in via Locchi li ha senza dubbio trovati. Trieste è piaciuta in difesa, dove ha retto il confronto con un’avversaria quantitativamente se non qualitativamente più dotata tenendo a 80 punti. In attacco, invece, ha mostrato luci ma anche qualche ombra. Una squadra che deve ancora trovare il filo conduttore del suo gioco e che, in questo momento del precampionato, continua ad affidarsi al talento dei singoli con Kelecevic ed Erdmann apparsi alla due giorni di Grado i giocatori più in forma.
Da migliorare, invece, sicuramente le percentuali di tiro, apparse deficitarie nel corso delle due serate. Sintetico Furio Steffè al termine della gara: «Per noi in questo momento due partite in 24 ore sono un po’ troppo. Contro la Fortitudo bisogna giocare con grande intensità. La difesa è stata buona a tratti, dobbiamo invece ancora lavorare sulle pause che, rispetto alla partita contro Udine, sono state troppe».
Al termine della manifestazione le premiazioni. Miglior marcatore è risultato De Marco Johnson dell’Olympiakos, miglior giovane Vujacic della Snaidero, miglior giocatore del torneo Kovacic della Skipper Bologna.
l.g.
Se Pancotto voleva dei punti fermi sui quali lavorare da lunedì in via Locchi li ha senza dubbio trovati. Trieste è piaciuta in difesa, dove ha retto il confronto con un’avversaria quantitativamente se non qualitativamente più dotata tenendo a 80 punti. In attacco, invece, ha mostrato luci ma anche qualche ombra. Una squadra che deve ancora trovare il filo conduttore del suo gioco e che, in questo momento del precampionato, continua ad affidarsi al talento dei singoli con Kelecevic ed Erdmann apparsi alla due giorni di Grado i giocatori più in forma.
Da migliorare, invece, sicuramente le percentuali di tiro, apparse deficitarie nel corso delle due serate. Sintetico Furio Steffè al termine della gara: «Per noi in questo momento due partite in 24 ore sono un po’ troppo. Contro la Fortitudo bisogna giocare con grande intensità. La difesa è stata buona a tratti, dobbiamo invece ancora lavorare sulle pause che, rispetto alla partita contro Udine, sono state troppe».
Al termine della manifestazione le premiazioni. Miglior marcatore è risultato De Marco Johnson dell’Olympiakos, miglior giovane Vujacic della Snaidero, miglior giocatore del torneo Kovacic della Skipper Bologna.
l.g.