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Viola, senza storia la finale contro Messina

Viola 107 Messina 65
VIOLA: Rombaldoni 14, Ivory 13, Karagoutis 14, Eubanks 28, Tomidy 6, Eze 3, Mazzarino 8, Williams n.e., Lamma 3, Mazzella 13, Dasic 3, Anspach 2. All.: Lardo.
MESSINA: Busca 8, Burini 9, Grasso 2, Bet, Masieri 12, Smith 10, Oliver 14, Fiasco 6, Dacic, Foiera. All.: Perdichizzi.
ARBITRI: Baccillieri e Siagura. PARZIALI: 23-20, 49-39, 72-50.
REGGIO CALABRIA – E son tredici. Tante sono infatti le affermazioni al trofeo Sant'Ambrogio, classicissima di fine estate, per la Viola. Gli uomini di Lardo con una prestazione entusiasmante e vigorosa, fanno loro il derby dello Stretto contro una Pallacanestro che regge solo sedici minuti alla forza d'urto calabrese. Certo, se Smith e Oliver non fossero incappati in una giornata da dimenticare, forse avremmo commentato un altro incontro, anche se il divario tecnico e di categoria tra le due compagini appare netto. Due squadre ancora incomplete al centro dell'area colorata: Messina aspetta Bragg che arriverà stamani in città, mentre Reggio annuncia l'ultimo tassello dell'ambiziosa campagna rafforzamento, il lungo Alessandro Cittadini. Perdichizzi si affida al quintetto della convincente prova contro Avellino, lasciando Foiera in panca a vantaggio di Fiasco. Il primo canestro è di Eubanks, che Masieri controlla con difficoltà; ma sul fronte opposto anche gli esterni neroarancio patiscono le iniziative dell'oriundo argentino. Il primo allungo è di marca reggina grazie a una tripla di Ivory (13-9), ma Messina non demorde. Trascinato da Oliver, il quintetto peloritano firma persino il vantaggio (al 6' 15-16), ma è solo un attimo. Lardo cambia le guardie e proprio Mazzarino e Lamma firmano due bombe consecutive (23-18). L'inizio del secondo quarto dà il via al break decisivo e, come avvenne nella gara con la Jugoplastica Spalato, è Benjamin Eze uno degli artefici. Mette in difficoltà Foiera, costretto ad allontanarsi dalle plance, e fa incetta di rimbalzi. Ciò permette a Reggio di dar sfogo a tutta la sua voglia di giocare in campo aperto. Lardo ruota gli uomini in panca, ad eccezione del malconcio Williams. Tra gli undici che si danno il cambio sul parquet brilla di luce propria la stella di Edoardo Mazzella, talento argentino scovato in serie B dal gm Barrile. Con 10 punti in otto minuti, l'ala piccola convince tutti e dichiara aperta l'amichevole «battaglia» per la conquista del decimo posto in squadra. La svolta dell'incontro viene da un'intuizione del coach reggino che piazza Rombaldoni su Oliver e Ivory su Masieri. Messina spegne la luce e la partita si fa in discesa per la Viola che va al riposo sul +11. Al rientro in campo Rombaldoni e Mazzarino danno l'impennata al forcing mozzafiato. Sfornano recuperi e contropiede al bacio, mentre Tomidy fa pentole e coperchi supportato dal positivo Karagoutis che non resterà in riva allo Stretto. Perdichizzi le tenta tutte, ma Smith è una fantasma e Oliver soffre la difesa avversaria. Eubanks firma il +20 (58-38), al 26' è Rombaldoni a realizzare il +24 (70-46). L'ultimo quarto serve solo per la cronaca: la rivincita sull'altra sponda è fissata martedì alla «Lo Forte». La finalina, valevole per il terzo posto, ha visto l'Air Avellino superare Spalato per 85-59 (Bracey 25, Vanterpool 20, Jelic 11; Pasanic 22, Ukic 12).
Valerio Chiné
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