PESARO – Da un torneo a un’amichevole, passando per altri impegni che rifiniscono la settimana. O – più probabilmente – la appesantiscono oltremisura. «Se fosse per me, giocherei al massimo due incontri ogni sette giorni – spiega coach Marco Crespi – ma il calendario era già stato stabilito in precedenza. Il fatto è che le troppe gare ci hanno impedito di lavorare bene in allenamento». Una sfilza di match che ancora non è terminata, e che ha avuto la poco simpatica conseguenza di aumentare di parecchio l’affaticamento. A Rimini, i pesaresi si sono classificati quarti al “Trofeo Sberlati". Battuti da Rimini nella prima giornata e dalla Virtus Bologna nella finalina (due ko di misura), i biancorossi sono apparsi meno tonici e pimpanti rispetto alle primissime uscite. «Al di là delle vittorie e delle sconfitte, che poco contano in questo momento della stagione, anche perché – per non sprecare tempo – abbiamo scelto di lavorare anche in mattinata – si è visto che eravamo più pesanti che nelle amichevoli precedenti – analizza l’allenatore della Scavolini – La nota stonata sono le assenze, che non vanno assolutamente bene in una squadra nuova, che ha bisogno di giocare assieme. Con Rimini eravamo completamente fermi sulle gambe, venerdì invece è andata molto meglio. Ora che siamo in una fase di costruzione – prosegue Crespi – mi aspetto che i “vecchi" Gigena, Beric e Pecile siano da esempio e da traino. Sempre per quel che riguarda i singoli, sono contento per Richardson, che ha appena recuperato e ha iniziato a far vedere quello che ci può dare». Gli stop di Albano, Beric e Pecile non saranno lunghi. Tutti e tre sono alle prese con problemi lievi o in via di risoluzione (influenze e gastroenterite) e la squadra potrà tornare presto al completo (finora sono state pochissime le occasioni di vedere all’opera tutti e dieci i biancorossi contemporaneamente). Il Torneo di Rimini comunque, non ha dato preoccupazioni particolari al tecnico: «Le amichevoli servono per rendersi conto di dove occorre lavorare di più. Per ora, mi sembra che l’aspetto difensivo, anche dal punto di vista individuale, necessiti di maggiore applicazione. Ma quella che si è conclusa è stata una settimana stranissima, nella quale non abbiamo avuto tanto tempo per allenarci». C’è una squadra, tra quelle finora incontrate, che l’ha positivamente colpita? «No, no, è presto per fare queste valutazioni. E poi io ho sempre messo attenzione solo sulla mia formazione».
Questa sera, tanto per cambiare, si torna in campo. La Scavolini affronterà, alle 21, la Bipop Reggio Emilia a Carpi. Tempo permettendo, si giocherà all’aperto, in Piazza Martiri, in caso di pioggia si propenderà per il Palazzetto Ferrari, in Piazzale delle Piscine. L’ingresso è gratuito. Domani invece si tornerà al vecchio Palas di Viale Partigiani (ore 21), per sfidare ancora i Crabs Rimini.
Intanto prosegue la campagna abbonamenti: da domani sportelli aperti per gli Young, ma anche per gli adulti ritardatari. E’ stata superata quota 3.000, per la soddisfazione della società, che – a questo punto – non è poi così lontana dalla quota raggiunta lo scorso anno, quando gli Under 18 staccarono circa 1.500 tessere.
Camilla Cataldo
Questa sera, tanto per cambiare, si torna in campo. La Scavolini affronterà, alle 21, la Bipop Reggio Emilia a Carpi. Tempo permettendo, si giocherà all’aperto, in Piazza Martiri, in caso di pioggia si propenderà per il Palazzetto Ferrari, in Piazzale delle Piscine. L’ingresso è gratuito. Domani invece si tornerà al vecchio Palas di Viale Partigiani (ore 21), per sfidare ancora i Crabs Rimini.
Intanto prosegue la campagna abbonamenti: da domani sportelli aperti per gli Young, ma anche per gli adulti ritardatari. E’ stata superata quota 3.000, per la soddisfazione della società, che – a questo punto – non è poi così lontana dalla quota raggiunta lo scorso anno, quando gli Under 18 staccarono circa 1.500 tessere.
Camilla Cataldo