Un'occasione da non lasciarsi sfuggire, per gli appassionati di pallacanestro. Stasera (ore 20.30) con ingresso gratuito, a Monteruscello c'è la "prima" casalinga della Pompea Napoli, la squadra che solo pochi mesi fa s'è riguadagnata le chiavi del paradiso conquistando la promozione in serie A. Di quel gruppo, per la verità, c'è rimasto ben poco. Nuovo è il coach, Andrea Mazzon, nuovi sono anche molti dei giocatori che a partire dal prossimo 22 settembre proveranno a dare del filo da torcere alle grandi del basket italiano. Più o meno lo stesso obiettivo che s'è imposto il Fabriano di Roberto Carmenati (l'ex tecnico di quella che due stagioni fa si chiamava Record Cucine), il quintetto che oggi sarà di scena al Palablu.
«L'incontro di questa sera - spiega Mazzon - servirà al sottoscritto per verificare il grado di condizione fisica raggiunto dalla squadra. Un test importante anche per Greer e Clack, forse ancora un tantino in ritardo nella preparazione».
Mancheranno due pedine importanti, stasera, nella Pompea. Mike Penberthy è infatti rientrato negli Stati Uniti per problemi familiari (ma sarà di nuovo a Napoli la prossima settimana) mentre Leandro Palladino sta facendosi onore con la sua Argentina ai campionati mondiali d'Indianapolis. E proprio da Palladino arrivano nuovi segnali incoraggianti, per gli azzurri. Reduce da un grave infortunio al ginocchio che lo ha praticamente messo fuori gioco per tutta la passata stagione, il giocatore sembra ormai avviato verso il completo recupero. Una sensazione che se, come tutti s'augurano, troverà rapidamente conferma nei fatti, dopo i rientri sofferti di Lamarr Greer e Dontae' Jones, renderà ancor più competitiva la Pompea.
«Dei mondiali, ma soprattutto delle partite dell'Argentina - rivela Mazzon - sono stato spettatore interessatissimo. Palladino è un giocatore che si sta ritrovando in modo particolare sotto il profilo psicologico. In lui mi sembrano scomparsi i timori di compiere un'entrata o di forzare una conclusione che quasi sempre condizionano il ritorno sul parquet dopo un grosso incidente. Credo che quello che riavremo a giorni sarà un giocatore rigenerato».
Alla partita si stasera con Fabriano, il presidente della Pompea, Mario Maione, ha invitato quello del Napoli, Toto Naldi.
Carlo Carione
«L'incontro di questa sera - spiega Mazzon - servirà al sottoscritto per verificare il grado di condizione fisica raggiunto dalla squadra. Un test importante anche per Greer e Clack, forse ancora un tantino in ritardo nella preparazione».
Mancheranno due pedine importanti, stasera, nella Pompea. Mike Penberthy è infatti rientrato negli Stati Uniti per problemi familiari (ma sarà di nuovo a Napoli la prossima settimana) mentre Leandro Palladino sta facendosi onore con la sua Argentina ai campionati mondiali d'Indianapolis. E proprio da Palladino arrivano nuovi segnali incoraggianti, per gli azzurri. Reduce da un grave infortunio al ginocchio che lo ha praticamente messo fuori gioco per tutta la passata stagione, il giocatore sembra ormai avviato verso il completo recupero. Una sensazione che se, come tutti s'augurano, troverà rapidamente conferma nei fatti, dopo i rientri sofferti di Lamarr Greer e Dontae' Jones, renderà ancor più competitiva la Pompea.
«Dei mondiali, ma soprattutto delle partite dell'Argentina - rivela Mazzon - sono stato spettatore interessatissimo. Palladino è un giocatore che si sta ritrovando in modo particolare sotto il profilo psicologico. In lui mi sembrano scomparsi i timori di compiere un'entrata o di forzare una conclusione che quasi sempre condizionano il ritorno sul parquet dopo un grosso incidente. Credo che quello che riavremo a giorni sarà un giocatore rigenerato».
Alla partita si stasera con Fabriano, il presidente della Pompea, Mario Maione, ha invitato quello del Napoli, Toto Naldi.
Carlo Carione