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Scavolini, allenamento in piazza

La squadra di Crespi supera la Bipop

58-84
BIPOP REGGIO EMILIA: Young 16, Martinho 8, Gamal 10, Gigli 10, Masoni 3, Bertolini 2, Boscagin 5, Solla 4, Pugi, Mariani, Baratta. All. Dalmonte.
SCAVOLINI: Beric 9, Gilbert 6, Lacey 16, Gigena 11, Malaventura 5, Richardson 7, Mc Ghee 10, Albano 8, Christoffersen 12, Gurini. All. Crespi.
Arbitri: Castellari e Bettini di Bologna.
Note: Parziali: 22-29, 33-49, 50-62. Uscito per 5 falli Gamal. Spettatori un migliaio circa.
CARPI — La Scavolini ruba le caramelle ai bambini della Bipop. E d'altronde, sia ben chiaro, mica è colpa dei pesaresi se la compagine reggiana perde i pezzi alla velocità della luce e si presenta sul parquet della splendida piazza di Carpi con la squadra juniores rafforzata da Young e Martinho. Così la gara è, giocoforza, a senso unico, con la Bipop che mette in campo quel poco, pochissimo, di cui dispone in questo momento e la Scavolini che ha un unico, vero, problema: decidere come e quando vincere.
La Bipop, purtroppo, non è una squadra, ma un rimasuglio di squadra. Ridendo e scherzando ai biancorossi mancano sei giocatori: Evans e Batiste negli Usa, Ruggeri (problemi ad una spalla), Rusconi (bloccato da un ginocchio ballerino), Mordente (alle prese con un virus intestinale) e il neo-acquisto Rossetti che si aggregherà solo oggi. Così, a sfidare la Scavolini sono Young, Martinho e una foltissima pletora di giovani. Roba, insomma, da massacro di Fort Apache o giù di lì. Anche perché, sull'altro fronte, la Scavolini è praticamente al completo con l'unica eccezione del play azzurro Pecile. La partita vera, è chiaro, dura circa 8 minuti (21-20 per i reggiani), poi i marchigiani spingono con decisione il pedale sull'acceleratore e alla Bipop, che pure ci mette tutto l'impegno possibile, viene fuori una lingua lunga così. Impossibile resistere. Impossibile giocarsela alla pari. Pesaro allunga con un parziale di 9-0 (29-22), alza le vele, prende tutto il vento e scappa via, lontana. E lì la battaglia si conclude: non poteva proprio essere diversamente. I reggiani sono bravi, se non altro, a lottare tanto che al 18° sono ancora a meno 8 (41-33), prima di un'altra, violenta, accelerata pesarese che ha il sapore della coltellata al cuore della partita. Al riposo, infatti, la Scavolini è a più 16 (49-33). Amen.
Partita finita, quindi. Già: peccato che restino ancora 20 minuti da giocare. E allora cosa si fa? Ci si allena, si provano gli schemi, si studiano i giovani. E si sta lì a guardare come vanno le cose. Per quel che riguarda la Scavolini c'è da dire che i pesaresi sono apparsi ancora in ritardo di preparazione, alternando buone cose a momenti di grande abulia.
Daniele Barilli
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