BOLOGNA. Ecco cosa ci voleva, per rivedere la macchina da canestri russa: un po' di sale sulla coda, leggasi l'arrivo di Charlie Bell. Mike D'Antoni, sempre misurato, si limita ad una constatazione: «Chikalkin ha giocato benissimo, ha fatto quello che volevamo da lui: ha preso la situazione in mano, è stato bravissimo».
Una vittoria su un campo imbattuto dopo la grande delusione a Pesaro: una Benetton risorta? «Sapevamo che era una partita importante, dovevamo difendere il nostro secondo posto in casa di una delle migliori squadre d'Europa, contro cui quest'anno abbiamo vinto tre volte su tre».
Rispetto a mercoledì cos'è cambiato? «Abbiamo avuto un Chikalkin in più, poco ma sicuro, correndo e tirando bene. Ma guardate che anche a Pesaro non avevamo mica giocato così male, capita di perdere, lì. Come avevamo giocato bene pure a Barcellona, con un po' di sfortuna alla fine, perché se fischiavano i passi a Jasikevicius vincevamo anche quella... Non ci vuole molto per cambiare un risultato».
Dopo il caso-Messina, la Kinder stava viaggiando fortissimo:" «Mi sa che il coach lo mandano a casa, per me non arriva a mangiare il panettone». Mike intanto si gusterà la colomba e, tra poco, Charlie Bell, 23 anni, guardia di 1.96, il cui ingaggio è stato ufficializzato ieri. La trattativa con i Mavericks si è chiusa nella scorsa nottata, l'americano vestirà il biancoverde la prossima settimana, martedì con Trieste o giovedì a Livorno. Bell ha avuto un'ottima carriera universitaria, dove fu considerato, a Michigan State, nientemeno che l'erede di Magic Johnson, trionfando nel torneo Ncaa 2000 e raggiungendo le Final Four l'anno seguente.
Al primo anno ha avuto 9.2 punti e 4.4 rimbalzi a partita mentre nella sua seconda stagione ha viaggiato a 7.8 punti e 3.8 assist di media. E' esploso nella stagione 1999-2000 con 12.6 punti, 4.6 rimbalzi e 3 assist per passare, da senior, a 13.8 punti, 4.6 rimbalzi e 5.3 assist (1º della Big 10). Meno felice la partentesi tra i pro: seconda scelta nel 2001 con i Phoenix Suns, ha giocato circa 8 minuti a partita. In questa stagione è poi passato ai Phoenix Eclipse della Aba (19.3 punti) per tornare poi nella Nba con Dallas. Bell è un grande difensore destinato al miglior realizzatore della squadra avversaria. Può ricoprire tutte le posizioni del perimetro, ha mano da fuori e crea buoni tiri per i compagni grazie alle doti di passatore. Vuoi vedere che Gherardini l'ha azzeccata anche stavolta?
(Silvano Focarelli)
Una vittoria su un campo imbattuto dopo la grande delusione a Pesaro: una Benetton risorta? «Sapevamo che era una partita importante, dovevamo difendere il nostro secondo posto in casa di una delle migliori squadre d'Europa, contro cui quest'anno abbiamo vinto tre volte su tre».
Rispetto a mercoledì cos'è cambiato? «Abbiamo avuto un Chikalkin in più, poco ma sicuro, correndo e tirando bene. Ma guardate che anche a Pesaro non avevamo mica giocato così male, capita di perdere, lì. Come avevamo giocato bene pure a Barcellona, con un po' di sfortuna alla fine, perché se fischiavano i passi a Jasikevicius vincevamo anche quella... Non ci vuole molto per cambiare un risultato».
Dopo il caso-Messina, la Kinder stava viaggiando fortissimo:" «Mi sa che il coach lo mandano a casa, per me non arriva a mangiare il panettone». Mike intanto si gusterà la colomba e, tra poco, Charlie Bell, 23 anni, guardia di 1.96, il cui ingaggio è stato ufficializzato ieri. La trattativa con i Mavericks si è chiusa nella scorsa nottata, l'americano vestirà il biancoverde la prossima settimana, martedì con Trieste o giovedì a Livorno. Bell ha avuto un'ottima carriera universitaria, dove fu considerato, a Michigan State, nientemeno che l'erede di Magic Johnson, trionfando nel torneo Ncaa 2000 e raggiungendo le Final Four l'anno seguente.
Al primo anno ha avuto 9.2 punti e 4.4 rimbalzi a partita mentre nella sua seconda stagione ha viaggiato a 7.8 punti e 3.8 assist di media. E' esploso nella stagione 1999-2000 con 12.6 punti, 4.6 rimbalzi e 3 assist per passare, da senior, a 13.8 punti, 4.6 rimbalzi e 5.3 assist (1º della Big 10). Meno felice la partentesi tra i pro: seconda scelta nel 2001 con i Phoenix Suns, ha giocato circa 8 minuti a partita. In questa stagione è poi passato ai Phoenix Eclipse della Aba (19.3 punti) per tornare poi nella Nba con Dallas. Bell è un grande difensore destinato al miglior realizzatore della squadra avversaria. Può ricoprire tutte le posizioni del perimetro, ha mano da fuori e crea buoni tiri per i compagni grazie alle doti di passatore. Vuoi vedere che Gherardini l'ha azzeccata anche stavolta?
(Silvano Focarelli)