LIVORNO — Il campionato della Mabo Prefabbricati è alla svolta decisiva. Oggi alle 18.15 contro la Viola Reggio Calabria potrebbe mettere un sigillo importante sulla salvezza rimandando a 4 punti di distacco (e confronto diretto a favore) la squadra di Tonino Zorzi, mantenendo il distacco sulla Fillattice e staccando l'Adecco che difficilmente potrà vincere a Bologna con la Skipper.
La partita Nessuno si illuda che possa essere una partita facile. Reggio Calabria è partita malissimo, con una squadra raccogliticcia, ma ora ha un organico di tutto rilievo e giocatori capaci di fare la differenza.
Completa in tutti i reparti la formazione calabrese quando riesce a giocare come collettivo è capace di qualsiasi risultato come ha dimostrato recentemente a Imola. Saranno comunque dinanzi due squadre diverse tra loro. La Mabo con il suo grande carattere e i suoi tiratori da tre punti, la Viola con il suo gioco libero e giocatori capaci di vincere da soli. Ed allora sarà probabilmente la difesa a fare la differenza. La Mabo è una formazione che vince quando attacca bene e segna molto, la Viola riesce ad ottenere i due punti quando i suoi tiratori possono godere di buoni spazi e dal rimbalzo difensivo può scattare contropiede e transizione. Ed allora vincerà chi saprà difendere meglio, con un pizzico di aggressività in più senza per questo rinunciare alle sue caratteristiche.
La chiave tecnica — Saranno, oltre alla difesa di cui si è detto, il tiro pesante e i rimbalzi. Nel primo caso la Mabo è più forte perché ha almeno quattro giocatori eccellenti dall'arco, nel secondo la Viola, specie dopo l'acquisto di Tomidy, ha qualcosa in più. Ed allora i livornesi dovranno fare qualcosa in più nella loro area colorata. Specialmente in fatto di aiuti e tagliafuori.
Gli ospiti — Un ottimo quintetto con Montecchia in play e quindi Eubanks, Delfino e Williams tutti buoni tiratori e penetratori e infine Tomidy un pivot di peso che sa fare molte cose nell'area colorata e segna molto oltre a prendere i rimbalzi. Dalla panchina poi esce un eccellente Tucker, grande tiratore da tre e altre valide pedine come Dasic, Eze e lo stesso Blasi. Punto debole la difesa. Ma se tutti si applicano, come qualche volta hanno fatto possono essere dolori.
Lorenzo Gremigni
La partita Nessuno si illuda che possa essere una partita facile. Reggio Calabria è partita malissimo, con una squadra raccogliticcia, ma ora ha un organico di tutto rilievo e giocatori capaci di fare la differenza.
Completa in tutti i reparti la formazione calabrese quando riesce a giocare come collettivo è capace di qualsiasi risultato come ha dimostrato recentemente a Imola. Saranno comunque dinanzi due squadre diverse tra loro. La Mabo con il suo grande carattere e i suoi tiratori da tre punti, la Viola con il suo gioco libero e giocatori capaci di vincere da soli. Ed allora sarà probabilmente la difesa a fare la differenza. La Mabo è una formazione che vince quando attacca bene e segna molto, la Viola riesce ad ottenere i due punti quando i suoi tiratori possono godere di buoni spazi e dal rimbalzo difensivo può scattare contropiede e transizione. Ed allora vincerà chi saprà difendere meglio, con un pizzico di aggressività in più senza per questo rinunciare alle sue caratteristiche.
La chiave tecnica — Saranno, oltre alla difesa di cui si è detto, il tiro pesante e i rimbalzi. Nel primo caso la Mabo è più forte perché ha almeno quattro giocatori eccellenti dall'arco, nel secondo la Viola, specie dopo l'acquisto di Tomidy, ha qualcosa in più. Ed allora i livornesi dovranno fare qualcosa in più nella loro area colorata. Specialmente in fatto di aiuti e tagliafuori.
Gli ospiti — Un ottimo quintetto con Montecchia in play e quindi Eubanks, Delfino e Williams tutti buoni tiratori e penetratori e infine Tomidy un pivot di peso che sa fare molte cose nell'area colorata e segna molto oltre a prendere i rimbalzi. Dalla panchina poi esce un eccellente Tucker, grande tiratore da tre e altre valide pedine come Dasic, Eze e lo stesso Blasi. Punto debole la difesa. Ma se tutti si applicano, come qualche volta hanno fatto possono essere dolori.
Lorenzo Gremigni