SKIPPER BOLOGNA (74): Scepanovic, Basile 4, Skelin 5, Mancinelli 12, Fultz 3, Pozzecco 12, Delfino 10, Galanda 18, Van Den Spiegel 10, Pusic ne. All. Boniciolli.
MONTEPASCHI SIENA (79): Stefanov ne, Zukauskas 9, Berti 2, Vukcevic 19, Dragovic, Nobile, Scarone 23, Chiacig 20, Maggioli 6. All. Ataman.
Arbitri: Bramante e Betto di Verona
Note: Spettatori paganti 1.330: l’incasso è stato interamente devoluto al Villaggio Sos di Vicenza. Parziali: 10-29, 30-41; 50-66, 74-79. Usciti per cinque falli: Zukauskas e Maggioli.
La prima standing ovation? Per l’estroverso «Poz», ovvio. Tantopiù che il play che va spesso sulle copertine... rosa è uno abile non solo come istrione ma, soprattutto, con la palla. Soprattutto quando si tratta di fare sul serio. L’ultima? Per la schiacciata finale di Berti che chiude un ultimo quarto che ha fatto assaporare i brividi del vero campionato. E allora vai con gli applausi. E con il tifo che ha dato una bella mano al (solo sfiorato) recupero finale della Skipper. Ha vinto Siena, alla fine, 79-74. Sfoderando numeri che nella lotta per il tricolore potranno pesare, tantopiù se dalle parti del Montepaschi approderà anche Andrea Meneghin e se in campo ci sarà l’americano Alphonso Ford, ieri grande assente. Ma tanto è bastato per illuminare il palasport di via Goldoni, quasi da tutto esaurito. A conforto di quanti sentono fibrillare il mondo del basket vicentino, «affamato» come non mai di pallacanestro, meglio se giocata dai vip.
Così il secondo memorial «Hermann Gmeiner», organizzato da Vicenza Basket Giovane e Villaggi Sos ha coronato con successo la sua doppia missione: sportiva e di sensibilizzazione verso il disagio giovanile.
La partita allora. Tosta quel che basta. Ma che va raccontata dagli ultimi 10 minuti. Quando la Skipper di Boniciolli s’è ricordata che le amichevoli finiscono appena si va... sul parquet. Dopo essere affondata anche sul -20 (7-27 nel primo quarto e 40-60 nel terzo) la Fortitudo, in avvio con un quintetto giovane privo di Pozzecco e Basile (Mancinelli, Fultz, il neoarrivato Delfino, Galanda e Van den Spiegel) ha mostrato gli artigli. E seppur priva del croato Kovacic ha trovato continuità, soprattutto con i suoi esterni. Devastante il break che ha riaperto la gara sul più bello, per la gioia dei baskettari vicentini. Un 10-0 in 4 minuti (-7, 62-69) che s’è via via irrobustito. Pubblico in piedi dopo un "numero" in contropiede nato dalla fantasia di Delfino e finalizzato da Mancinelli che ha schiacciato a due mani il pallone del -7 (64-71) a 5 minuti esatti dalla sirena. Poi Skipper e Mps si sono confrontate dalla lunga distanza sino al -3 con cui Bologna, a 2’21" ha intravisto il colpo grosso. Lo sfondamento fischiato a Maggioli, poi in panchina col quinto fallo, ha offerto un’ulteriore aiuto alle possibilità di rimonta della Fortitudo. A dirla tutta, per tre volte di fila Pozzecco e compagni si sono ritrovati in mano la palla per impattare la gara; l’ultima volta a 42 secondi dalla sirena. Ma è troppo tardi. È poi il contropiede di Berti a chiudere alla Skipper la porta in faccia all’ultimo secondo.
Nell’intervallo è invece toccato al tecnico Marcelletti premiare i baby del minibasket che in mattinata avevano concluso il torneo riservato alla categoria aquilotti. Il successo è andato al Basketmania che ha battuto Caldogno 14-8; nella finalina di consolazione il Don Bosco l’aveva spuntata sulla Trasteverina 37-13.
E ora, appuntamento alla prossima edizione del memorial. Per la gioia del diesse del Basket Giovane Vicenza, Paolo Palucci. Che al fischio finale ha incrociato Pozzecco, l’amico di tante partite, che l’ha così salutato: «Perchè non giochi più?». Già, bella domanda.
Andrea Mason
MONTEPASCHI SIENA (79): Stefanov ne, Zukauskas 9, Berti 2, Vukcevic 19, Dragovic, Nobile, Scarone 23, Chiacig 20, Maggioli 6. All. Ataman.
Arbitri: Bramante e Betto di Verona
Note: Spettatori paganti 1.330: l’incasso è stato interamente devoluto al Villaggio Sos di Vicenza. Parziali: 10-29, 30-41; 50-66, 74-79. Usciti per cinque falli: Zukauskas e Maggioli.
La prima standing ovation? Per l’estroverso «Poz», ovvio. Tantopiù che il play che va spesso sulle copertine... rosa è uno abile non solo come istrione ma, soprattutto, con la palla. Soprattutto quando si tratta di fare sul serio. L’ultima? Per la schiacciata finale di Berti che chiude un ultimo quarto che ha fatto assaporare i brividi del vero campionato. E allora vai con gli applausi. E con il tifo che ha dato una bella mano al (solo sfiorato) recupero finale della Skipper. Ha vinto Siena, alla fine, 79-74. Sfoderando numeri che nella lotta per il tricolore potranno pesare, tantopiù se dalle parti del Montepaschi approderà anche Andrea Meneghin e se in campo ci sarà l’americano Alphonso Ford, ieri grande assente. Ma tanto è bastato per illuminare il palasport di via Goldoni, quasi da tutto esaurito. A conforto di quanti sentono fibrillare il mondo del basket vicentino, «affamato» come non mai di pallacanestro, meglio se giocata dai vip.
Così il secondo memorial «Hermann Gmeiner», organizzato da Vicenza Basket Giovane e Villaggi Sos ha coronato con successo la sua doppia missione: sportiva e di sensibilizzazione verso il disagio giovanile.
La partita allora. Tosta quel che basta. Ma che va raccontata dagli ultimi 10 minuti. Quando la Skipper di Boniciolli s’è ricordata che le amichevoli finiscono appena si va... sul parquet. Dopo essere affondata anche sul -20 (7-27 nel primo quarto e 40-60 nel terzo) la Fortitudo, in avvio con un quintetto giovane privo di Pozzecco e Basile (Mancinelli, Fultz, il neoarrivato Delfino, Galanda e Van den Spiegel) ha mostrato gli artigli. E seppur priva del croato Kovacic ha trovato continuità, soprattutto con i suoi esterni. Devastante il break che ha riaperto la gara sul più bello, per la gioia dei baskettari vicentini. Un 10-0 in 4 minuti (-7, 62-69) che s’è via via irrobustito. Pubblico in piedi dopo un "numero" in contropiede nato dalla fantasia di Delfino e finalizzato da Mancinelli che ha schiacciato a due mani il pallone del -7 (64-71) a 5 minuti esatti dalla sirena. Poi Skipper e Mps si sono confrontate dalla lunga distanza sino al -3 con cui Bologna, a 2’21" ha intravisto il colpo grosso. Lo sfondamento fischiato a Maggioli, poi in panchina col quinto fallo, ha offerto un’ulteriore aiuto alle possibilità di rimonta della Fortitudo. A dirla tutta, per tre volte di fila Pozzecco e compagni si sono ritrovati in mano la palla per impattare la gara; l’ultima volta a 42 secondi dalla sirena. Ma è troppo tardi. È poi il contropiede di Berti a chiudere alla Skipper la porta in faccia all’ultimo secondo.
Nell’intervallo è invece toccato al tecnico Marcelletti premiare i baby del minibasket che in mattinata avevano concluso il torneo riservato alla categoria aquilotti. Il successo è andato al Basketmania che ha battuto Caldogno 14-8; nella finalina di consolazione il Don Bosco l’aveva spuntata sulla Trasteverina 37-13.
E ora, appuntamento alla prossima edizione del memorial. Per la gioia del diesse del Basket Giovane Vicenza, Paolo Palucci. Che al fischio finale ha incrociato Pozzecco, l’amico di tante partite, che l’ha così salutato: «Perchè non giochi più?». Già, bella domanda.
Andrea Mason
