UDINE - Damir Mulaomerovic, 28 anni, professione playmaker, 1.95 per 96 chili, nazionalità croata. «Mula» è arrivato in Friuli e dopo la presentazione ufficiale, ieri pomeriggio al Carnera, è sceso sul parquet del «Marinoni» con i nuovi compagni d’avventura per il suo primo allenamento in arancione. Stasera al PalaVerde il suo esordio nell’amichevole di lusso contro la Benetton campione d’Italia. Un curriculum, il suo, che parla da solo, con quattro finali europee di club dal ’99 a oggi, l’Olimpiadi di Sydney 96 e lo scudetto croato con il Cibona Zagabria nel ’95 e nel ’98.
«Sono qua per una scelta di vita – ha spiegato – ho optato per la Snaidero, preferendola ad altre proposte di club di Eurolega, perché società seria e per essere vicino alla mia Zagabria. E poi potrò giocare anche in Uleb oltre che in Italia, in un campionato di livello generale sicuramente superiore a quello greco dal quale provengo».
– Ti ritieni l’auspicato leader della tua nuova squadra?
«Andrò in questa direzione, con l’aiuto di allenatore e compagni – assicura il play croato –. Qui conosco già Thompson, Mian, Alexander, Li Vecchi, Zacchetti e Vujacic e credo non mi sarà difficile inserirmi. Mi sono allenato con il Cibona fino a domenica e penso che i tempi di ambientamento saranno ridotti».
– Alle tue spalle c’è già un’esperienza italiana a Bologna. Cosa ne hai tratto?
«Allora ero più acerbo ma giocando accanto a grandi campioni si può crescere in fretta. Ora sono tornato, ma senza cercare rivincite. Penso di rendere al meglio sia da 1 che da 2. Con la Snaidero spero di andare il più avanti possibile sia in campionato che in Coppa».
Edi Fabris
«Sono qua per una scelta di vita – ha spiegato – ho optato per la Snaidero, preferendola ad altre proposte di club di Eurolega, perché società seria e per essere vicino alla mia Zagabria. E poi potrò giocare anche in Uleb oltre che in Italia, in un campionato di livello generale sicuramente superiore a quello greco dal quale provengo».
– Ti ritieni l’auspicato leader della tua nuova squadra?
«Andrò in questa direzione, con l’aiuto di allenatore e compagni – assicura il play croato –. Qui conosco già Thompson, Mian, Alexander, Li Vecchi, Zacchetti e Vujacic e credo non mi sarà difficile inserirmi. Mi sono allenato con il Cibona fino a domenica e penso che i tempi di ambientamento saranno ridotti».
– Alle tue spalle c’è già un’esperienza italiana a Bologna. Cosa ne hai tratto?
«Allora ero più acerbo ma giocando accanto a grandi campioni si può crescere in fretta. Ora sono tornato, ma senza cercare rivincite. Penso di rendere al meglio sia da 1 che da 2. Con la Snaidero spero di andare il più avanti possibile sia in campionato che in Coppa».
Edi Fabris